SANTA MARIA MAGGIORE /P9 Priuli in Treville, che dice cosi : in posterai ta dottrina, specialmente nello studio della sa-aeternitatem. nCTRiCEM ensem Qro srBsgs- era Teologia che professò per molti anni in ■rat galli a 3r SENRicrs ir rex petro priolo Roma nel collegio dementino, e altrove, e la* MQrni oratori fono ihpertiit ad svmmam sciò a prova del suo sapere e della sua devo-ben Erolenti a m testandam ad stmmtm glo- zione le Opere seguenti, registrate anche in rias TRoviiErM in ta ititi ah PERPETro conser- Cataloghi a stampa: TANDrUl. anno curiSTi MDCrin. i. Delia seconda venuta di Gesà in Trono dì Abbiamo nel Generale Archivio la Relazione potestà e di terrore per il divino giudizio del Priuli dell’ambasciata di Francia, in data per contrapunto alla prima di umiltà e 4 settembre i6o3. Comincia : Sono le cose del mansuetudine per la redenzione. Padova Regno di Francia. Finisce: Li occorrerà far in per Giambatista Pasquali, 1669 Inghilterra con mollo interesse. Evvi unita al- 2. Manna mistica, ovvero Discorsi dell' Etica-tra Relazione che forma una parte della prima, ristia. Padova per Giambatista Pasquali ed è intitolata: Delle cose ecclesiastiche. Trat- 1669. fol. ta in questa l'oratore prima della libertà della 5. Delle Grandezze di Maria Vergine dedot-chiesa Gallicana e del suo progresso ; come sia te dai Vangeli di tutto Vanno discorsi; di-etata usata dai Re, come siasene abusato, e co- viso in tre parti colla giunta alla seconda me alfine siasi quasi affatto distrutta : poi ragio- parte, fol. volumi 4- Padova 1666. 1672. e na del clero, e finalmente della corrispondenza Venezia 1672. 1677. di quella colla Corte di Roma : Relazione molto interessante. Ebbe il Priuli per segretario È ricordato il Priuli da Flaminio Cornaro Domenico Dominici il quale passò dopo alcuni nella serie dei Rettori della Casa della Salute, mesi col cavalier Cavalli alla corte di Boemia, con queste parole : i65i. Ioannes Franciscus e gli fu sostituito Cristoforo Suriano. In lode Priolus vir pietate et doctrina clarissimus. Eo del nostro Priuli trovo ricordato in un catalogo domum regente Vera. Divi Antonii Patavini 1’ Opuscolo : Ilieronymi Lauredani filii Leo- Os ad Ecclesiarn s. Mariae de Salute anno nardi q. Petri, e clariss. nob. Occultorum A- 16.12 solemni pompa deduci tur. Confìrmatus cademia, Sylva panegyrica in Petrurn Prio- in munere augustum S. Mariae Salutis Tem-lum equitem e gallica legatione redeuntem. più in ex S. C. decreto anno 165 6. divinis of-Veneliis 1608. in \. fiiciis excolendum nomine sua e congrrgationis Qui vienmi acconcio di ricordare un cberico accepit. — Iterum ( Rector) 1662. Ed è ricor-regolare Soqaasco degno di essere richiamato dato parimenti fra gli illustri della Congrega-alla memoria, uscito di questa casa Priuli. zione Somasca dal padre Iacopo Cevasco, Gianfrancesco Priuli figliuolo di Francesco pag. 120. q. Baldassare, e di donna Cecilia Cappello di Francesco, nacque in Venezia nel i5ì)6, e fagli imposto il nome di Maffeo. Fu convittore qvod viDES MONVMENTVM FRANCISCO in Roma nel Collegio Clementino, e in quel QIRARDO VENETOR.ARCHICANCELL. DEDI-tempo fu accettato nella Congregazione dei CATVM EST VIRO ILLVSTRI SPECIOS AMQ. Uierici Regolari di Somasca nella Casa di san jLLam DIGNITATEM VERA VIRTVTE ASSE-Biagio a Monte Citorio, e ciò fu nel 27 mag- CVTO, QVI OBIIT ANNO DNI 1604 POST gio 1616. L’anno seguente nel di xi giugno fe- TERTIVM HEV CANCELLARIATVS MENSEM ce_ la sua professione. Visse fino all’ età d’anni ET iaCOBO, AC IVLIO FRATRIBVS AMBO A 8j circa, essendo passato a miglior vita nel 6 SECRETIS REIPVBLICAE. ET VSQ. AD EX-gennajo i68ì. Religioso esemplarissimo ha la- TREMVM SPIRITVM TAM DOMI QVAM FO-sciata una memoria distinta di un ardentissi- Ris PRO PATRIA HONORIFICE. ET FIDELI-mo zelo della regolar disciplina, e di una esat- TER PER NEGOTIA VERSATIS QVOR. MERI-tissima povertà, nonnostante che alla sua at- TA NEQ. SEMEL SENATVS GENEROSE TE-tenzione ed alla sua industria si dovesse, può STATVS EST. HOC POSTERI CVRAVERVNT. dirsi, quanto in allora aveva per lo sostentamento dei religiosi, e per l’ornamento di quel- Elogio che sta nel codice Palferiano, cassato l’insigne Tempio, la Casa di santa Maria della però da linee d’inchiostro diverso da quello Salute di questa nostra Città, Fu uomo di mol- con cui era scritto. Tom. III. 57