466 S. ARIANO IN ISOLA. torà, comò dalla epigrafe mini. 5.; che ha l’epoca MDCLXLV1I, cioò 4697. Sette sole e-pigrafi vidi e lessi e copiai più volte, le quali pur sussistevano nell’ottobre 4837. che fu l’ultima in che ho visitato quell’assai malconcio e malconservato ospizio de'morti. Vero è che del 1854* in seguilo alla visita fatta nel mese di aprile a questo sito da S. E-il Patriarca Monico, fu proposto di collocarvi un Custode; ma per quanto mi consta nou si mandò ad eftèlto il divisamento. E sarebbe necessario, essendo noto che negli anni stessi 1833. e 1834. circa, molli furti di ossa umane vi succedettero, delle quali, triturate prima e mescolato con altre, afifnchò non se conosca la forma, si fece commercio co’ Raffinatori dello zucchero. Abbiamo alle stampe un opuscolo: Vita di S. Adriano martire ptotettor da'devoti de' poveri morii l'iposli nell'isola poco distante di Torcello alla divozione de '.Fedeli dedicata. In Venezia, per Francesco Arsati ( 12.° senz’anno, che pare circa 1700). L’editore i-gnoto con morali riflessioni conduce il lettore a rimirare gran cumulo di fredde ceneri, d'ossa spolpate, di nodi scompaginati, di teschi inariditi trasportati quivi da sepolchri dalla nostra setxnisslma dominante. Questa Vita è cavala da’Marlirologi, e più da quello di Adone c dalle Vite de’Santi di Lorenzo Surio. Nei mici manuscritti ho codice cartaceo in 4.° intitolato : D. 0. DI. Mariac Angelo rum divoqm Adriano gloriavi et animabus in Purgatorio existentibus Suffragium. Ordini, Obblighi, e Beneficj che devono bavere li Trenlatre fratelli della Compagnia di Sant' Adriano detta la Compagnia di Maria degli Angioli eretta nella Chiesa ducale et abbaziale di S. Gallo l'anno di nostra Salute 4744. primo giugno sotto la Protezione di S. Pi*~ tro Orieoto fu doge di Venezia; e dappoi nell'anno 1752. adì 15. ottobre trasportata nella Chiesa Parocchiale di t. Giminiano - Coni. Per sino dal comincicnnento de tecoli germinarono fiamme purgatrici .... Apparisce che ogn’anno processionalmcnte la seconda domenica di Giugno dovevano i Confratelli portarsi alla visita del S. Martire Adriana in Isola - Rilevo dalle mie schede che queste Compagnie erano sedici, di trentatre persone ogn’una, le quali avevan sede in varie parrocchie; che quella della Parrocchia di S. Marina era la più antica; (1). che stava esposto il Venerabile in una chiesa o di Durano o di Torcello sino a che durava in S. Adriana la finizione di cantar la Messa, deH’olfi-cio, ed èssequie nel gran cimitero ; che cantavasi il To Deum all’ altra isoletta della Madonna, detta il Monte del Rosario j o che poi (com’è il solito-) tutto finiva con un pranzò a lire quattro venete per cadauno de’ sedenti, da farsi ove piaceva al Custode. Parlarono, fra gli altri, di questa Isola, Vincenzo Coronelli ( Isolario T. II. p. 34. e Biblioteca T. IV. p. 667. nuni. 2379. ) — Flaminio Cornaro (Ecclesiae Torcellanae Par* III. p. 345. e seg. e Notizie Storiche a. 4758. p. 669. 670.) — Jacopo Filiasi Memorie dei Venati primi e secondi III. 164 - 469.): Ermolao Paolctti (Fiotv di Venezia, 1837. T. I. p. 403. 404, ove per errore di stampa si è detto 4565. anziché 4665. ) Girolamo Morolin (Venezia ovvero Quadro Storico ec. (T. I. p. 89.*Q0. 01.) (i) Trovasi a stampa un libriccino in iG. senza nota ili stampatore e luogo, intitolato: Bolla di Benedetto XIII. concessa in vantaggio delli fratelli della Compagnia di S. Adriano 'in Santa Marina. Com. Considerando noi la fragilità del viver nostro. .. data in Roma ai primi ili maggio. Adi r2. aprile 17*7. fa ammessa e falla pubblicare dal Vescovo ili Torcello, dopo che nel-a3. dicembre 1716. era stata licenziata in Collegio per la esecuzione. .