134 s- M pa il cognome GILITO che fu impresso nelle Opere spaglinole di Boscan (Las Obras de Bo-seun Irnprimiose en Venetia en casa de Gabriel Gilito de Ferrariisy sus hermanosì mdlui, j a.mi» di caratteri nitidissimi. Ma fino dal secolo XV questa famiglia esercitava l’arte tipografica in Trino di Monferrato, e il primo che da quel luogo venne a piantarsi in Vene-ria sembra essere stato Bernardino de’Ferra-iri cognominato Stagnino, facendocene fede Pirico nella Storia di Trino ( Lib. II, aa5) colle parole ; Bernardinus Iolilus de Ferrariis cognomenlo Stagninits appellatus Venetias con-tendens paulo ante annum 1488 chalcografiam seduto coluit sub signo Sancii Bernardini, osservando egli che in quel tempo molti furono i tipografi di Trino, alcuni de’quali di famiglie nobili, che si sparsero in varie città a fondarvi l’arte loro. Di questo Bernardino Ferrari Stagnino vedremo l’epigrafe sepolcrale in s. Francesco della Vigna5 il quale però non si deve confondere con Bernardino Ferrano contemporaneo, nobile Pavese, amico di Gabriel Giolito,, e che frequentava in sua casa, come abbiamo da Lodovico Dolce nella dedicazione dell’Orazio i55g} e da Tommaso Porcacchi nella dedica del Tucidide 064. Comunemente peraltro, tiensi che 1. Giovanni Giolito padre del nostro Gabriele, partito da Trino a cagion delle guerre, è stato il primo a trasferirsi a Venezia dopo di avere esercitata gran tempo in Trino sua patria l’arte della stampa, siccome da più libri ‘I*iivi impressi apparisce. Per esempio, fino dal i5oj) imprimeva 1111 latino Trattato feudale. Jo. Francischini Curtii, in fine del quale si legge: Impressum in oppi do Tr idi ni impensis domini Joannis de Ferrariis alias de Jolitis. (Panzer t. X, pag. 3o). In società con IRTA. Gerardo de Zeiis Giovanni nel i5ii stampava ivi Commentarla super usibus Feudorum (Irico, pag. ao8) -, e altri libri appresso $ e in Lione a proprie spese pubblicava Opera parva Abubetri, cioè per Gilbertum deVilliers impensis domini Johannis de Ferrariis alias de Jolitis anno 1511. (Panzer t. IX, pag. 5i 1). In Trino poi dava fuori il libro Augustini Ritii de motu oetave sphere in cui si legga: in oppido Tridini dominii illustrissimi etinvi-ctissimi domini domini Guìllielmi Marchioms Montisferrati in edibus domini Joannis de Ferrariis alias de Jolitis anno nativitatis Doy mini nostri Jcsu Christi 1513, die X septe/n-bris y e l’altro rarissimo Montisferrati Mar-chionum et principum regie propaginis suc-eessionumq. series nuper elucidata (autore Benvenuto Sangiorgio) infine del quale è t in oppido Tridini.....impensis domini Joannis de Fermriis alias de Jolitis, predicti loci., anno nativitatis Domini nostri Jesu Christi i5ai. L’epoca in cui Giovanni venne a Venezia dev’essere stata di poco anteriore al i53G. Se noi dovessimo credere ad alcuni bibliografi converrebbe dire che fino dal i53a i Gioliti imprimevano a Venezia imperciocché il Maittaire seguito dal Panzer (voi. V parte ultima, pag. 436«) nota : Costantino Cesare de notevoli et utilissimi ammaestramenti del Agricoltura di greco in volgare notamente tradotto per Pietro Lauro Modenese. In Venetia appresso Gabriel lolita de Ferrari mdxxxii, 8.vo; ma ci manca un X, e l’anno deve essere i54a non l53a come in altri cataloghi Capponi, Argelati, Haim ec. Cosi pa-*-rimenti se crediamo al Quadrio (voi. VI, pa", 3g3) all’Argelati (voi. V, 497) all’Daini, al Panzer ec. il Giolito imprimeva a Venezia nel i533 V Historia d'Aurelio e Isabella di Giovanni de’Fiori tradotta da messer Lelio Aletifilo in 8.vo. Ma io tengo- che quest’an-uo * 533 sia un errore de’detti bibliografi (i),. (1) La prima edizione di questa Istoria è di Milano del i5ai : Historia in lingua Castigliana composta et da M. Lelio Aletiphilo in parlare italico tradutta et da lui dedicata al molto Gentile et vertuoso L. Scipione Attellano. In fine. Stampilo (casi) in Milano in casa di Giannotto da Castiglione : alle spese di Andrea Calvo: del m . d . xxi, 4-t°- Per quanto abbia rintracciato non vidi mai la ristampa che si attribuisce al Giolito dell’anno i533. Io possiedo un edizione Veneta del 1534 in 8.V05 ma mancante essendo dell’ultima carta, in cui probabilmente sarà stato il nome dello stampatore e il luogo, cosi non posso dire che sia del O¡olilo, o latta ad istanza di lui. Il carattere è perfettamente uguale a quello di Comin da