SANT’ A È poco lungi dalle precedenti nella stessa direzione del braccio dritto della chiesa entrando per la porta maggiore; sul suolo. Bortolo figliuolo di Marco q. Antonio Cos-tarihi della contrada di s. Angelo, ammogliato nel 1460 in donna di casa Contarmi figliuola di Giacomo trovasi nelle patrizie discendenze di Marco Barbaro, il quale riporta anche la presente epigrafe - Marco del 1412 erasi accompagnato con una di casa Zane di ser Nicolò q. Marino. Di un Bartolommeo Centanni f. di Iacopo abbiamo mss. una Relazione del Combattimento successo a Schio nel 1694 il mese di febbra-jo contro l’armata Turca marittima. ( Codice cartaceo num. 656 classe VII. nella Marciana) Comincia : Pervenuta li disnove dicembre • Termina : che restorono miseramente schiavi. 11 Contarmi fin dal 16O4 era passato venturiero sopra Tarmata contea i Turchi, e nel »685 acquistata Zarnata vi fu lasciato provveditore . Indi fu capitano ordinario delle navi , e nel 1690 combattè valorosamente a Metelino; poi fu eletto capitano estraordinario delle navi, e nel 1696 generale delle tre isole. Mori al Zan-te nel 1699 d’anni 5i. Fu cavaliere e consigliere. Vedi il Cappellari, e il Locatelli Storia della guerra in Levante. Di un Marco Contarmi figliuolo di Domenico, q. Giambatista per testimonio del consigliere Giovanni Rossi, esisteva manuscritta nella libreria di s. Georgio Maggiore una curiosa Relazione e descrizione dell’isola di Thine nell’Arcipelago. Era il Contarini stato spedito nel 1607 agli otto di aprile come Sindico e Inquisitore in Levante ; nel 1647 Inquisitore d’ armata a formar processo ad alcuni comandanti ; e nel 1654 in Dalmazia inviato per lo stesso motivo . Fu senatore e consigliero. 26 ALEXANDRO CARDELLIO | ROMANAE1NDO-LIS ET NOBILITATIS PATRITIO 1 FAMILIAE SPLENDORI----EI SVPMA LYX....... Epigrafe corrosa, che sta dalla porta IateraTe poco discosta. Nelli mss. però si legge come segue: alexandrò cardellio | romanae indo-LIS ET NOBILITATIS PATRITIO | TAMIL1AE SPLENDORI MOX ET'ASrRO NIS1 El SVPMA LVX | MATV-* A SSET IMM0RTAL1TATEM | 1NGOLSTAD11 AD ERV-D1ENDVM VENETUS AD Tl’MrLANT.rM EXCEPTO j POST VlGESIMFM ANSVM AETATIS QV AM LONGE SGELO 14» V1RTTTE PR A EVERTER AT1 BASlfT'PAL PARENS 1 AC MATER IN MOEROR1S 1ND1CEM | AVNO SALVT1S mdcxli. E nel Necrologio parrocchiale abbiamo: Adi 17 ottobre 1641 ^ sig. Alessandro Car-delli Romano de anni 21 ammalato da febre maligna già giorni 17 medici Squadrcn e A-romatario. Cardelli famiglia illustre romana, il cui palagio trovasi intagliato nella tavola io3 della Raccolta delle Vedute di Roma del Vasi* Roma 1756 fol. Nei Fasti Consolari Capitolini veggonsi i nomi di Antonio, di Francesco, e di A sd ruba le Cardelli, agli anni 1640 1692. 1704. >707. 1710. 1760. 1758. Vedi il Galletti. ìnscriptiones Romanae Romae extantes ibid. 1760. T: IL 27 CAESAR FERRO Q. D. IOANNIS 1 HVNC TV-MVLYM | SIBI ELEG1T VSQVE AD | NOYIS-SIMVM DIKM. | M.DC.VIII. I PER E1YSDEM COMISSARIOS 1 RESTAVRATVM l M.DCC.-XLVII. Sta verso 1’ altare di s. Nicolò sul pavimento . Questa lapide è rinnovata sulla vecchia, la quale in due pezzi rotti veggo vicina a quella del Cardelli sopra registrata al num. 26. Nel primo pezzo si legge caesar terrio q. d. ioan- N1S | HVNC TVMV1.VM ) SIBI ELEC1T VSQ AD | NOTISSIMI'M diem. Nel secondo pezzo è l’epoca MDCVIU. Per legato di questo Cesare Ferro erano dispensate alcune grazie dal pievano, dal primo prete, e dal commissario per la somma di ducati 60 l'anno per ciascheduno, cioè ducati 5o per le donzelle, e 10 per le vedove, colla facoltà ad essi data di distribuirle a chi più loro fosse piaciuto, e purché e l’une e l’altre fosser povere, e di buoni costumi, e purché le vedove avessero almeno due figliuoli nati di legittimo matrimonio . Tanto leggesi nella Guida del p. Coronelli edit. 1744 a p- *78. Parecchie famiglie Ferro avevamo nelle tre classi, nobili, cittadinesche, e popolari, e di tutte sendovi memoria nelle no6tre lapidi avremo occasione di dirne più volte, come ho detto anche fralle Epigrafi della chiesa di s. Basilio • Nondimeno per non lasciar ir vacuo questo sito, dirò di uno dello stesso nome Giovan. ni. la cui famiglia era cittadinesca e propria-meme addetta al Foro e alla Segretaria, e po-