SANT’ cioè di Paolo Loredano figliuolo di Lorenzo q. Paolo, e di una figlia di Marcantonio Dona q. Pietro ss Nacque del iSogx e del i565 ebbe a moglie Maddalena Sforciatina q. domino Vi-cenzo da Vicenza ( Alberi Barbaro). Egli fu provveditore delle Fuste del Lago ; del i578 provveditore alle Pompe; poi capitano a Vicenza del 1079; podestà e capitanio a Trevigi del i58a; e nel i58g capitanio a Bergamo. ( mss. Reggimenti ). Scrisse : 1. Quaestiones naturales de anìmae vegeta-bilis viribus. Venetiis per Io. Baptistam Ciot-tum i594> 4- dedicato ad Gabrielem Seviro archiepisc. Philadelphiensem. 2. Commentarla in tres libros Aristotelis de Anima. Venetiis apud Robertum Meiettum i594. 4. O. Commentarla in Aristotelis de coelo lib. IV. Venetiis per lo. Baptistam Ciottum i5g8. 4 to. ad Franciscum Mariam Feltrium Ur-binatium ducem sextum. Anche i Commentari! nei libri de Anima son dedicati al- lo stesso Duca di Urbino. * Pierangelo Zeno nella Memoria dei Veneti scrittori patrizii, non fa menzione che di due sole di queste Opere ( p. rjl\. ed. 1662 ). Il nostro Loredano era uno degli Accademici che raduna-vansi in casa di Paolo Paruta celebre storico, ( Zereo. Vita del Paruta p. vii. intorno all’anno 1561 ). Mori nel marzo 1599 ; ed era fratello di Gianfrancesco Loredano il seniore scrittor di Commedie, del quale altrove si avrà argomento di parlare, È probabile, che del nostro Paolo Loredano intendesse di parlare lo Stringa quando fra le Librerie degne di essere ricordate, annoverò anche quella di Paolo Loredano ( Lib. vili. p. a57 t. ); ma non si può accertare, perchè altri dello stesso nome e cognome vivean nello stesso tempo in Venezia. IO VTRIQVE PATRI ET FILIO PETRO ET IA-COBO LAVREDANIS AMBOBVS VIRIS SVM-MIS ET TRIVMPHATORIBVS FORTISSIMIS PACIS BELLIQVE ARTIB- CLARISSIMIS. ALTER VIRTVTE SVA DALMATAS DOMVITEX-PVGNATO MVNITISS. TRAGVRII OPPIDO. TVRGOS ET GENVENSES FREGIT. FORMICOLO SVS VTRISQVE DVPLICI VICTORIA ALTERA AD GALLIPOLIM ALTERA AD POR- ELENA 581 TVM DELPHINVM. DEMVM BELLO PHILIP-PICO PADANAE CLASSIS PRAEFECTVS PER INSIDIAS HOSTIVM VENENO SVBLATVS AE-TATIS SVAE AN. VI. ET LX. ALTER AVTEM VEL RERVM GESTARVM MAGNITUDINE VEL MVNERVM VARIETATE TANTO PARENTI RE1P. NVNQVAM NON BELLATOR SIMVL AC CONSVLTOR ILLVSTRIS EXANIMATAM ET RVENTEM GRAECIAM CONSTANT1NOPOL1-TANA CLADE SVBST1NVIT ET RECREAVIT. PRAEDATORIAS NAVES TVRCICAS AD DVO-DEVIG1NTI CAPTAS INCENDIT. RHODIOS CONTVMACITER SE HABENTES CLASSE CINCTOS IMPERATA ACTVTVM FACERE COEGIT. MARE INFESTVM PRAEDON1BVS EXPVRGAVIT. SICQVE III. 1MP. VIRTVT1S SVAE FAMA ET SPLENDORE NOMINIS FV1T TERRORI HOS-TIBVS PRODIRE IN ACIEM EO IMPERANTE NON AVDENT1BVS VT QVAM FORTVNA PATRI CONCESSERAT FORMIDO HOSTIL1S FILIO BENE GEREN-DAE REIP. ADEMERIT OCG ASIONEM . VIXIT JNNOCENTISS. CONCESS1T NATVRAE AN-NVM AGENS QVINTVM ET SEPTVAGESI-MVM . CHARISS. ET OPTATISSIMVS PA' TRIAE. QVOD FVNERIS SVI MOERORE DE-CLARATVM EST. ANTONIVS ET PETRVS LAVREDANI NE-POTES ET FILII P1ENTISSIMI MEMORIAE ET P1ETATIS ERGO SIMVL ITEM ET POSTE-RIS VIVI DEDERE. Questo elogio bassi nel Sansovino, Palfero, Caopenna, Cornaro ec. Anche Pietro Giustiniano lo ha a p. 171. Lib. vii. Hist. Ven., ma con qualche cambiamento, perchè dopo la parola TRirMPSATORTBVS aggiunse PROCVRATOR1WS s. m. impzratoriws, e poi siegue FORTÌSSIM1S ec. Legge tfrcas e non ttrcos, che egualmente ben si dice. Alcuni poi dopo patriae pongono anche pater. Il sepolcro, ch’era di marmo fino con due figure in abito militare, vedevasi in chiesa uscendo dal coro alla destra verso l’altare dell’Assunta, dice Coronelli nell’Isolario (Voi. I. p. 47 )• Queste due figure d’uomini armati servirono di modello a Cesare Vecellio nella descrizione ed effigie di un’ armato inserita a pag. 74- 7 - dell’Opera: Ilabiti antichi et moderni ec. Venetìa. 'denaro. i5go. 8. Il Vecellio dice che, perchè nulla manchi alla perpetuità del nome di questi Loredani ( eh’ egli chiama però malamente fratelli ) queste statue mostrano esser fatte da dotta et eccellente mano.