i6a SANTA TERNITA. stanno anche nella Libreria Sagredo a S. So- da una delle quali nell’estremità del dito maglia. Morì del t(jtì3 nel novembre. Ebbe a mo- giore del piede destro rimase colpito Giovati-glie Orsetla Longo di Francesco q. Marcar»- ni. Seguì nondimeno a prestarsi per la salute Ionio, dalla quale alla stessa famiglia Sagredo comune; poscia ridottosi alla sua abitazione pervennero per eredità molti preziosi Codici inutili erano tutti i rimedii per fermare il san-Veneziani, fra’ quali i Diarii di Domenico Ma- gue che in copia ne usciva; alla fine dopo lipiero riformati da Francesco Longo, di cui alcuni giorni portala da una vecchia certa pol-lio già detto a p. 3y i del voi. IL e a p. 4 3 2 vere, e applicata sul dito offeso, fermò la flns-del voi. III.; Diarii, la cui prima e seconda sione del sangue, ed otturò le vene; nè per parte uscì a stampa in questo anno 1843 >icl quanta diligenza si pi'aticasse si riseppe mai con voi. VII. dell1 Archivio Storico (Firenze, Vieus- fondamento nè chi fosse quella vecchia nè chi seux, 8.vo.) procurata dal Conte Agostino Sa- l’avesse inviata (Vita del Sagredo succitataj. gredo; ebe \i premise una dottissima Prefa- Continuò il Sagredo negli urbani magistrati zione, e ebe corredò di opportunissime note, con tutta quella diligenza e dottrina che si GIOVANNI fratello di Lorenzo, e figlio di addice a’buoni cittadini, e a cbi aspira a mag-Agosliuo, nacque del 161S a’ i febbrajo ni. v.; giori onori ; « fra questi ebbe il Savialo di cioè 1617 a stile comune, da Maria Malipie- Terraferma, e fu ascritto nel novero de’Con- io q. Tommaso. Aveudo PIETRO suo zio co- siglieri della Repubblica, contando solo anni nosciuto quanto fosse P ingegno di Giovanni ventisette. Fu poi Savio alla Scrittura ossia fino dalla prima età, lo volle seco a Padova, Presidente alla Milizia; Cassiere del Collegio, ov’era Capitanio, e ove il nipote succhiò il che equivaleva a Tesoriere della Repubblica ; e primo latte degli studj. Suo padre poscia lo Senatore Ordinario del Pregadi (1). Dovevasi inviò a Roma nei Collegio dementino, e dopo inviare un ainbasciadore Ordinario al suddetto quattro anni ritornò a Venezia bene istrutto Lodovico XIV, e questo carico da altri rifiu-de’maneggi, de’costumi, e degli interessi di tato, fu dato al nostro Giovanili il quale vi quella corte. Rimase alla balla d’oro del i638, si elesse nel 6 febbrajo 165* a stile Veneto, a’quattro dicembre; e giunto all’età di ven- ossia i65a a stile romano. Nelle gelose ed ticinque anni fu fatto Savio agli Ordini, e nel- aspre circostanze di quell’universale civile in- lo stesso giorno in cui entrò in Senato rispo- cendio nel Regno di Francia eccitalo dalle in-se, provocato in arringo, e disputò con ap- sorte dissenzioni fra i principi del sangue, il plauso in materia pertinente alla sua carica. Sagredo si mantenne sempre tranquillo, ma-Voglioso poscia di visitare la Corte di Fran- neggiaudo gli affari della sua repubblica con eia unissi nel 1643 con Giovanni Grimani ed quell’espertissimo primo ministro il Cardinale Angelo Contarmi che andavano ambasciadori Giulio Mazzarino, ed avvantaggiandola col reu-estraordinarii a Lodovico XIV per condolersi dersi scambievolmente grato e all’ uno e all’ della morte del padre suo Lodovico XIII, e altro de’fra loro opposti partiti, in modo tale congratularsi del suo avvenimento al trono che e ottenne colla sua desterità dal Re ajuti (Sagredo. Sua vita ms. inedita). Tornato a Ve- a favore della Repubblica per la guerra di nezia diede saggio della sua affezione alla pa- Candia, e nel partire fu accolto il suo conge-tria col pericolo eziandio della propria vita, do dal Re con sentimenti di sommo aggradi-allorchè nell’anno stesso 1 (343 accesosi fuoco mento. Il Re lo distinse col dono di una col-uell’Arsenale, il Sagredo accorse cogli altri per lana d’oro, e col suo Ritratto diamantalo. La estinguerlo. Quivi insorto disparere per cagion Regina Madre Anna d’Austria con altro Ridi gelosia, tra la confusione e l’oscurità del- tratto pur coronato di diamanti; e il Cardila notte, seguì lo sparo di molte archibugiate, nal Mazzarino con un orologio tempestato di (1) Ecco quali urbani magistrati ebbe allora e poi, giusta i Registri famigliari : 1642, 1643 Savio agli Ordini; 1643 sopra Oflìcii ; i645 Raso» Vecchie; 1G46, 1647, J65i Savio di Terraferma; 1648, i65o, iCai Savio alla Scrittura ; 1649 e 1681 Savio alla Mercanzia ; 1649, i65i Savio Cassier ; i65i, i656, i658, 1666, 1668, 1669, 1672 uno del Pregadi ; i654, 1657, iG58, 1664, 1674, 1675, 1676, 1678, 1680, 1682 Savio del Consiglio; i656 e i665 Sopraprovveditore alla Sanità j 1667 e 1677 Correttore alle Leggi; 1670 sopra Feudi; 1671 Consiglier del Sestier di Castello : 1672 Aggiunto allo Studio di Padova; 1673 Provveditor all’Armar; 1674 del Consiglio de’Dieci, e uno de’cinque Correttori della Promissione Ducale; 1676 Procur. di S. Marco; 1679 Provveditor sopra Monasteri.