/,i8 lico nel i5o3. Non avvi lapide di consacrazione, ma da tempo immemorabile celebra vasi a’ 22 di lebbrajo. Stettero queste donne, eh’erano in numero di cento circa (i) sotto la direzione dei Frati Minori fino al i5g^,in cui per decreto di Clemente Vili iurono aneli esse con altri Monasteri assoggettate alla giurisdizione del Patriarca di Venezia ( Mss. Monache ). Giunta da ultimo 1’ epoca della soppressione dell’ ecclesiastiche regolari corporazioni lurono queste donne nel 12 agosto i8o5. concentrate con quelle della Croce di Venezia, eh' erano dell’Ordine stesso, e il Monastero pel decreto 28 novembre 1806 fu consegnato alle truppe di terra : una gran parte del qual Monastero l’anno 181 7 la notte 17 venendo il 10 maggio bruciò senza che ne fosse pur toccata la Chiesa. Questa officiata dopo la partenza delle Monache, da un prete, il quale qualche ristauro anche vi fece, fu poscia consegnata all’Amministrazione dei Tabacchi, ed in suo potere è tuttora, conservando la primitiva interiore ed esteriore sua forma. Quantunque ingombrato il pavimento quasi semppg da sacelli di tabacco ed altri oggetti relativi, nondimeno ho colto varii mom^írÍMii cui era in parte vacuo, ed ho potuto copiare sopralluogo alcune inscrizioni, essendo in qualche sito conservato il pavimento di marmo. Altre le trassi dal solito codice di Gian-giorgio Palfero che le ha a carte 178, c da altri Codici già ricordati a suo luogo. Rinomata era soprattutto questa chiesa per le superbe opere di pittura che tutto all’ intorno, c nel mezzo ancora sulle colonne sorre£r