1700 pubblicato nel io luglio ’successivo in atti di Christoforo Brambilla lascia ducati ventiquattro mila da essere investiti nei pubblici depositi per restar sempre -condizionati, ed i pio a libera disposizione dell’Ospedal degl’incurabili. Aveva fratello D.° Francesco Rigoni (Catastico p. 586.). Di questo cognome in più vecchia età si è avuto Agostino Rigorù piovano di San Fantino nel i5c)i. J7- IYLIO CANALI IIYIVS H0SP1TALIS | GVBERI A.NDREAE FILIO ET | IIAERBVS SVIS ANGELA liill | ET 10SEPH FR I P. P. | OBIIT DIE V. MENS. | PARTII MDLXXXVII. In mezzo di seguito alle altre. GIULIO CANAL figliuolo di ANDREA è posto dal genealogista Cappellari nella lista de’distinti di questa Casa, citando unicamente la presente inscrizione. Ma lo ouunette affatto dagli Alberi genealogici : è ommesso parimente dall' altro geueologista Marco Barbaro; cosicché io devo conchiudere che non ¡spetta alla nobilissima casa Canal veneta patrizia. Potrebbe però essere «he ANDREA il padre fosse patrizio, e non GIULIO; e allora troviamo che un Andrea Canal figliuolo di Bernardino, nel j538 era capitano di nave grossa con cui passò in Candia a conditivi Milizie e munizioni e a caricarvi malvagie per Fiandra, per quanto attesta il Cappellari. 18. IO. BALBI SEB.mi P. CASTALDIONIS SS. TETRI PAVLI XENODOCIIII PRIORIS } IIVIVSQ. LOCI PROCVRATORIS | OSSA | VIX1T ANNOS LXY. | M. YI. D.I. | Or,UT AN. MDXCVII. V. FEB. | SIQYTDEM OPTIMO VIRO | ANDRIANA ASCARELLI VXOR ! EX TEST. ET SIBI P. C. Ivi di seguito sul suolo. Due famiglie qui si nominano non patrizie BALBI e ASCARELLI. In quanto alla BALBI è antichissima fra le Venete, e di essi vi sono stati individui sì dell’ ordine de’Segretarii, che degli Avocati, de’No-taj, e di altre nobili professioni. Alcuni furono Priori della Cà di Dio, ospitale così chiamato in Venezia, grado ch’era molto onorevole, e UBILI. 35r che veniva conferito dal doge, essendo quel luogo juspadronato di lui. Il presente GIOVANNI BALBI era figliuolo di Antonio q. Aluigi, come dagli Alberi dei Cittadini. Era Castaido ducale. Questo ufficio trovasi avere esistito fino dal secolo XIII, e da-vasi dal doge a’eittadini non patrizii. Incombeva loro la esecuzione in nome del doge delle sentenze degl’Uificii Civili, ed in progresso anche de’consessi giudiziali di appellazione col mezzo de’comandadori, sì per dar possessi, che per far seguire le vendite de’beni de7 debitori cc. Vi fu poscia sostituito l’ufficio del So-pragastaldo. Quando si eseguiva qualche sentenza capitale in Venezia, il Gastaldo ducale dava il segno al Carnefice per l’esecuzione. Vedi il Boerio nel Dizionario del dialetto Veneziano. Il BALBI era anche priore dello Spedale de’Ss. Gio. e Paolo, del quale già parleremo a suo luogo. Un Pietro Balbi del 1536 co’suoi fratelli abitava a S. Agnese in casa propria esercitando mercanzia di legname. Fra Priamo Balbi benemerito ospitaliere dell’Ospedalelto de’Crocicchieri (ora a’Gesuiti) fu dipinto esattamente da Jacopo Palma il giovane nel 1585 in uno de’quadri di quel luogo, in alto di somministrare il SS. Sacramento ad alcune donne di detto Spedale. (Ridol-fi. Vite. II. 181). Di Litici e di Lodovico Balbi pur veneti cittadini distinti ho detto nel voi. III. pag. 17 e seg., e dirò in altra circostanza di Domenico Balbi prete scrittore del secolo XVII in. poesia veneziana, di cui intanto puossi vedere, come di altri Balbi nostri, il Mazzuchelli, e di cui pur fece menzione il Gamba nel Dialetto Veneziano. Quanto poi alla Casa ASCARELLI, la qui nominata ANDRIANA era figliuola di Jacopo Aluigi. Gli Ascarelli erano antichissimi nobili Veneziani, e facevan parte degli annuali consigli, notando la cronaca Ziliola che un Paolo Ascarelli fu per la Repubblica ambasciadore al Soldano del Cairo nel 1256. Il Coronelli nella Biblioteca Universale T. IV. pag. io5g dice che fino dal ’900 un Francesco Ascarelli mutò l’Arma dello Scacchiero e levò quella della Scala; e che mancò tale casata in esso Francesco nel 928 sotto la Ducea di Orso Partecìpazio- Ma attengomi alla allegata notizia tratta dalla Cronaca Ziliola , la quale fa vedere sussistente questa nobile famiglia anche del 1256. Non rimasero però patrizii gli Asca-