756 GIVNTE FINALI prietas quce fuit quondam venerabilis viri domini Michaelis Marioni olim primicerii ecclesiae S. Marci cujus sunt Comissurii no-biles viri Bernardus Juslinianus et Andreas Conlareno procuratore nostri Sancii Marci de dira canale, posila in confmio S. Joan-nis Novi (qui si notano i confini, e poi si dice che fatte le stride in S. Marco cd in Rialto ad un certo Benedino de Fimercalo fu deliberata ; sottoscriUo Leonardo de Ca-ronellis notajo). Questa carta, sull’autenticità della quale non può cadere alcun dubbio, sebbene sia un estratto dagli atti della Corte del Procurator, ma estratto contemporaneo, fa vedere che del 4353 era già morto il primicerio Michele Marioni. Dà maggior fede a tale carta il sapersi dall’elenco de’ Procuratori di S. Marco che Bernardo Giustiniano, e Andrea Contarmi (che fu poi doge) erano nella carica appunto nel 4353; e così pure che uno de’giudici nominati Marco Diedo viveva in quel tempo, come dalle genealogie patrizie. Notisi eziandio che in altro de’ detti quattro atti si delibera un’ altra proprietà che fu già di Gabriele Marioni del quale erano parimenti Commissarii i suaccennati Giustiniano e Contarmi; e che l’acquirente fu Marco Marioni da Santa Maria Formosa. Ora tutti questi nomi combinano colle ge-uealogie patrizie di quell’epoca, giusta l’esemplare di Marco Barbaro ch’era già di Marco Foscarini, e che passò a Vienna ove ora stà, e del quale io ne’ miei codici DXVII e DXVIII tengo esattissima copia. Imperciocché vi si trova : Marco Marioni da Santa Maria Formosa 4313 era Consegier: Michiel Mar ioni 4316 provò che suo padre et avo erano stati de Gran Conseglio. Cabrici Marioni 4261 fin 1270 elettore di dogi. Accertata così la verità del documento 4353, cader deve la conghiettura del Cornare che il Marioni, non ricordato dal Sansovino nè dalPUghelli, possa collocarsi nei Primicerii fra il 1437 e il 4452. E dirò anche che non è al tutto piena la sua con-ghieltura, in quanto che il documento del 4452 su cui appoggia il Cornaro, altro non dice se non se uno dei 4 Procuratori di S. Marco de Citra siccome Commissarii qu Rev. in Christo patris D. Michaelis Ma-rioni olim primicerii ecclesiae S. Marci presentò un punto del testamento di esso Pri- micerio dal quale apparisce che lasciava il residuo de’suoi beni alla chiesa di S. Marco e alla Congregazione del clero. Ma è d’uopo avvertire che quell’ olim dimostra un’epoca indeterminata la quale poteva bensì essere di poco anteriore al 4452, come conghiet-turava il Cornaro, ma poteva aneli’essere di molti e molti anni anteriore, come ne è infatti dall’atto 4353; il perchè è forza il dire che i Commissarii nominati nel documento del Cornaro 4452 rappresentano gli antichi e primitivi Commissarii istituiti all’epoca della morte del Marioni, epoca, che sebbene sia ignota, come è anche ignota quella del succitato testamento, vedesi chiaramente dall’atto, che qui ho illustralo, anteriore al 4353. more veneto cioè al 4354 secoudo lo stile romano. ALLA CHIESA DI S. GEMINIANO. Voi. ir. p. 94. col. 4. Dobbiamo alla erudizione e all’ amor patrio notissimo del signor Vincenzo Lazari la pubblicazione di alcuni Documenti inediti riguardanti Jacopo Sansovino; cioè; Scrittura di Jacopo Sansovino e Parti del Consiglio de'dieci riguardanti la rifabbrica della Zecca di Venezia ora per la prima volta pubblicali da Vincenzo Lazari. Venezia, Santini, 4851. 8.vo. L’epoca di tali scritture è 4535, 4536, 4537. ALLA CHIESA DI S. GEORGIO MAGGIORE Voi. IV. p. 479. n. 43. Nel libretto intitolato: Dei Diplomati italiani e delle Relazioni diplomatiche dell’Italia dal 1260 al 4550 di Alfredo Reumont, versione con note di Tomaso Gar. Padova, Sicca, 4850. 8.vo. a p. 428 vi è una giunta: Documenti inediti intorno all’ archivio secreto della repubblica di renezia ; e fra questi entrano due riguardanti il nostro Andrea Morosini, cioè del 1601 a’ 47 settembre, sua elezione alla sopraintendenza della Cancelleria secreta s e del 4602, sua R®-lazioue intorno alla stessa Cancelleria-