S. SEVERO Ho letta questa su quadro coll’ effigie del Roldù fatta da mano posteriore all’ epoca in che viss# . Il quadro spettava alla famiglia Roldù già abitante in questa contrada di s. Severo al ponte Cavanis, al n. 5102. Non so qual fine abbia fatto la pittura . Autoxio Boi,Dv(che in latino dicesi anche Boldunus, (x) Bolduus, Bo/dus) fu figliuolo di Andrea q Francesco (Alberi Barbaro) . Dottore e cavaliere egli fu e del Consiglio de* X, ed Avvogador del Comune per otto volte, e senatore letteratissimo . Avendo mossa guerra l’anno 1489 Mattia re d’ Ungheria a Federico IV imperatore con due armate, 1* una nella Carnia, 1’ altra ne’ confini della Liburnia, il Senato mandò Antonio Roldù, e Domenico Bollani legato il primo a Federico,% l’altro a Mattia, e riusci loro di ammollire gli animi di que’ re esarcebati ( Bembo. Storia T. I. p. 5a) Renchè amici fossero e il Roldù e il Bollani, pure troviamo che per amor forse della giustizia, il Boldù nel i49^, sendo Avvogador del Comune, accusò il Bollani suo collega per aver preso danari da rei e litigatori; il perchè il Bollani fu processato, e condannato (ivi T. I. p. 54, e Agostini. Notizie degli Scrittori Ve-neziani voi. I. p. 326.). Nel i497 ** Boldù unito a Domenico Trivisano inviato venne in Ispagna ambasciatore a procurare la pace tra Carlo Vili re di Francia e il re di Spagna; ma infermatosi, durante il viaggio, mori a Genova. Il Senato, intesa la morte del Boldù, decretò che non avendo esso giammai ricusata per la repubblica alcuna fatica, sia in premio concesso a Gabriele Boldù figliuol suo il primo canonicato di Padova, col quale sostener più onestamente possa la famiglia sua; canonicato che poco dopo ebbe a richiesta del Senato da Papa Alessandro VI ( Bembo Voi. I. p. 167. e Orologio serie de canonici di Padova an. 1499. pag. 28 ) (2) È però a notarsi che lo storico Andrea Navagero ( Rer. Ital. T. XXIII. col. 1211 ) dice che il Boldù mori a Milano; io nondimeno preferisco il Bembo cui concordano e le genealogie del Barbaro, e i Diarii di Marino Sanuto il quale nel libro I. parte I. pag. 556 riferisce lettere venete di Genova come a’ 19 di settembre 1497 Antonio Boldù orator era morto, di che la città nostra dimostrò avere cordoglio per la condizione, per V impegno e per la somma eloquenza di lui. Amicissimo egli era del Bembo, che lo chiama uomo di molta eloquenza e di singolare ingegno . Evvi anzi una epistola del Bembo al Boldù diretta in data 1496 24 giugno con cui caldamente gli raccomanda un Giambattista Scita retore e poeta illustre che aspirava ad essere maestro nella scuola d’umanità istituita per li giovani della ducale Cancellarla. ( Bemhi Epist.famil. p. 28. edit. Coloniae i582. 8. ). Ha lodi Antonio da Francesco Pisani nella Orazione de uni-versae philosophiae ornamentis che recitò nella chiesa di s. Bortolameo, dicendo: Non desi-derabunturpraeterea Aritonii Cornelii, Dominici Bragadeni, Antonii lustiniani, Antonii Bolduni, qui non tantum philosophiae doctores eximii, verutn etiam sapientissimi antistites sunt habiti. ( Valerius de cautione 1719. pag. 266). Cristoforo Negri ba un epigramma ad clariss. Aristocratiae Ven. censoreni D. An-tonium Boldu, equitern auratum , poetamque ac oratorem praecipuum, che stà nella edizione di Strabone fatta da Giovanni Vercellese (Venetiis i494 f°l) come vengo assicurato da chi vide questo libro . Il celebre medico-chi-rurgo-anatomico Alessandro Benedetti da Le-gnago, o da Verona (5) scrivente nel i483, voleva che presenti fossero alle sue sezioni sena-tores meos sapientes ex patritia gente veneta Bernardum Bembum, Antonium Boldum equi-tes .... qui mecum divinam cordis ojficinam conteniplentur et archana naturae perquirant, (1) Egnatius in exemplis p. 63. edit. Parisiis 1554- 16. (J) l>eggesi nel Sanuto ( Diarii voi. XXV. p. 401) estratto di lettere venute da Roma del 23 giugno i5i8 le quali dicono come fu ferito in questi giorni preteriti domino Cabrici Boldu q. dno Antonio el cav. canonico de padoa da uno per quanto lui dice incognito e questo fo una sera sopra la piaza di san pietro sara presto risanato ma la faza restava molto signata. (3) Di Alessandro Benedetti vedi Apost. Zeno Dissert. Voìs. T. 11. p. 43. Nè allo Zeno però nè al Maffei fu nota V epoca della morte del Benedetti che si ricava da' Diarii di Marino Sanuto mss. della Marciana (Lìb. XV. p. 276). Morite questa note (cioè il 3o venendo il 31 ottobre i5ia) domino maestro Alexandro Veronese medico qual corexe plinio et fece la diaria de bello carolino et altre opere de observatione impestilentia e altro che fo imprese que-*to estato do mexi amalato etandem e morto.