spalla. Appiedi poi di tutto questo monumento, che di più pezzi staccati vedesi conformato, si legge in un cartello 1’ anno cosi : ecMixxxxim. Il diligentissimo signor Casoni , approfittando della cortesia del sig. Curnis, la cui casa è di prospetto, potè accertarsi di quest’epoca. Ma tolti questi e altri pochi avanzi dell’antico Tempio, quel- lo che oggi vediamo fu eretto quasi del tutto alla fine del secolo XVI, leggendosene l’epoca scolpita sotto la suddetta Croce gotica in un separato pezzo di marmo, cosi : iiESTAun." | m. d. ixx ) xiii, e dicendolo anche lo Stringa contemporaneo (Lib. III. p* 153. tergo) , c una Cronaca di allora mss. appo di me : i5g4 del presente millesimo fu refata la Chiesia di santo Aponale (Vedi Inscriz. 2. ). Anzi di quel millesimo 1583. nel giorno quinto di settembre trovasi ¡strumento con cui il Capitolo concede a Balista e Pietro Ballarmi, veneti, figli del quondam Donado, e a’ successori loro, un luoco vacuo eh’ è luori della porta maggiore sopra il campo, affinchè si fabbrichino una tomba ed erigano il Capitello iuor di essa porta ( Matricola p. 5 i ). E questo probabilmente era cpiel peristilo che ho testé ricordato. Venne in questa occasione di sette vaghi c ricchi altari adornata, tra’ quali era lodato il maggiore per isplendi-dczza di marmi. Degli altari stessi, che poi divennero otto, uno spettava all’Arte dei venditori di farine dedicato alla Natività della Madonna con tavola del Palma; uno a quella degli Scarpellmi, o Tagliapietra con tavola di Andrea Scliiavone: un altro a 3uella de’ Mercatanti di corde; e uno all’arte de’ Mandolari, come vedremo anche a apposite epigrafi (N. 22. 25. 28. £2). Oltre il detto corpo di Giona profeta, eravi eziandio Italie Reliquie la Sacra Spina, la (piale è oggidì nella preziosa raccolta del-1’ ab. don Guglielmo Wambel. lnstituita lin da principiò parrocchia continuò ad essere fino al 1810, epoca della seconda concentrazione, nella quale fu chiusa e soppressa. A varii tisi poi fu fatto servire questo luogo: perciocché nel 18 13 - 1 4, tempo dello assedio di Venezia, eranvisi fabbricati parecchi mulini da girarsi a mano, senza 1’ uso dell’ acqua, per macinar grano a sollievo della città (1}. Poscia servi di ricovero notturno a varii poveri : ed ora è magazzino di 1111 Rigattiere. Quanto alle Inscrizioni molte ne raccolsi sopraluogo; altre estrassi da’ manuscritti. Il Pallerò, p. i£8 t., non ne ha che sette sole. Uomini distinti veggiam rammentarsi con inscrizione Francesco Pavoni (32). Angelo Inchiostri (32). Giambatista degli Eletti (34-). Viviano Ber-/endi (35). Marco Piacentini (38). Angelo Tassis (48); d’ altri poi si parla se son del cognome stesso, o dello stesso casato. Fraìli varii che di questa Chiesa scrissero leggansi il Sansovino ( Lib. IV- t. ), 10 Stringa (Lib. IV. 1 53. t. ). Il Martinioni ( Lib. IV. i85 ). Il Pacifico ( Cronaca »697. p. 364). Il Martinelli ( Ritratto 1 ■joS. p. 358). La Cronaca Veneta 1777. T. II. p. 184 ). Il Cornaro ( T. III. Eccles. p. 15 1. Appendioc p. 219. T. XIV. ), e nelle Notizie Storiche p. 349, ^5o )• ^e Vite e Memorie de’ Santi T. VI. p. 27 ). 11 Coronclli ( Guida, ed. 1 p. 274 )• La nuova Cronaca i8i3. p. 4-0, ec. (1) Di mulini piantati in Venezia e adoperati coll’uso dell’acqua abbiamo antichissime memorie, come appare anche dal Galliciolli. De’ mulini poi a mano, senza l’uso dell’acqua, trovo memoria anche nel Sanuto fino dal 1629 ( vói. LII. 43”. Diarii ) — Adi 12 febb. 1529/^0. egli dice: Fu posto per li consieri £. /tnzolo Alorexini et g. Antonio Martello cai di 4° ira l°c0 di consieri, poi leto una suplichation ili tre todeschi Marangoni, Marco Feter, Iacomo Piale gli, et Bernardo Moch, quali vo-leno far molini senza aqua non tochando le aque salse da masenar, et voi masenar con la mede ma spesa per staro si spende al presente ma per ani 5o voi niun altro possi far tal edificio sotto pena ut m suplichatiom “ Fu presa ed accordata la grazia, ma sotto la condizione che fra termine di uno ano habbi fitti detti molini. E dèi giugno 1533 (voi. LVH. 200. 3i)o.) il Consiglio di Pregadi concede a Ventura Sarior Veronese 1’ erezione di un mulino da masenar fomento con do omeni. \