S. TERNITA. J Uniformi le Venete Cronache dicono- c e hi Chiesa dedicata alla Santissima Trinità, e volgarmente delta Santa Ternita in Venezia, situata nel Sestiere ili Castello, sia stata eretta dalle nobili famiglie Gelsi e Sagredo. Alcuni alle dette uniscono eziandio la famiglia Donzani ch’era rimasta nobile del Maggior Consiglio nel 1297, e che si estinse nel i3o3. Non assegnasi veramente epoca di tale erezione, ma sembra che fosse sotto il Doge Pietro Barbolano o Centranigo nell’un-decimo secolo (dal 1026 al io32). Non avvi nemmeno lapida di consacrazione; hi qual però per inveterato uso celebravasi a’ 24 di giugno. Delle più antiche ri-fabbriche, o ristanri non si ha memoria. E facile però che allorquando fu condotto da Costantinopoli a Venezia il corpo di Santo Anastagio martire, l’anno 1200 per cura di Valaresso Valaresso, e solennemente' riposto in questa Chiesa di sua parrocchia., sia stata almeno ristaurata nella parte che il sacro corpo doveva contenere. Il Sabellico nulla dice di rifabbrica, ed ha soltanto: ad altera itur Trinitatis tre tu ubi Anastasiae (errore per Anastasii) corpus a Valeresio paleresti cognominis fiizantio delatum. Da’Diarii del Sanuto abbiamo che del 15o5-i 607 si stava rifabbri-ando la Chiesa, e che del 15 17 non era ancoi> compiuta la rifabbrica. Ciò apparisce per la concessione del perdono di colpa e di pena che il Papa in quegli anni aveva dato a’fedeli che porgessero mano a questa riedificazione (Vedi voi. VI, p. 87. Voi. VII, p. 124. Voi. XXV, p. 5a). Il Sansovino inoltre scrive: ju rinomata ne tempi nostri di dentro e di fuori (egli stampava la sua Venetia nel i58t); e questa rinnovazione probabilmente avvenne pel fuoco terribile nell’Arsenale dell’anno 1669; di cui ho detto già nel voi. Ili, pag. 199 di quest’Opera. Anche del 1721 ebbe ristauro, sotto il piovano Anastagio Bez, come scrive il Coronelli. Sappiamo poi dal Burani che dopo la metà dello scorso secolo XVIII fu rialzata da’fondamenti la cappella maggiore colle due laterali, e la sagrestia, per le pie cure del parroco Antonio dottore Aglien, il quale morì del 1793 a’i5 genn. more veneto. E in pruova maggiore di quanto dice il Burani, sta nel Museo Corrario una medaglia, ossia gettone in bronzo, la quale da una parte ha il triangolo coll’occhio in mezzo, simbolo della SS. Trinità, e le parole INDIVIDVE TRINITA-TI SACRVM, e dall’altra la inscrizione: IN HÀC | ORIENT. PARTE | PIORVM AERE REST. | A FVNDAMENTIS j ANTONIO HAGHEN | I. V. D. j PLEBANO (PIEBANO dice) ANNO | D. MDCCLXXXI. A questo piovano fu sostituito don