SANTA MARIA MAGGIORE LL\ Pezzana gli addrizza la Ricreazione del Savio del P. Daniele Bartoli ( Venezia 1609), e^*' zione però che io non vidi. Leonardo Querini nella prefaz. de' suoi Vezzi d’ Erato a Michelangelo Torcigliani (Ven. 1649. 12)> rammen-ta Domenico Zane chiamandolo Pericle della patria intelligentissimo. Nicolò Bertini gli presenta le Ode di Pietro Michiel gentiluomo nostro ( Venezia. Guerigli 1648. 12 ) . Giampietro Pinelli fa offerta al Zane della Vita del doge Bertucci Valier scritta dall’ ah. Orafi. ( Venezia i65g. 4- ) nella qual dedicazione dice: L' ambascieria della Spagna sostenuta poco fa dalla sua virtù con tanto decoro, illustrata con sì doviziosi dispendii, e resa altamente proficua alla patria colla direzione prudentissima de’ suoi maneggi, e colla forza incomparabile della sua eloquenza ec. Giustiniano Martinioni ( Venezia Lib. tiii. p. 571 ) pone fra le scelte Librerie quella di Domenico il cavaliere, e Leonardo Zane fratelli da san-t'Agostino, mirabile per la quantità e varietà di materie con bellissime ligature e stampe forestiere. Finalmente Benedetto Gallici monaco Cassinense nel libro: Mercurii Tripoda ec. Vicentiae 1666. 4- P- ha inserito un breve elogio al nostro Domenico Zane cavaliere. So IOANNES FAVENTIVS ET IACOBVS PANTA-LEVS SORORII CATHERINAE AN1BALIAE IACOBI VXORI ANTONIAE FILIAE VNIGE-NITAE CHARISS. IMMATVRA MORTE PRAE-REPTAE, MARIAE ET CATHERINAE SOR ORI FRANCISCAE CONIVGI SIBIQ. IPSIS HOC MONVMENTVM POS VERE VT CVM IISDEM PARTIBVS VNANIMES DIV CONVIXERINT NOVISSIMVM VSQ. AD DIEM VNA CONQVIE-SCANT. AN. 1667. Il Palfero ci ha conservato questo epitaffio. Vi si ricordano tre famiglie, Faenzi, Pantalei ed Annibali. Della casa Akkibali si è testé veduta un’altra epigrafe al num. 26. La famiglia Pantalki detta anche PìntaleonI venne di Grecia nel ioo4> ed anzi alcuni dicono, che propriamente venne da Candia. Era Tribunizia- Il ramo ch’era passato a Venezia mancò nel 1270 in un Marco Pantalei eh' era all'Officio delle Vedove, cioè Giudice del Proprio. Trovo nelle Genealogie di M. Barba- ro delle Case estinte, che del 1565 ridotti nella Chiesa maggiore di Candia xxx nobili Veneti fecero dire una Messa; e poi giurarono di essere contra la Signoria di Venezia; fra’ quali fu Andrea Pantaleo. Quest’ è la Congiura dei Calergi. Anche fra le Case Friulane è la Pan-taleoni, ricordandosi il canonico Carlo Panta-leoni poeta ed oratore dal Liruti ( Voi. IV. dei Letterati Friulani, che fra poco per cura del mio amicissimo Pietro Oliva del Turco uscirà in Venezia alla luce, a p. 4^9 ) e Agostino Pantaleoni pittore, dal conte abate Antonio Altan a p. 89 della recentissima interessante sua Operetta intitolata Memorie storiche della Terra di San Vito al Tagliainento. Venezia. Picotti i83a. 4 to grande. Del cognome Faenzi abbiamo veduto esempio anche nelle epigrafi di santa Margarita( volume I. p. 288 ; ) e qui accade di ricordare il seguente. Valerio Faenzi, che in latino chiamavasi Faventies, abbracciò 1’ ordine dei frati predicatori nel Monastero (forse) de’ santi Giovanni e Paolo di questa città. Del i56i era vicario dell’ Inquisitore del sant’ Officio, e come tale rivide l’opera de’ Principii et ordini rationali di Ogniben da Castellano Trentino. Venezia i56i.in4.P°i del i566 da Pio V fu eletto Inquisitor generale, come ha notato il padre Armano ( Monumenta ec. p. 165 ). Quest’ uomo è più noto fra di noi perchè era uno dei membri della celebre Accademia della Fama di quello sia per il suo religioso istituto, non essendoci noto quali alte cariche o commessioni abbia sostenute nell’ordine, e se si distinguesse nella predioazione. L’Echard però meritamente il chiama vir perpolitus ac.......degan- tiorum studiis opprime excultus Academiae Venetae ascitus collegio. Infatti come Accademico diede fuori il seguente libro: 1 Diece circoli dell' imperio, con V entrate dei Prencipi, et degli Stati della Germania, con le contribuzioni sì della Cavalleria, come della Fanteria, con una particolar descrizione della República di Norimbergo . Le Rinunzie degli Stati patrimoniali fatte da Carlo V imperato• re al sereniss. suo figliuolo. Et il governo dell'imperio lasciato al sereniss. suo fratello. NelFAcademia Venetiana mdlviii. in 4- Frate Valerio Faenzi, che vi si sottoscrive Académico Veneziano dedica il libro al reverendiss. mons. il sig. Pietro Lando arcivescovodi Candía, prendendo motivo dalle tante ed onorate ed utili peregrinazioni fatte dal Lando in Levante,