3g8 GL’INCVRABILI. appo i Superiori, cosi venne incaricato di al- bre 153 r tornò a Venezia, non ommetlendo cuni importanti affari di Religione (t). Gaeta- ogni qual volta veniva, di visitare questo Speno intanto nel settembre i53o recossi a Ve- dale degl’incurabili da lui fondato. L’anno rona per ridurre quel clero e popolo all’ob- i533 fui’ultimo, giusta il Magenis, della di» bedienza del Vescovo} e poco dopo, nell’an- mora di Gaetano in Venezia (ma deve interino stesso i53o, oppure a’primi del settem- dersi l’ultimo della stabile dimora giacché ve- slancabile pietà pubblica e privata per sollievo degli offesi. Anche la fiera dell’Ascensione con decreto 9 marzo 1527 venne sospesa per tal cagione. Del marzo i5a8 e nei mesi seguenti si continua la narrazione de’provvedimenti fatti per la pestilenza e per la carestia; e spezialmente sotto il dì i3 del marzo avvi la copia di una Parte posta da? Provveditori sopra la Sanità Alvise Mocenigo il cavalier, Ruggero Contarini, Giovanni Sanuto, Jacopo Pisani per sollevare la quantità de'poveri anche forestieri, che per la carestia, e per lo morbo andavano multiplicando, e gridando elemosina per li ponti, per le contrade, ec. La Parte comincia: » die i3 martii i5a8 in Rogatis. Cum sit che niuna operatione » che far se possi in questo mondo sia più grata al nostro signor Dio che aver cura et carico da » provedere alle miserabile creature sue .... u. Si ricorda la erezione di due, tre, o più luoghi dove possano star i poveri ; e sieno loro fatte le stanze di tavole con assai paglia ed altro per dormire ; che sieno obbligati tutti gli abitanti di Venezia pagare per una volta sola per elemosina soldi tre per ducato a rason del fitto delle case e botege dove abitano, intendendosi delle case e botteghe che pagano di fitto da ducati dieci in su esclusivamente. Questi danari scossi di giorno in giorno sieno portati alla Sanità e dispensati dai Provveditori a detti poveri con un bollettino soscritto di roano di tutti tre i Provveditori ; e ciò sia a lutto giugno i5a8. nel qual tempo i detti poveri sieno posti tutti «opra le barche e mandati in Terraferma, colla minaccia che tornando alcun di loro a mendicare, saranno frustati da San Marco a Rialto ec. Yeggansi i Volumi XLII. XLIV. XLV. XLV1I. XLV1II. (l) Il Sanuto (Voi. XLIX. LIII. LIV. LV. de’suoi Diarii) ha conservata la memoria di alcuni importanti carichi affidati alla prudenza del vescovo di Chieti, ossia di Giampietro Caraffa; i quali io qui registro per illustrazione della Vita di lui. Era egli stalo eletto dal Papa Commessario Deputato in una differenza fra il patriarca di Venezia ed i Greci, e riuscì nell’accordare le parti, v adi a5 domeuega « (i5a8. Ottobre) la malina per il vescovo di Chieti qual sta ala Scuola di S. Nicola da Tolentino " Commissario Deputalo dal Papa in la differentia erra tra il nostro patriarcha et li greci per la nuo-« va Chiesa fatta in la conlrà di . . sotto il nome di San Zorai et li haveano excomunichati perche » non erano calholici fo suspesa la cosa per il legato et comessa la causa a ditto Episcopo il qual •» aldito uQa parte el l’altra a accordato le parte ita che voleno esser boni et catholici et sotto il pa-» triarcha et perho esso vescovo apparalo li asolse et sagroe il cimiterio et aldito lì la messa grecha « mollo cerimoniosa di Santo Zuam Chrisostomo dove io (cioè Mariti Sanuto) anche vi fui a veder » et visto la consecralion dii paa fermentalo et dii resto ne danno a tutli. da poi ditto vescovo andò « a dir una messa picola ala Pietà et damatina si parte per Verona dove stara qualche mexe perche » il datario Episcopo di Verona li ha dato il loco di Nazareth qual fo bruzato de inimici e lo fa » conzar dove stara esso vescovo con li soi qual e sul monte fuori di Verona, u Stalo a Verona non so quanto tempo, ritornò a Venezia, e .abbiamo nel Sanuto che del i53o fu incaricato di andar a Padova e formar nuovo processo a frate Girolamo Galateo giacché non piacque la sentenza ch’era »lata contro di lui proferita siccome eretico: 1» Adi i5 maggio i53o. Partì in questa malina lo epi-» scopo di Chieti de qui va a Padoa intervenendo fra Galateo dii bordine di San Francesco re-» tenuto di qui come Luterano, e il borghese fece cet^a sentenlia si pentisse im pergolo (forse in pub-« blico, in pulpito) di quello ha ditto; hor dicto episcopo con coramission dii Papa va per taiar « la sententia e far nuovo processo contra di lui. E la Signoria scrisse lettere alli rectori lo aloza-*> seno in palazo dii capitano di Padoa. u Abbiamo che proferì la sentenza alla quale il doge assentì ; ma il Cons. di X. ne sospese l’esecuzione. Adi 16 zener i53o (more veneto, cioè 1531 ) « Il se-» renissimo con li consieri et cai di diexe, non era 5 pandolfo morexini, forno in la sua camera con » il vescovo di Chieti intravenendo fra Iiironimo Galateo che in prexom dii hordene di frati minori » veneliam incolpado aver predicado cose lutheriane a Padoa et dito episcopo ha fato la sua sententia » et chel sia desgradado domenega in chiesia di San Marco per il patriarcha. et a questo il serenissimo » et consieri asenli. et vene in colegio a dir questo dove fo assai parole, u E adi 18 detto: « Da poi » disnar fo Consejo di diexe con la zonla e prima forno sopra la cosa di fra hieronimo Galateo doveva » esser desgradado. et li cai de diexe messero che per il serenissimo fusse chiama il vescovo di chieli » e ditoli che ha parso al conseio di diexe con la zonta de suspender tal cosa pio nunc ne si possi fac » altro di lui senza deliberatiom del Conseio di diexe con la zonta. e io gran dispulalion... • e lu