S. ANGELO DELLA GIUDECCA 455 » dove insinuò al Re di Prussia la fondazione di una chiesa Cattolica Romana, per la cui » costruzione il Re gli diede la soprantendenza di ogni cosa, come rilevasi dalla Storia » dell’anno 17-47 a p. 257 (ove è detto conferendo la soprantendenza d’ogni cosa ad un » religioso Carmelitano della Congregazione di Mantova senza porne il nome.) Da alcune » originali sue lettere che da paesi di Germania scriveva ad un suo corrispondente di Ve-» nezia rilevasi che aveva particolari aderenze coi seguenti soggetti, che raccomanda spesso » di riverire: Nob. Conti Collalto ; Nicolò ed Andrea Troti j Prospero Conte Vulmarana . stato sho discepolo; Nobili Maffetti suoi discepolij Flaminio Cornaro; Nobili Memi di » ■)'. Marcitola stati suoi discepoli ». Parlarono di questa chiesa, fra gli altri, il Coronelli ( Guida 1724. p. 390, e 1744. p. 333.) il Forastiere illuminato 1740. (p. 275.) Flaminio Cornaro (Eccl. Yen. XII. 427. e Notizie Storiche p. 466. 4G7. ) l’autore delle Vite de’ Santi Veneziani (TVVii. p. 1 - 5.) il libro Pittura'Veneziana a. 1797. (T. 11.04.) Ermolao Padelli (Fioix di Venezia I. 175.) .-il cui tempo (1837) era chiusa.