556 ALLA CHIESA DI ciò è contornato da una vignetta formata di putti e bestie capricciose ec. Fol. Ili, p. 335, colónna prima. All’ opere del Giovio si. aggiunga la notizia della seguente lettera che di puguo di Mariuo Sanuto stassi nel Tomo 29 intitolato: Carmina diversoram ( Go’dice del secolo XVI eh’ era già de’ Contarmi d«i Ss. Gervasio e Protasio, ed oggi della Marciana ). — Parili Jovii epistola Bartholot^eo Liviano il. P. Vanitati Imperatori clarissimo Patavii aut in Castris. È datata da lloma IH cal. iunii MDXIV, e la soscrizione è: excellentiae tuae setvus Paulus Jovius Nqvocomensis ar-tium et medicinae doctor philosophiam in Gijmnaslo Romano publice legens. L’ ab. Jacopo Morelli eh’ ebbe il merito di scoprire questa lettera, osserva nel Catalogò che de’ Codici Contarini, e di altri stese, e che conservasi autografo nella Marciana — (p. 289, 290, num. XXIV ). — li G iovio, comparisce ■ qui professore di Filosofìa nella Sapienza, di Roma del qual carattere non so die alhvve egli si vegga onorato. E1 poi nolo di’ egli ebbe alle mani gl’ interi Commentarli delle cose dell’ Alviano scritti da quel valoroso capitano in Francia trovandovici messo prigione dopo la rotta dei Veneziani a Guiara d’ Adda, e questi, dice il Giovio medesimo, ( Elogium Liviaui) che essendosi vietala al- V Alviano la facoltà di scrivere erano bensì diligentemente deitati, ma su di. vile e rozza carta adoperatisi germoglie di scope in luogo di penne , e vino mescolato con carbone invece d’ inchiostro. Aggiunge il Morelli di" avere spedita questa lettera all’ ab. Gaetano Marini che la pubblicò. nel Ruolo ec. pag. ili. Fol. IIÍ, p. 337, colonna 13. Mons. Zaifipiero Rembo vescovo di Veglia essendo d’anni 50 mori da febbre e' gota ndla contrada di S. Maña Nova 1’ anno 1589 a’ 23 di luglio. (Mss. Genealogie.). Aggiungasi tale notizia alla pag. 512 del Tomo V. del-1’ Iltijricum Sacrum del p. Daniele Farlati (Von. Coleti, 1775, fol.), ■ ov’ è detto sola- S. MARIA NUOVA. mente: Fixit usque ad annum 1589, nè si «a dove sia morto. 11 suddetto Pietro o Gian-pielro Rembo era figliuolo del testé ricordato illustre Giammalteo, e il Farlati ne fa elogio come di vescovo d’insigne dottrina e virtù, e che promulgò santissime costituzioni ad cultum divinum rite peragendnm ; le quali sono anche a stampa nello stesso Farlati tradotte di italiano in latino. ALLA CHIESA DI S. MARIA DELL’ORTO. Fol. II. p. 221. La facciata di questa chiesa venne a spese del Governo nel 1841 ristaurata dall’ingegnere Domenico Vianello; e si sta ristau-rando il tetto della Chiesa ( Sarjredo. Ammi-glioramenti di Venezia, agosto 1843. p. 30). In quanto ai ridipingere la facciata, giusta il progetto dell’ ora fu professore Tranquillo Orsi, cosa indicata dallo stesso Sagredo, non fu, per quanto sappiasi, approvata la spesa. Fol. II. p. 226. LUIGI RENIER fa anche" Proreditore a Cattato. I suoi dispacci dalli. 16 aprile 1544 al 25 luglio 1545 «6i conservavano manoscritti appo lo Svafcr al num. 850. Fol. II. p. 229. Gaspaiv Contarini, di cui qui parlo, dopo che ritornò da Brescia, ove era stalo e-letto capitano (I) del 1525, fu in patria incaricato di varii affari* e fra questi di quel- lo di rive'dere un libro che fu allora famoso, e che ora ò rarissimo, cioè de’ Prover-bii di Alvise Cintino dei Fai)ridi. Ora narrerò brevemente la storia di questo libro, rettificando alcune false notizie su’ di esso date dagli oltramontani. Alvise Ciazio de' Fabrizii fioriva al principio del secolo XVI, ed era cittadino Veneziano, dottore delle arti e di medicina. Del suo parentado altro non si sa, se non se che a\*eva un cognato di nome Orso il quale óra fra’ frati zpccolanfi a S. Francesco della Vigna. Pare che con questi frati avesse interessi pecuniarii, e che (i) Ho velluto presso Jacopo Càpitanio di Treviso U Originai Gommission* data dal doge Andrea Grilli a Gasparo Coniarmi per andar capitani® a Brescia. Il codicetlo elegantissimo merubrancicefo con bella miiiialurik è ora l i35o mese di gennajo ) presso l’ antiquario, sig. TironL