S. AGOSTINO ni de’ testi antichi. Ma fuvvi che il difese, e fra gli altri il Renouard. Imperciocché se è vero che le cose greche dateci da Aldo sono in generale meno corrette delle latine, è vero altresi che sono le prime edizioni, quindi degne di escusazione.*Che se non fu felice talvolta nella scelta delle lezioni, ciò attribuir si deve a mancanza di migliori manuscritti ; ma, ciò malgrado, le sue edizioni latine e soprattutto le greche furono e saranno sempre consultate da posteriori scrittori. Quanto alla licenza della correzione, questa taccia è piuttosto da darsi agli Aldi successori del vecchio, i quali sebben dotti anch’ essi, come qui sotto vedremo, hanno però in generale date edizioni mediocri, e di minor importanza di quelle di Aldo loro antenato. Egli adottò ottimamente per ¡stemma un Ancora attortigliata da un Delfino, imperciocché il Delfino indica speditezza e rapidità, e F Ancora la solidità, il riposo, la costanza ; volendo significare che nel formare un progetto é necessaria tutta la posatezza, e nello eseguirlo tutta la celerità e costanza. Nel Renouard abbiamo il fac simile delle-differenti figure adoperate dagli Aldi nel loro stemma. Abbiamo la effigie di Aldo premessa a varie edizioni Aldine ; l’abbiamo nelle notizie dello Zeno; nel volume I. dello stesso Renouard. Anche in forma di /j. intagliata in rame collo stemma al Iato della testa e col motto sotto aldvs. nvs. ma-nvtivs. r. è aggiunta nel libro lllustnum Iure-consultorum imagines Roma e i566 che stà nella Marciana Un ritratto similmente del vecchio Aldo premette il Manni alla vita di esso Aldo; una medaglia se ne vede nel Museo Mazzuchelliano Tav. XXXVII. voi. I; un ritratto è anche nel voi II di quelli pubblicati dal Bettoni (Milano 1820) ; un altro veggo presso il chiariss. sig. Bartolammeo Gamba, eseguito a granito in profilo, in forma di 4, coll’epigrafe seguente : Aldo Manuzio engraved by Moses Uaughton aster an originale picture by dovari Bellino in thè possession tj M. Edwards Pali Mail. Venendo a dire dell’ opere sue, ommetto di notare le lettere o prefazioni poste innanzi ad alcuni de’ libri d’ altri autori usciti dalla sua officina, bastando di ricordare le sue seguenti: 1. Aldi Manutii Romani Rudimento gramma-tices latinae linguae■ De literis graecis et diphtongis et quemadmodum ad nos ve-niant. Abbreviationes quibusfrequentergrae-ci utuntur. Oratio dominica et duplex salu- , . 4p tot io ad Virginem gloriosiss. Symbolum A-postolorum. Difi loannis Evangelistae E-vangelium . Aurea carmina Pythagorac. Phocilidis poema ad bene beateq. vivendum. Omnia haec cum interpretatione latina. Introducilo perbrevis ad hebraicam Un guani. Venetiis. Mense, febr. MDI. 4- Fu più volte stampata dagli Aldi e da altri impressori, come dal Paganino nel i5 19. in 16. da Pietro de’ Ravani nel 1Ó26, 4 dalli Bindoni e Pasini i545. in 8. ec. L’operetta Introducilo ad hebraicam linguani era già stata impressa da Aldo nella grammatica greca del Lascaris 1^94—L’ interpretazione latina di tutte queste operette è dello stesso Aldo, come asserisce anche Renouard. a, Aldi Manutii Romani grammaticae insti-tutiones graecae. Venetiis. mense novembri MDXV. 4. Una interessante prefazione di Marco Musuro a Giovanni Grolier ricorda in breve le virtù dell’autore e la sua morte. Il Musuro dice di avere ripolita questa opera di Aldo che era rimasta priva dell’ultima mano. 3. De melrorum Iloratii generibus. Annotatio-nes nonnullae in Iloratiurn ec. Questo trattato e queste note sono inserite nella seconda edizione dell’opere di Orazio: Q. llora-tii Placai poemata in quibus multa correda sunt ec. Venetiis apud Aldum M. D. IX. 8. con una prefazione di Aldo a Giaffredo Car- lo giureconsulto in Milano, da Venezia ter-tio cal. aprii MI)IX. Fu questo libro più volte ristampato. 4. Alphabetum graecum. Stà nell’appendice alla grammatica greca del Lascaris Anche la traduzione latina di questa grammatica greca del Lascaris (per quanto si può dedurre dalla prefazione) è fattura del nostro Aldo, e lo confermano e il Maillaire (Annales. li. 5i.) e lo stesso Renouard (voi. ili. p. 56) il quale Renouard aggiunge che Aldo tradusse anche in latino la Batracho-myomachia attribuita ad Omero; ma ciò non veggo indicato dal Maitlaire. 5. Vita et Fabellae /E sopì cum interpretatione latina ec. gr. lat. Veneliis apud Aldum MDV. fol. Il Maittaire, e il Renouard ne’ luogjii citati fanno autore Aldo della versione latina ; ma non è veramente chiaro se Aldo parli di se solo, o anche de’ suoi collaboratori dicendo nel principio: vita et fabellae /Esopi cum interpretatione latina quibus traducendis multum certe elaboravimus.