GL’INC VR A BILI. 33; Homa fpraeceptoi Xenodochii Sancii Spiritus in sa dell’Archispedale di S. Spirito di quella città, SaxiaJ nel quale onorevolissimo incarico stette ’ 11 ■ ~ ■ - - - fino alla mo*te, con integrità grande, -sendo •d’altronde di candidissimi costumi, e in filosofia e in teologia dottore riputatissimo a’suoi tempi. Oltre la presente memoria del 1600 in cui consacrò qnesta Chiesa degl’ Incurabili a'25 di novembre, ne abbiamo un’altra che delJ' anno e del mese stesso consacrò -anclie quella di S. Angelo della Giudecca (Cornavo XII. ¿¡3o). Menzione di lui troviamo anche nelle Memorie HeW Accademia Veneziana seconda fondata da Giambatista Leoni nel 1593 a'21 di giugno, e che durò almeno fino al 1602, della quale era l’inviziati uno de’jìiù rifiutati socii con roto. Veggasi nel T. XXXli. del Giornale della Letteratura Italiana. Padova 1812 a pag. 3ji6. Quivi è detto Raphael Invitiatus Venetus. Viene Rafaele nominato sotto .Tanno 1604 dal Burchelati (Comm. Hist. Taiv. p. a42 e seg.) ove dice che dimorando l’inviziato allora in Trevigi appo il vescovo Luigi Molino, instiluiva nella dottrina cristiana, e nel primo di maggio di quell’anno premiava di regale diadema quattordici donzelle. 11 Burchelati pure lo dice veneto: Raphael Invitiatus Fen. Zacyn-thi caephalenesque episcopus. Rafaele era stato incaricato dal Vescovo Moliti di rivedere la stampa dell’Opera suddetta del Burchelati; se non che chiamato altrove ad altre cose Rafaele (praesule Rapimele alio ad alia revocalo) la revisione dell’opera fu sospesa. Dal testamento dell’Inviziati che in parte I10 pubblicalo a pag. 104 del presente Voi. V, parlando del Monastero di S. Marta, in data *s4 novembre 1624, e dal codicillo del eh 25 novembre successivo, apparisce avesse conoscenza -e relazione -con distinti porporati del suo tempo. Moli in Roma nel medesimo novembre 1624, ove domiciliava fino dal 1607, lasciando esecutore testamentario Domenico Falle speciale aW Insegna del Mondo a Venezia. E da un breve albero genealogico della Casa Inviziati, esistente nelle carte del suddetto Monastero, ho saputo che l’avo Rafaele era da Pavia; e so, che Rafaele Vescovo aveva fratelli Nicolò e Cattalina ; il qual Nicolò procreava una figliuola nominala già Nadalina (in memoria forse dell’ava) hora suor Christina monacha in Santa Marta di Fenetia ; che Giannanlonio zio di Rafaele Vescovo ebbe due figli Isabella e Francesco, alla quale Isabella cugina abitante in Venezia, il Vescovo lasciava cento scudi per una sola volta. Rafaele fu interrati) nella Chie-Tom. V. della qual Chiesa, come ho detto, era Commendatore. Non ignoro poi che una famiglia InvUiati o Inviziati era anche in Alessandria del Milanese, e l’Araldi a pag. 56 ùe\V Italia Nobile ricorda del 14^7 Pasquino e Giampietro Invitiali e del 1522 Giammaria Infittati come Cavalieri-di San Gio-vanni; famiglia, della quale leggasi Girolamo Glutini (Annetti di Alessandria ec. Milano 1666. fol. a p.