— 106 — sono avventure staccate in una strada senza fine; lo scenario cambia, il tempo passa per giorni, mesi e anni, ma la strada è ancora la stessa... e le avventure che si succedono sono simili fra loro. Tre anni fa un mercante ha percosso la corista ed ogni anno un uomo, chiamato Kol-pakov, la insulterà; e ci saranno più mercanti e più Kolpakov, più percosse e più insulti nel futuro. » 2 — CÈCHOV « SATIRICO » O « BANDITORE » DEL « BORGHESISMO » Quale la posizione di Cèchov di fronte alla sua epoca, di cui riflette così profondamente il dissidio e lo stato d’animo? Alcuni hanno veduto in lui, come per esempio il Michajlovskij (che pure più tardi confessò il suo errore) l’ideologo dell’epoca del « meschino borghesismo », il banditore di questo borghesismo; altri hanno invece considerato Cèchov come il satirico, il Saltykòv della sua epoca. Ambedue i giudizi, secondo noi, sono errati : infatti se Cèchov raccoglie le intime voci del suo tempo, che forma tutto lo sfondo dell’opera sua, non è certo il banditore di quel materialismo che fu conseguenza della mancanza d’ideali e della supina acquiescenza degli « anni ottanta », né si può dire che egli sia il Saltykòv della sua epoca, poiché, sebbene anch’egli colpisca profondamente lo spirito volgare del borghesismo, non lo fa come scopo diretto, né manifesta l’acre e palese disprezzo di Saltykòv, né lo sdegno e la violenta opposizione del satirico in genere: nemmeno per i suoi «uo-