Sai SAINT A MARIA NUOVA nostro Giammatteo indi'izzarono dell’Opere, e quando esso Giustiniano vide la vita del Beryj. molto più copiosa è quella di coloro che o po- bo descritta da Lodovico Dolce ( Rime Muco o molto ne parlano ss (guanto ai primi, co- sehio 1600. p. 06. 67). Pier Gradenigo gli intito-nosco i seguenti?: Giordano '¿diletti gli de- la parimente un Sonetto. ( Rime. Venezia 1684, dica il '¡'lattato della Grandezza della Ferra 4-) ~ Girolamo Ruscelli gli intitola il Ragio e dell’Acqua di Alessandro Piccolomini. Vene- namento di monsig. Paolo Giovio sopra i motti zia 1.55ti e 1561 in 4-to, perchè il Bembo ave- e le impsese. ( Venezia. Ziletti i556 e i56o va in grande estimazione il Piccolomini, e lo in 8 ) ss Sperone Speroni poi lasciò scritta una chiamava un vero miracolo della natura ec. breve orazione la quale ei finge che il Bembo ss Francesco Sansovino gli intitolò le Rime di facesse alla guarnigione di Gattaro nel 1009 Giovanni Mauro d' Arcano. Venezia i56i. in ( Opere III. 245. 4 to (1); le Vite di Plutarco da esso Sansovino (guanto ai secondi, premetterò che la Fitti tradotte. Venezia pel Valgrisi if>64. T. 2., e del nostro Giammatteo Bembo fu dettata da* 1 Istoria Universale di Leonardo Bruni detto contemporanei chiarissimi ingegni di France-1’ Aretino tradotta da Donato Acciajuoli. Vene sco Sansovino, Lodovico Dolce, e Girolamo zia » 561. in 4-to con dedicatoria di dieci pagi- Ruscelli (2). Quelle dei due primi sono per-ne scritta dal Sansovino stesso tutta in elogio dute, e quella brevissima del Ruscelli sta a padelle azioni di Giammatteo ss Lodovico Dolce gine 20/* del Libro I. delle Lettere de' Princi-dedicò al nostro Bembo il libro di Sesto Ruffo pi. ediz. 1578 ( Venezia per Francesco Toldi). della dignità de’ Consoli e degli Imperadori, Anche Paolo Giovio aveva deliberato di seri-tradotto da esso Dolce. Venezia. Giolito i56o. verla, inserendola in un volume di Vite di il-in 4to. =3 Camillo Besalio dirige al Bembo lustri Italiani viventi che avrebbe mandato ad una lettera in data di Feltre 2 maggio i544 in effetto, se morte non lo avesse tolto ( Ruscelli. cui lodandolo ricorda il fatto di Cattaro, e la Dedica del Ragionamento ; e Zeno, annot. al reggenza di Zara per 55 mesi, e di Capodistria Font. II. 672 ). E cosi pure Lodovico Dome-fi di Verona ( p. 108. Nuovo libro di lettere di nichi l’andava scrivendo, come annuncia lo diversi raccolte da Paolo Gerardo. Ven. 1 544. stesso Zeno ( I. 177). Si ponno però annove-8.vo) . Lodovico Paschale da Caltaro intitola rare in conto di vita tanto la lunga lettera del alcuni suoi Versi al sig Gio. Mattheo Bembo, Sansovino allo stesso Gianynatteo nel dedicar-e stanno a pag. 69 e seg. del libro Rime volga- gli la traduzione della storia del Bruni, quanto ri di M. Ludovico Paschale. In Vinegia ap- la già citata lettera di Girolamo Fracastoro a! presso Stefano e Batista Cognati. 1649. 8.vo, e cardinal Bembo, che sta dalla pag. 85 alla 91 si aggirano intorno alle imprese di lui in Catta- del III Libro delle Lettere de’ Principi, ediz. ro. Orsato Giustiziano gli addrizza due sonetti; del Ziletti i58i.4*°>e fu ristampata dal Co- 1 uno quando fu eletto duca di Candia; l’altro mino pag. 76. Voi. I. Op. Fracast. 1709. Gli (1) Questa editione io non ho veduta, e non ne fa parola nè meno il Liruti ne’ letterati Friu- lani Vol. II. p. 76 e seg. Io la cito sulle parole del Mazzuchelli ( Voi. II. Parte 11■ P-73à. nota 16 ) . (2) Il Sansovino stesso a pag. 155 delle Lettere di diversi a Pietro Bembo Lib. I. ( Venezia i56o. 8.vo ) dice di avere raccolte le memorie di esso Giammatteo, e fattone come una istoria cominciando dalla sua gioventù fino all’ età presente, e ( quando che sia ) faTa vederle al mondo ancora che il suo cortesissimo M. Girolamo Ruscelli e 1’ amorevolissimo M. Lodovico Dolce abbiano nel medesimo soggetto affaticato i nobili loro ingegni per celebrar cosi chiaro ed illustre senatore, e che il Giovio nella sua istoria immortale ne ragionasse alquanto trattandosi di Barbarossa. E così parimenti nella esposizione delle Rime di M. Lorenzo Massolo ( Venezia pel Rampazzetto 1583. 4. a p. 197, 198., e a pag. 216 ricordando con laude le azioni del Bembo, cui si riferiscono due Sonetti del Massolo, dice: «he la vita del Bembo fu scritta da Lodovico Dolce, da Hieronimo Ruscelli, da Sperone Speroni, et da drrersi altri che al presente non mt sovvengono alla mente, oltra che ne tre volumi delle lettere scritte da Principi, o a Prencipi ; senza che al detto Bembo furono dedicati et consecrati diversi libri dagli Scrittori di quel tempo per renderlo famoso et immortale.