ia3 SANT’ANGELO Maura e la Prevesa, ricorda , con altri dotti, il Querini vivo simulacro di CAceronP. nel veneto foro ; oltre Apostolo Zeno e Fier Catterino Zeno, i quali e famoso e insigne oratore e maggior lume del foro veneto lo dicono. Giambattista Vidali a pag. 5a5 del libro I capricci serii delle muse (Venezia 1677.12.) addirizza un sonetto a lui eloquentissimo oratore. Che più? lo stesso Senato gli concesse, come abbiamo detto, la legittimazione, anche per/« virtù insigne del soggetto applaudita fra li paragoni più. cospicui del foro ( Notatorio del Collegio anno 1674 p. 60 ). Vedi gli storici Veneti T. Vili. pag. V. XXVI .Apostolo Zeno. Lettere Voi. III. P297. num.'566. Morelli. Operette voi. I. p. 224. Cinelli Bibl. volante T. IV. p. 109. Battagia Accad. Veneziane p. 59 ; alcune particolarità però furonmi somministrate da un mss. Zenia-110 . Egli è ben a notarsi errore corso nel Dizionario degl’illustri ( Bassano 1796. T. XVI. p. 114 ) ove primieramente dicesi il nostro Giovanni patrizio, non vi essendo; e secondariamente lo si confonde con un anteriore Giovanni Querini patrizio, il quale ha rime nelle funebri in morte di Camilla Rocha Nobili . ( Venezia 1615). L’errore scopresi subito che si osservi che del 1610 il nostro oratore non era ancora nato. Ma già de’patrizii letterati Giovanni Querini parleremo in altra occasione. Qui bensi farò menzione di un altro cittadino avvocato Veneto, dello stesso nome, e cognome, cioè di Giovanni Antonio Querini. Questi prima del 1767 impresse un’operetta assai giudiziosa intitolata Bassetta convinta, i cui esemplari in poco tempo divennero rarissimi . Poi nel 1707 pubblicò: Il Foro all'esame. Considerazioni utili, dilettevoli, erudite, morali, per li Giudici, Avvocati, Clienti ed altri. Opera del signor Giovanni Antonio Querini Avvocato Criminal yeneto consacrata al nob. uomo Tommaso Malipiero attuale dignissimo Avogador di Comun. Venezia appresso Francesco Pitteri. 8. Di questo libro si fa un estratto nelle Novelle della Repubblica Letteraria conchiudendo che il Querini versato in una lunga pratica di cause Criminali, le sostenne sempre con integrità ad onore dell’arte e a sollievo de’rei da esso difesi ; e che queste Considerazioni sono degne di versare in mano di qualsisia uomo di foro e di lettere. Avendo poi nel 174a >1 celebre Lodovico Antonio Muratori , impresso il suo trattalo Dei difetti della Giurisprudsnza, il Querini in opposizione pub- blicò il libro : La Giurisprudenza senza difetti che da se medesima si difende contro il Trattato del signor Lodovico Antonio Muratori . Opera del sig. Gio. Ant. Querini Avvocato Veneto, dedicata all’ em. e rev. principe Francesco Borghese cardinale di santa Chiesa . Venezia 1743- dalla Stamperia di Antonio Mora 4- Assai bene ragionando il Querini risponde a ciascheduna opposizione fatta dal Muratori alla Giurisprudenza, conchiudendo che il libro del Muratori doveva più a proposito intitolarsi Dei difetti dei professori della Giurisprudenza , essendo che la Giurisprudenza come ogni altra scienza regale in se stessa è invulnerabile e senza difetti, e che se in pratica la malizia o ignoranza umana la rende deforme e mostruosa , deve correggersi chi ne è reo . Vedi le Novelle suddette agli anni 1707. p. io5—1742 P- 555—1743 p 107 e il Mo-schini ( Lett. Ven. p. 244. voi. III. ) In quanto poi a Giambekf.detto Tassi* nominato nella epigrafe, autore , come si è veduto della prefazion a’ Proginnasmi del Querini, se ne fa menzione onorevole spezialmente negli Annali Camaldolesi T. Vili. p. 071. b., 58g b., 617 a., 635 a., imperciocché essendosi nell'anno 1713 riassunte le trattazioni per comprovare la santità e il culto del B. Pietro Or-seolo Doge, il Doge Giovanni Cornaro appoggiò l’argomento al Tassis allora abbate del monastero di s. Lucia di Vicenza , e fu per su» merito principalmente che ottennersi poscia le reliquie del santo Doge, di che già avremo altrove a parlare. Egli inoltre mol'i materiali aveva raccolti spettanti all’ Istoria Camaldolese, e alle epistole di Ambrogio , avendo indefessamente esaminati glt archi vii tutti de’monasteri a’quali presiedette rettore; materiali che trasmise all’abbate Pietro Canneto, e che serviron poi di base alla grand’ ©pera degli Annali data in Venezia in luce per cura ae’ chiarissimi Mittarelli e Costadoni . Mori il Tassis nel monastero di san Michele di Murano il giorno undici agosto 1728. Ma lasciato anche il giudizio de’suoi, basti esporre quello di Apostolo Zeno, il quale testifica che il padre D. Giambenedetto Tassis abate di s. Giovanni della Giudecca dell’ ordine Camaldolese, uomo di scelta erudizione era degli studii di esso Zeno e della buona letteratura universalmente assai benemerito ; e uno de' più-onesti e degni letterati eli egli si abbia mai