3io NOTE AL PROEMIO. luoco un Oratorio o Cappella con altare portatile, per celebrare la messa e i divini offi-cii, udir le confessioni, somminis,'.rar- i Sacramenti agl* infermi ec- e possino far erigere un campami basso con una o due mediocri campane. i5a5. denteate VII., concede grazie, indulgenze,, e privilegi allrospitale, fralle quali è-che gli Amministratori e Confratelli trovino- due lieligioai di buona vita e costumi di qualsivoglia Monastero o casa Religiosa, per esercitar nel detto ospitale opere di carità e altre-cose opportune ; e due monache pure di laudabìl vita e fama di qualunque' ordine anco di Santa Chiaray di qualsivoglia monastero per esercitar- le stesse bone opere di carità: verno le donne penitenti che sono nel Monastero o casa ordinata per- la suddetta Confraternita ia esso ospedal....... e g.odino. le dette donne penitenti con la loro casa o monastero tutti, li privilegi e grafie che hanno e godono le- monache penitenti de’ monasteri di Roma. 1525. 16' giugno. Patente di Girolamo Quisini patriarcar che essendo tra l’altre-opere di misericordia, e pietà grandissima quella deL Pio. Ospedal degli Iucurabili nel quale gl’ infirmi, figliuoli, figliuolo-,, pupilli, e donne peccatrici a Dio. convertite- si alloggiano,, tengono, o mantengono, si facciano, elemosine eè. 1526. 26' febbraro. (cioè- 1527 more- romano). Procura fatta dalli Governa lori degli Incurabili nelli Reverendo, Giov. Pietro. Caraffa: vescovo Teatino, e Gaetano Thieme cherr-ci regolari, con piena, potestà e libertà, di agire- per- la, conservazione delle ragioni e beni dell’Ospedalej. & impetrare per esso indulgenze,. grazie, lettere- apostoliche e trattai- cpja» lunque negozio presso la Corte di Roma. (Il p.. d. Giuseppe Maria Zinelli nelle Memorie 1storiche della Vita di S< Gaetano, 2'hiune (.Venezia ijr53',.a pag;. ig3) ha riportato a stampa questa Procura, e comincia ;- Anno domini i5z6. Quoniam ita a natui'a comparatimi est ec. i53o^ 7 maggio. Figliolanza del R. P. Fra Girolamo dai Luca generai dell’ordine-de’servi sotto, la regola di S. Agostino concessa alle Govematrici dell’ospedal degPTncu-rabili. di. Venezia ; le fa partecipi, di tutti i privilegi ee. che- si. godono- da tutta, la Religione. i532 - i533 ec. Varie Patenti^. e Lettere pec Indulgenze ec. i536. 18 giugno. Patente di. Fra Tommaso- Maria da Bologna provinciale domenicano, che concede al n- h. sier Piero Contarmi patr„ Veneto, Francesco e Paolo di lut fratelli et a. tutti li deputati & nobili dell! uno e 1’ altro sesso delL’ Hospital degli Incurabili di Venetia la figliuolanza della Religione domenicana. 1538. j gei maro (-cioè i53g a stil comune); Parte del Maggior-Consiglio che al governo dell’ Ospitale degli Incurabili siano preposti da 12 fino- a 24 fra nobili e cittadini di questa Città, secondo che parerà a proposito- al. M. C., nè alcuno possi impetrare ili medesimo Ospitale in commenda sotto il litoio di Priorato od altro. (Tutto ciò' dal Caustico. ) Da’ fàsci numi 8. della Commissaria Zantani esistenti nell'Archivio stesso degl’Incurabili ho anche le seguenti memorie i566. adi i5 zener. » D’ordbne dii ckmo ms. Ant. Zantani. il chavaìler come de-» putado sopra la fabricha di la jexia de lospetlal - R.i per muri vano afzatfe fina segnai » dii cornizon di sopra via. sono p.a %5o. .... ec. Qui non v’ è soccritto alcuno, nò-si sa di cui aia il carattere; ma però lo si scopre- dalla seguente scrittura chic dello- stesso pugno. 156(j. adi 12 marzo. » Avendo il mag.co ms. Ant. Zantani il chavalier il chargo dr » farfar la jexia di lospedal di Incurabili e romaxo dacordo cou m.ro- Lorenzo- fauro sta. » a santa Maria Zobenigo di farli oto- feriade per dita jexia rimando (così) dacordo co® » lui in lire vinticinque il c.° le qual feriade siano fate de boni bastoni-, in oto faze ne-» ti senza foi ne roti che stiano bea e infede- di. laverita io Ant. dal p.te p.to o fato » la prexente scrilura ala qual loro sotoscriverano. « (e vi sono le soscrizioni originali dello Zantani, e di Lorenzo fabbro). Quest’è quindi,, come L’altra, dj pugno di Antonio dal' Ponte che si chiama proto, cioè soprantedente alla, fabbrica restando dubbio se fosse incaricato di eseguire il modello dello Zantani o del Sausovino, o se eseguisse un modello proprio. Queste due carte sono nel detto fascio, num. 8- segnato dal nurn. romano V (cinque). Esse vagliono anche a farci stabilire l’epoca certa ia cui si cominciava a murare la nuova chiesa.