SANT’ E LENA 567 cazion de’fanciulli, fermandosi ora in Venezia, ove ajutava talvolta 1' Egnazio nella censura di alcune opere da pubblicarsi ( Musleri Oratio. i558 nella dedicazione) ed ora recandosi a Padova, ed ora eziandio a Capodistria. La fama della sua scienza già sparsa, e del lodato suo metodo di ammaestrare, fece che nel i55a fu chiamato in Cipro ad erudire la gioventù di quel regno. Ma quantunque le persuasioni dell’ amico suo il cavaliere Lorenzo Contarmi, il desiderio di rivedere i parenti e la patria che fanciullo aveva abbandonata, fossero forti incitamenti ad accettare lo incarico, pure l’esortazioni contrarie di altri amici suoi, fra’ i quali era Marcantonio Tortona da Pesaro, i pericoli del viaggio, 1’ età sua avanzata, l'amore preso all’ Italia, ove lasciava le fi-liuole già maritate, furono stimoli assai più ef-caci per trattenerlo in Venezia. Dove terminasse i suoi giorni non è facile lo stabilire, se, cioè, in Venezia, o in Padova o in Capodistria-Lo Zeno dice: credo che dove trasse la pià bella parie deli età sua virile ivi ancora si riposasse morendo; e sarebbe in una di quelle tre città, delle qual’io crederei Capodistria, perchè da una lettera sua scritta a Bartolomeo Canato nel i5-56 dice che si è ridotto a stanziare in Capodistria e che qualche volta verrà a Venezia. Che se incerto è il luogo della sua morte, è incerto non meno l’anno. Lo Zeno non ne indica alcuno. Trovo nella Biografia Universale che vassi stampando tradotta in Venezia (voi. XXV. p. 173) esser egli morto verso il 1556 in uno stato di miseria il quale fa pensare