S. ARIANO IN ISOLA. 468 NE MARIA RASPI | PROVISORE MAGISTAA-TVS | 6ALVTIS VENÉTIARYM. Sulla stessa facciata sta scolpita anche la presente. GIAMVIARIA RASPI della contrada S. Cassali era figliuolo d| Gianfrancesco q. Giammaria. Nacque del 4683. a’ 96. di ottobre e del 1725. avea sposala -donna Elena Tre-vano di domino Pietro dell’. Ordine de’ cittadini. Fu delle Quarantie ; e dopo essere stato, oltre ia quello dalla Sanità, in alcun altro Magistrato, si diede ad attendere agl’ intercisi della propria famiglia posta in qualche sbilancio dalle grandi spese fatte da’ suoi zii. Ebbe egli figliuolo Gian francese», educato sino all’età di metter vesta, in Padova; fu adorno di scienze, e di qualità amabilissime, siccome attesta un Cronista contemporaneo da me consultato. Tali Cronista che pare assai esatto nella storia c genealogia delle Cittadinesche Veneziane famiglie, dice che i Raspi da Mantova trapiantaronsi a Bergamo sino dal 1309, e che un ramo di essi passò poscia in Venezia.. Egli dice che un Alvise f. di Giovanni Raspi f. di Marcantonio trasferitosi nel 1360. a Venezia fu fatto cittadino nostro. Vi fu un Donato figlio di un Alvise, il qual Donato del 1537. era Cavaliere, e fu co’ nobili Andrea Dolfin, Marco Sanudo, e Alvise Donà ne’ Reggimenti di Terraferma. Marcantonio figlio di Alvise, nato l’anno- 4510,' fu oratore molto famoso e benemerito alla Patria. Lodovico o Alvise figliuolo di quel ' Marcantonio , nato il 9. dicembre 1539, rimase ascritto alla Cancellarla Ducale nel 1556, e nel 4560. andò con Vincenzo Fedeli il quale era slato destinato in. qualità di Ambasdadore alla Città di Firenze. Probabilmente spelta a questo Lodovico una Lettera latina in data tertiò cal. ianna-rii MDL. ( 1650.) diretta a Jacopo Grillo, colla quale gli invia le sue lucubrazioni e gli studii "fatti sopra i poeti e gl’ istorici intorno al quesito an virlus mortalibus emo-lumentum afferai nec ne. Questa Lettera comincia : Ludovicus de Raspis M. Aut. ftlius Jacobo Grillo S. P. D. Persaepe multumq. mecurn exeogitavi nobilissime pai me : an virtus mortalibus emolumentum afferai nec ne. ( Codice Marciano latino, classe XIV, num, CCXXXV. era già del Cavalier Morelli; intitolato: Opusculorum human io ris littera- turae ¡arrugo, saec. XFI. adomcrta pag. 26.) Io tengo fraile mie • carte quattro diplomi originali membranacei che riguardano tale famiglia. Il primo è un certificato dei Provveditori di Comun Marcantonio Malipiero e Pietro Barbarigo in data 24. novembre 4595. che Giammaria di Raspi figlio di Antonio mercatante da cordovani ( pelli di cu ojo, o marocchini ec. ) è nato di legittimo matrimonio in Venezia nella contrada di San Silvestro , e che quindi è cittadino Veneto. 11 secondo ò- un altro certificato dei Provveditori di Comun Jacopo Marcello, Paolo Lo-redan, Lodovico Falier, sendo doge Marino Grimani, che conferma quanto è detto nel-l’anteriore certificato 4 595. È in data 8. marzo 1600. con belle miniature all’intorno e con ¡stemmi. Il terzo in data 49. agosto 1603. è un nitro certificato con cui Marino Grimani doge summeutovato attesta che Za-nalvise e Antonio fratelli Raspi Bergamaschi con decreto di quel giorno del Consiglio di Pregadi furono creati cittadini Veneti co’ loro discendenti. Anche questo ha buona miniatura. Col quarto la Cancellarla dell’ officio delle Miniere in data 40. settembre 1648. conferma e ratifica in Giammaria Raspi figlio di Pasqualino , cittadino e negoziante Veneto, la investitura ol. agosto precedente della Miniera di. Pecol in Zoldo. Dopo quest’ epoca, cioè del 4662. a’ 7. giugno, questa famiglia, e precisamente il detto Giammaria figliuolo di Pasqualino q. Antonio fu ammesso, con tutti i suoi discendenti, al Veneto patriziato, mediante la solita offerta di Centomila ducali. In altre. epigrafi vedremo memoria di questa casa. » 4. AVGVSTO ZACCO | SALVTIS PRAESIDE | . S. A. T. | MDCCLXIII. Sta questa parimenti sulla slessa facciata. AVGVSTO ZACCO figliuolo di Francesco q. Livio nacque del 4727. a’22 d’ottobre, del 1755. si ammogliò con Andrianna Duo-do f. di Zuanne; e del 4757. in Chiara Carminali q. Costantino. Abitava a S. Marina ( Alb. Barbaro ). Fra i varii magistrali da lui coperti fu quello dall’ epigrafe indicato