SANTA MARIA MAGGIORE. 4'7 iveano unite alcune devote donne, che noi chiamiamo pizzochere, in un romitaggio posto presso alla Chiesa parrocchiale di sant’Agnese nel Sestiere di Dorsoduro, e desiderose di fondare colà un Monastero di stretta osservanza ne chiesero nel 14-83 col mezzo di Domenico Morosini Savio del Consiglio la permissione. Erano queste, ira le altre, Paola ed Eustaéhia sorelle figliuole del q. Pietro Zentani, e Lodovica figliuola di Alvise Usnago. Ma sebbene il Senato avesse nel 20 dicembre di quell’anno conceduta la grazia, sendo Consiglieri Marco Pesaro, Nicolò Lion, Marino Garzoni e Tommaso Lippomano, pure non ebbe effetto: e solamente pochi anni dopo Catterina, una delle romite, domandò di poter fondare questo Monastero non più in quel luogo, ma in uno assai rimoto, benché fosse nello stesso Sestiere. Nella sua supplica al doge Agostino Barbarigo presentata, chiedeva che si degnasse di concederle tanto terreno degli arzeri novi a sant' Andrea, quanto fosse bastante per fabbricarvi sopra una Chiesetta, ed un piccolo Monastero in nome di santa Maria Maggiore e di san Vincenzo,ove essa eremita con altre degne donne rinchiuse potessero conti tir vita osservante. Nel dì 11 novembre del 1^97 un Decreto del Senato annui alla supplica a tenore delle informazioni del dì 20 settembre date dalli provveditori al Magistrato delle Acque Iacopo Venier, Pietro Duodo ed Alvise Emo ( Inscriz. 1. ). Angusta era dapprima questa Cappella dedicata a san Vincenzo, ma avendo un buon uomo di nome Agostino (dicon alcuni che costui era (rate conventuale di santa Maria Gloriosa deiFrari) donata una immagine di Nostra Donna di antica greca pittura, questa venne in tanta venerazione appo il popolo, che poco dopo, c specialmente nel i5o3. £. 5. (1) sorse in quello stesso luogo un Tempio maestoso da allora in poi intitolalo Santa Maritt Maggiore. L’ immagine della delta Madonna, intagliata in rame vedesi a pag. 9. de il’ Opuscolo: Venezia favorita da Maria. Relazione delle Imagini miracolose di Maria conservate in Venezia ( Padova. Manfrè 1 a. ), giuntavi analoga descrizione. Il merito maggiore di cotesta fabbrica Io ebbe Luigi Malipiero patrizio Veneto (di cui all Inscr. 19.) il quale atterrato 1’ Oratorio o Cappella antica, la fc’ erigere sul modello della Basilica di santa Maria Maggiore di Roma, apponendo sulla facciata esteriore sopra la maggior porla, e sul prospetto del campanile lo stemma della casa sua Malipiera. Accresciuto venne pure dalla pubblica liberalità e dalla pietà dei fedeli il Monastero, che sotto 1’ istituto Serafico fu ridotto per comando di Alessandro VI. da Girolamo Trivisano abate di san Tommaso di Torcello Commissario e Delegalo Aposto- (T) Nelle carte dell’ Archino generale troviamo: i.ìo3 28 ottobre. i>uppl ca (Mie Monache e decreto per aggrandire la fabbrica =3 ¡5o5. 3 marzo. Terminazione che concedo terreno per fabbricar JaChiesa e il Monastero sopra il tenere di sant’Andrea. I