3.8 NOTE AL PROEMIO. cali delle esecutrici non solo, ma de’compositori specialmente, i quali, anche senza pretensione di arrivare ad esserne i moderatori, teuevansi a gloria di poter dire di averci scritto ua oratorio, un salmo, un pezzo di qualche conto. Qui il Caffi va annoverando i migliori fra gli Oratorii del Galuppi tutti verseggiati in latino dall’ abate Pietro Chiari che indicheremo nella seguente nota. » Fra questi è l’Oratorio a sei voci Maria Maddalena prodotto nel n 1763 che servir fece d’introduzione al salmo Miserere del celebre Adolfo Hasse detto » il Sassone. I! Daniel in lacu Leonina eseguito ne) 1773, nel quale il Galuppi ripartì 1« » donzelle in due cori, onde 1’ effetto delta Musica con più grandiosità ed illusion« carn-» peggiasse, e lo sbattimento delle parti trionfasse anche per un tal mezzo materiale, sì, n ma efficacissimo. Magica espressione da ciò riceveva specialmente il canto intrecciato del » Profeta chiuso nell’ antro delle fiere, e del Re che ne slava al di fuori. Celebrato ancor » più riuscì nell’ anno susseguente 1’ altro Oratorio Tres pueri hebraei in captivi tate Baby-ri lonis, nel quale era mirabilmente espresso 1’ entusiasmo de’ satrapi Babilonesi che il pois polo chiamavano ad adorar 1’ effigie di Nabucco 5 ma sorprendente era il cantico de’tre » giovani che lodavano teneramente Iddio frammezzo al crepitar delie fiamme delPardente-» fornace. E qui ancora le donzelle erano in due cori divise, in uno deTquali singolarmen-» te la vezzosa Sera/ina trionfava : ( è Sera/ina Mailer a Mcllev di cui vedi in seguito » negli Oratorii). Ma facendo tutte in ambedue quanti poteano maggiori sforzi per supe-n rarsi fra loro, divideano in vari! partiti gli affollati uditori: noto essendo che per le » cantanti negli Ospitali erano i Veneziani forse ancor più dilicati e puntigliosi che per » quelle ne’ teatri. Poco men di cento repliche ebbe questo eccellente Oratorio, pel qua-» le, se poco dopo non si fosse manifestata la rovina di quel Pio Istituto, avrebbe godu» » to il Galuppi il destinatogli onore nel sovraccieio d’una nobile sala che dovevasi murasi re per musicali privati esercizi) : o»ore che invece dalie donzelle delTOspitaletlo fu reso tf-n felinamente al loro /infossi pel sì decantato Oratorio.' Sacrijicium Noe ed avremmo cosi » noi il piacere di possedere un compiuto ritratto di Galuppi di cui manchiamo. Vivissimi » ebbe plausi il Debbora Proplietissa, Lavoro divino esprimente al vivo- l’ira del legisla-» lore ebreo fu nel 1776 anche Moyses de Sinai revertens ultimo degli Oratorii, col qua» » le restò chiuso per sempre il tanto famoso coro degli Incurabili per irreparabile disor-y> dine di amntiuistrazione : grave danno, per la musica cli^eravi eoa amor singolare e eoa » assai nobile ricreazione di tutta la città coltivata : immensa sventura per quelite val'enlis-» sime giovani che vi perdettero una continua e certa occasione di distiguersij e di prò-n cacciarsi fra migliaia di culti uditori quell’onesta fortuna ch’era d’ordinario il premio> » delle dotle loro fatiche. (Vedi però la Nota Hy. Lo stesso Presidente Caffi ove tesse la vita di Ferdinando Bertoni, ricorda di nuovo il celebre Miserere di Gio. Adolfo Ilasse nel 1 728 composto per le donzelle degli Incurabili. E parlando del Coro de’Mendicanti, riflette che se alF epoca del Bertoni questo Coro a-vesse avuto altrettanto vaio» nelle masse del ripieno, potuto avrebbe, se non sorpassare, mettersi certamente del pari col Coro degl’ Incurabili , ove se molte e distinte erano le parti di concerto, le masse erano insuperabili. Andrea Majer Veneziano nel Discorso sulla origine e stato attuale della Mugica Italiana (Padova 1821 pag. 157, 158.) dice:» Terminerò la pittura dello stato della Musica Italiana in. n questo secolo colla commemorazione dei quattro seminari! di zitelle che esistevano> in Ve-» nezia denominati dei Mendicanti, degli Incurabili, dell’Ospcdalctto-, e della Pietà. Veniva » raccolto ili ciascun di essi un numero considerabile di povere fanciulle, le quali erano eser-y> citate nel cauto e nel suono di varii instrumenti. L’impiego di maestro ne’suddetti Con-» servatorii era talmente ambito dal primarii compositori, cl>e si contano in questo ruolo » i nomi di Caldura, Gasparini, Buranello, Ilasse, Trajelta, Sarti, Sacchini, Anfossi, Ber-» toni ec. Uno dei loro obblighi era quello di comporre ogni anno alcuni Oratorii ossia n Melodrammi in lingua latina (mi si. passi questa espressione) i quali erano eseguiti tan-n to pel vocale quanto per l'instrumentale, dalle suddette fanciulle : it>stituzìone forse uni-» ca in Europa, e che formava uno de’ più piacevoli trattenimenti della nostra città. Quel-» la rivoluzione che scosse quasi da’foudamenti l’edificio della società civile, avvolse nelle » sue ruine questi pii ed utili stabilimenti, e rimase chiusa per sempre anche questa fonte