SANT’ ANGELO sotto il nome d’Amarilli Etrusca; del qual abate Bettinelli il Murari scrisse 1’ Elogio che fu stampato insieme coll’ Accademia che si tenne in Mantova per la sua morte. L’Arcadia stessa nominò il Murari a Vice-Custode del Mincio sotto il nome di Rovildo Alfeonio, che venne eletto dopo la morte dell’ antecessore il fu Marchese Carlo Valenti. Nel 1793 coi Tipi di Alberto Pazzoni di Mantova si pubblicarono dal Murari i due volumi degli Atti Accademici, in cui è compresa anche la storia dell’Accademia dalla sua fondazione sino a quel tempo, ed anche il codice di essa in separato volume, poiché n'ebbe in qualità di Prefetto dall’unione dei votanti Accademici la commissione di estendere si 1’ una, che 1’ altro . Sul finire poi del secolo decim’ ottavo sfavasi occupato il Murari ad ordire un Poema in ottava rima, ed in canti dodici per illustrare le gesta di Pietro il Grande Autocrata di tutte le Russie, e nel i8o5 lo pubblicò coi Tipi Giuliari di Verona, facendone la dedica all’ Imperatore Alessandro, che da esso venne accettata con 1’ inviare all’ Autore il suo ritratto inciso poi dall’egregio Angelo Guel-mi Veronese, ritratto che fu posto in fronte al-l’accennato Poema. Di quest’opera riveduta dal-l’Autore, avendone fatti in molti luoghi dei cambiamenti, si fece una seconda edizione nell’anno 1814 colle medesime stampe Giu-liari. Nel i8i3 invitato il Murari a far qualche componimento per Vapertura del nuovo passeggio della piazza Virgiliana, egli compose quattro Canti in terze rime sdrucciole, cui diede il titolo delle quattro Stagioni pubblicate in quell’ anno in Mantova coi Tipi dell’ erede Pazzoni. Sulla scoperta poi delle acque termali di Weissemburgo compose il Murari una Novella in tre Canti in ottava rima sotto il titolo di Clotilde. essendosi giovato di un’analoga relazione a'Hi detta scoperta nel foglio di Milano del 1821. Poemetto che venne messo in luce dai Tipi Virgiliani di Luigi Caranenti. Esistono presso il medesimo Murari molte opere inedite, si in prosa, che in versi, cioè in [u osa la traduzione del Trattato della Natura, e della Grazia del Padre Malebranchio : molte prose accademiche da lui recitate nelle pubbliche adunanze dell’ Istituto Scientifico di Mantova : 1’ Elogio del suo predecessore nella Prefettura accademica il fu dotto Gio. Batista Gherardo conte d’ Arco . Jn versi poi ha un capitolo in morte del ce- lebre Vittorio Alfieri : un’ altro in morte dell’architetto Calderari di Vicenza: un terzo in morte della propria moglie la fu cont. Vittoria Montanari: e da duecento sessanta Sonetti all’ incirca di vario argomento, parecchj de* quali di funebre argomento. Ebbe corrispondenza con alcune Accademie d’Italia, cioè di Roma, Firenze, Cortona, Siena, Pistoja, Lucca, Alessandria di Piemonte, Venezia, Vicenza, Verona, e Brescia, dalle qua- li venne onorato con le respettive patenti . Nell’anno 1810 ebbe dal fu conte Marcantonio Trissino Preside dell’ Accademia Olimpica Vicentina un’eccitamento a scrivere versi sugli effetti della fantasia, e fu sin d’allora che diede mario ad otto Visioni logiche metafisiche in terza l ima. Dietro quelle poi ne continuò il lavoro sino al numero di cento sulla Storia sacra, e profana delle quattro Monarchie Assira , Medo-Persiana , Greca, e Romana colla Storia dei Cesari arrivando all’anno 1814, e le intitolò Visioni psicologiche, e storiche. Questo lungo lavoro di oltre tre lustri di studio, rimane come i sopr’accennati, inedito fra gli scritti dell’ Autore, il quale lo sta ora rivedendo . 59 D. O. M. | HIC IA CENT CINERES | V. N. I DA-NIELIS BALBI I Q. LVCII. È sul pavimento verso 1«« porta maggiore della chiesa nella navata di mezzo. Danifxe f. di Lvno q. Daniele della patrizia casa Balbi che allora abitava a s. Bàrnaba, era nato del 1648. Esso fu del corpo delie Quaran-tie . In patria ebbe l’incarico nel 1708 di Giudice alla Giustizia Vecchia, nel 1710 di Auditor vecchio, nel 1712 di Sopraconsolo . Fuori, fu fatto nel 1700 conte e provveditore a Pola; nel 1706 podestà a Conegliano; nel 1709 provveditore e capitanio a Cividal del Friuli, e nel 1713 per la seconda volta podestà e capitanio a Conegliano. Vedi il Cappellari. Di un moderno Lucio Antonio Balbi patrizio figlio di Melchiorre, nato li 10 marzo 1766 veggo un ldilio diretto a Pietro Occioni notajo veneto impresso nel 1788. in 8. intitolato il Complimento pastorale, ed é per la monacazione di Maria Lugrezia Occioni nel convento di s. Giuseppe di Castello. Il Balbi ha eziandio alle stampe. Alessio Comneno ossia i Vene-