— 108 — col valore extra-artistico di una dimostrazione d’ordine pratico. Egli, pur rispecchiando il sno tempo, non è schiavo di tendenze prestabilite. 3 — CÈCHOV « LIBERO ARTISTA » Così egli stesso diceva : « Io temo quelli che cercano delle tendenze fra le righe e chi vuoh ad ogni costo co-siderarmi come un liberale o come un conservatore. Io non sono né un liberale né un conservatore, né un progressista, né un monaco, né un indifferente. Io vorrei essere un libero artista e nient’altro; e mi dispiace che Dio, non mi abbia dato la forza per esserlo. » Con queste parole, Cèchov afferma luminosamente la sua coscienza d’artista, il quale, non per questo, come pure alcuni hanno creduto, si distacca dalla vita, perseguendo l’ideale dell’arte per l’arte; no, egli non chiude la sua anima alla passsione di quei problemi, di quegli ideali che agitano la vita degli uomini; ma rinnega decisamente ogni problema, ogni tendenza, ogni ideale, che, invece di fondersi nell’opera d’arte, come suo elemento costruttivo, vi si sovrapponga col solo scopo pratico di una tesi da sostenere, da dimostrare. Egli, come tutti i veri artisti, senza essere schiavo di nessuna tesi, fa sgorgare dalla sua opera, una verità umana non predicata dai suoi personaggi e ad essi sovrapposta, ma in essi perfettamente individuata come molla della loro visione, della loro vita interiore; e dà anch’egli, non come scopo prestabilito a freddo, ma indirettamente,