534 ALLi CHIESA nELLA CROCE. un già per rilevanti misfatti condannato a perpetuo bando dal Cons. di X, che fattosi capo di una truppa di sbandili andavit nella itala dello stesso anno 15->4 resami) danni alle popolazioni della Veneta Terrafenna ; ma veggendosi inseguito da’ no Uri, si era rifugiato a Firenze. Vedi quanto ho detto di lui a p. 56 del libro : Viaggio di Andrea Morolini e di Benedetto Zorzi ce. Venezia Tip. Cecchini 4842 4.to). Al Alo cosini uba ¡sfuggì questo tratto di storia nostra ; seb-bena in più succiuti termini lo narri nei Libro XIIL a. 1584. Voi. I. p. 244., e Voi. IV. p. 636. Ho detto, sulla fede di alcune cronache cittadinesche, che Tiberio Zuccata medico stampò varie cose sotto il nome di Lucio Cicala. Ora, il fu Marco Procacci mi scrive che tra i manuscritti Giordani nella Olive-riana di Pesaro sonvi le —• Annotationi critiche intorno al libro intitolalo: Il Ministro di Stato con il vero uso della politica moderna del signor Silhon trasportalo dal francese per Mutio (così) Cicala. Venezia 1639 per Marco Ginammi. in 4. Nella Visiera alzala di Gio. Pietro Giacomo Villani senese (ossia dell’Aprosio). Parma 1689. a p. 425. si scopre il vero' traduttore eh’ è non Tiberio , ma Matteo Zuecalo Cittadino Veneto. Aggiungasi tale notizia alla Pseudouimia del Lancetti. Voi. I. p. 2-46., e IV. p. 636 colonna 2, Il chiarissimo signor Professore abate Francesco Driuzzo stampò in quest’ anno 4845. nella Tipografia Gaspari un altro o-puscolo intitolato : Cenni sopra una lignea statua del XV secolo rappresentante San Lodovico Arciv. di Tolosa - intorno alla chiesa succursale alui dedicata - sulla sua vita - nonché sopra un raro dipinto di Giarn-balista Ticpolo con note del vicario l). Francisco Driuzzo — Il Driuzzo poi è occupalo ad illustrare varie medaglie antiche e moderne del Museo che va a poco a poco formando 1’onorato negoziante ed egregio Domenico Zoppelti il quale coll’ acquisto di questi ed altri oggetti di antichità, e di storia patria impedisce che accrescasi il novoro di que’ molti clie vengono pur troppo trasportati fuori della patria stessa e dello Stato a vergogna grandissima de’ possessori, il più de’quali non vendono già per bisogno del vitto, ma perchè non bau cura delle glorie de’ loro maggiori, e del decoro della città. La illustrazione del Driuzzo è in altrettante lettere inedite dirette al benemerito possessore. Ila eziandio il Driuzzo ima Lettera sua diretta al signor Andrea Tessier in data 17 novembre 1844 nella quale illustra cinque monete greche, cioè una di Atene, una di Egina. Una di Sinope, una di Locride di Ozola e una di Cirene, tutte e cinque possedute dal Tessier amantissimo uomo de’ bibliografici cimelii — La Lettera è inedita ed ha premesse le cinque monete in disegno. L’erudito. Driuzzo morì nel 45 settembre 484S, lasciando nel suo Testamento i suoi manoscritti al Patriarcale Seminario. Veggasi di lui (pianto ho detto nel mio Saggio di Bibliografia Veneziana. Morì poi anche il Zop-pelli nel 4849 lasciando alla Comune il suo Museo. Voi I. p. 248. Benedetto Veronesi, cui spelta la epigrafe al num. 34, eccitò il prete Giammaria Zi-lotli Veneziano a stampare un libretto intitolato : Il Crocifisso Catturalo detto volgarmente Centura ne o Centurione dellu Croce ^divo la imagine di Gesù Cristo Crocifisso ab antiquo venerala nella chiesa parrocchiale delle BR. Monache di S. Croce di Venelia sotto la cui Divina Insegna si trova arrollata und pia Confraternita di fedeli aggregata aWArehiconfratemita del SS. Crocifisso di S. Marcello di Roma. In Venezia. 4696. per Domenico Lovisa a Rialto, in 12. È la seconda impressione ; essendone la prima del 1608. Chiamavasi Centurione da una fascia o cintura di cuojo che aveva intorno a’lombi ; e il motivo che indusse il Zilotti a stampare questo libretto fu quello principalmente di disingannare il volgo che sentendo nominare quest’ Immagine col titolo corrotto di Centurione lo giudica falsamente non Gesù Cristo, ma altro Sant’uomo confitto in Croce. L’ opuscolo è curioso per l’erudizione che vi spiega 1’ autore ; è però più erudita 1’ altra Opera dello stesso Zilotli, e -della quale parleremo altrove più a proposito, intitolata. La Minera del Calvario produttrice de' chiodi sacralissimi della Croce di Clirislo fra'