LA CELESTIA fu affidato il comando di un brig da 16 canno- rono approntati 209 effetti di ni col quale fece frequenti crociere nell’Xdria-tic’o. Parecchi incontri ebbe col nimico nel 179S sendo sulla flottiglia del Reno sotto gli ordini del colonello Williams, e verso la fine del 1797 per malattia e per ferite tornò in seno della sua famiglia a Trieste. Giunse a Venezia nel 1798 ove seguendo le ordinazioni di Andrea conte Querini patrizio Veneto comandò la cosi detta Marina Triestina, e nel susseguente anno fu incaricato, qual presidente d’ una apposita Commissione, di investigare suva-rii eccessi e disordini fatti nella Romagna da alcuni ufficiali di Marina. Ebbe nel novembre 1799 il comando della Marina in Ancona, dove sotto la sua direzione furono ricuperati tre va* scelli (uno de’quali affatto sommerso) che i Francesi avevano condotto da Venezia. Ceduta Ancona a questi il Coninck ritornò a Venezia prendendo di nuovo il comando della Marina Triestina fino a che questa fu immedesimata colla Veneta „ Succeduta 1’ organizzazione venne promosso in marzo 1802 a capitano di Fregata; nel novembre i8o3 gli fu conferita la direzione de’movimenti dell’Arsenale, e nel i8o5 il comando della Fregata 1’ Adria che poi stante gli avvenimenti, per cui furono cedute le nostre provincie alla Francia, non potè uscire dal porto. Il conte l’Espine (che mori nel 1827 Tenente Maresciallo) diedegli nel principio del 1806 il comando di tutti i legni da guerra che furono conservati per la Marina Austriaca, coi quali si ridusse a Trieste, e quivi quasi sempre stette comandando la Marina in luogo dello stesso 1’ Espine che per oggetti di servigio era per Io più assente. Nell’ aprile 1809 fu promosso al grado di colonello,te chiamato dall’Arciduca Giovanni al suo quartier generale in Italia, ma per pochi giorni, poiché sebbene l’armata austriaca per ie vittorie ottenute si fosse spinta fino a Caldiero, nondimeno per gl’infausti successi dell’armata di Germania dovette ritirarsi. Quindi il Coninck tornato nel maggio a Trieste, dove s’ignorava tuttavia la ritirata delle truppe, fu i! primo a darne la dolente notizia al poscia defunto governatore di quella città Barone de Rossetti, recando gli ordini dell’Arciduca Giovanni al Generale 1’ Espine incaricato di evacuare Trieste e ritirarsi sopra Fiume. Questi diede al Coninck il comando della,Marina; e sebbene molti legni fossero ancora in pieno disarmo, anzi un brig senza alberi, ciò -nonostante con una indefessa attività tutti i bastimenti da guerra fu- Tom. III. e imbarcati tutti gli guarnigione e di artiglieria, cosicché il Coninck potè porsi alla vela nella notte del i5 al 16 maggio del detto anno 1809 con tutta la flottiglia e con 16 bastimenti mercantilijsotto la sua scorta; e la celerità con cui si lavorava non era stata inutile, poiché il giorno dopo la sua partenza i Francesi presero possesso di Trieste . Trattenutosi alcuni giorni in Tirano, fece vela per Lussin piccolo; indi con una parte della flottiglia andò al blocco di Zara, e nell’ottobre prese il comando della Marina a Fiume, sendo il generale T Espine stato chiamato nell'interno per comandare una Brigata. Nel novembre 1809 in conseguenza della pace di Vienna il Generale Baronde Knesevich e il Baron Bubna furono dall Imperatore nominati commissari per consegnare alle autorità Francesi Fiume coi littorali Ungarico e Croato, e da essi fu il Coninck nominato Presidente della Commissione per l’intera evacuazione dalla detta città e lit-torale, e per rimettere all’autorità Francese tutto il materiale della Marina Austriaca. Ebbe pure lo incarico dal Consiglio di Guerra di sciogliere il corpo di Marina e trasferire gli uf-fiziali ed impiegati nei reggimenti e corpi dell’ armate alli quali erano stati destinati. Ciò fatto, fu nominato Presidente di un’altra Commissione per liquidare i debiti e i crediti colla Francia che doveva radunarsi in Agram per dove parti nell’agosto del 1810, ed avendo anche questa esaurita colla graziosa soddisfazione dell’ Imperatore, portossi il Coòinck a Clarlernenburg vicino a Vienna, essendo stato trasferito come colonello soprannumerario nel corpo de’Pontonieri ; e finalmente a seconda degli ordini dell’ Aulico Consiglio di Guerra andò a Vienna nella stessa sua qualità di colonello soprannumerario, ma addetto all’ufficio della navigazione militare sul Danubio ed altri fiumi. Li 21 giugno 1814 fu promosso al grado di Generale Maggiore e nominato Comandante della Marina. Ebbe nell’aprile 1818 1’ onorevolissimo incarico di condurre per mare l’imperatrice da Spalatro a Ragusa e di ritorno nel primo di que’due porti. Questo viaggio riuscì di molta inquietudine colpa i venti contrarii e talor anche burrascosi, che cagionarono alla stessa Sovrana delle fortissime indisposizioni del cosi detto male di mare; perlochè pareva, che gli elementi invidiassero la sorte e 1 altissimo onore eh’ egli ebbe di condurre cotesta adorata Sovrana, la quale solo nel giorno ix del susseguente giugno potè afferrare il 3 1