DI l VI. Aggiungo la seguente dal Codice Tiepolo, onde s'abbia un saggio anche di queste (è Illrno e Rmo Mons.« padrone mio colen. a pag. 55 ) senza direzione. Sarà cosi tarda questa mia risposta alla let- Il Signor Nicolò Contarini ed io habbiamo tera gratissima di V7. S. Ill.ma delli 5 come pensato per far più oscura la nostra cifra che se venisse d’ìndia. Delli io giorni primi non alli nomi proprii nostri li quali saranno li Rossi ne ho colpa, che tanto stette a venirmi in ma- (cattolici) già convenuti s’aggiunga ad libino, della dilatione seguente me n’ accuso, poi- tum come dicendo Cesare Giustiniano ( Re di che parte le mie occupationi parte la negligen- Francia ) o Favolo Parulani : la qual famiglia za m’ hanno ridotto a questo giorno. Alla peti- sava come una nulla. Hora se bisognerà per tione sua mi dicono che Hua et Huet in fran- oscurar più nella stessa lettera si varietà, et ho-cese significa il Nibio , latine Milvus . qual uc- ra si dira Terzi ( Savoja ) come per essempio cello sebene in altre provincie della Francia é Moresini, hora Terzi Quirini. Tanto m’occorre nominato IVlilan, in Normandia però si chiama dirli per questa seconda e gli bagio le mani. Di vulgarmente Huet con tutto che ambi dua li no- Venetia li a5 decembre ibo8. mi per tutto siino ugualmente intesi. Veramente li puti hebbero molta ragione . perche vede- Ivi pag. 96. col. 2. in fine, re un Domenicano in pulpito con le braccia levate et allargate siche scuopra il petto bianco et La medaglia spettante a’ Lucchesi, che io le ale della cappa negregianti è vedere un nib- non vidi trovo coll’ epoca così indicata nelle bio quando in aria con le ali larghe pare star Cronache cittadinesche : 53 hìeboìsrntrs cofermo. Ma che sforzata sopranominatione è ivmna kector i65i. contratermtas rriTrs quella che meriti esser chiamato Nibbio chi non sancti kobuifm lvcensivm. prova quel che propone, se non ci è qualche particolare ragione per quale il Nibbio si compari, NELLA CHIESA DI SANTA MARINA, al peccato originale. Haverà intesa la persecu- tione eccitata contro il Cardinale Baronio per Voi. I. p. 54-2. Voi. II. p. 459. l’ultimo Tomo delli Annali suoi, non so come farà a sostenere con tanta potenza 1’ opinione Relativamente a Batista Egnazio, nome ce- sua, o se vorrà moderarla come li riuscirà con lebre, abbiamo anche i seguenti Documenti nel honore, sino al presente par che perseveri in Voi. xxvi. de’ Diarii del Sanuto p. 82, 85. 86. diffendere quanto ha detto, in tutti li muodi lo 87. 96. 99. veggo in travaglio. Se riuscisse papa come è « Adi 4 ottobre i5l8 a hore 21 nel audito- stato vicino, sarebbe libero ipso jure, siccome » rio a S. Marco in Terra Nova dove si lezeva anco sarebbe esente di scrivere il rimanente « greco, e Raphael Regio leze in humanita pu- delli annali. Crederò che V. S. Illma haverà « blice publico stipendio : fo fato uno principio veduto l’ultima et perfetissima opera di Lipsio « per lezer greco di pre Baptista Egnatio prior et haverà considerato la dedicatione della sua » dii hospedaleto di san Marco, et homo docto penna all’ imagine della B. V. anathema ben » in umanita, et questo perche do altri prima degno del dedicatore, ma non appeso con utì- « avia lecto se dia poi tutti balotar in pregadi a lità del mondo, venendo nei privati di quelle « la lectura grecba justa la parte presa in loco belle opere che la penna se fosse in mano del- « del Reverendo Muxuro che morse a Roma, l’autore alla giornata opererebbe. Aspetteremo, « Fece una oratione de laudibus scientiarum et poiché non più da lui, da quegli altri valent’huo- » mostro elegantia vi fu lorator dii re cfiristia- mini alcuna cosa bella per questa fiera. In que- « nissimo domino Zuan Fino et lo e. . . . £. sto mentre io resto pregando Dio per la con- » Domenego trivixam proc., £. Francesco Bra- servatione di V. S. Ill.ma alla quale perfine ba- « gadin consier e molti patricii. scio la mano. « Adi 8. detto. In l’auditorio Vetor Fausto Di Venetia il 28 Marzo 1606. « fece uno principio a lezer in grecho et fece r> una oration monstro gran memoria et cogni- Devotiss.o Serv. « tion di scientie ( lexe Orpheo de Argonau- F. Paulo di Vinetia n tis ) vi fu l’orator de Franza et quel di Fe- ------» rara c. Alvise da Molin proc., tre consieri c. Tom. III. 66