SS. FILIPPO kurgo Volfango Teodorico. Belle e copiose, ed «atte notizie ci La egli in questo libro conservale, mostrandosi non men conoscitore della patria storia sacra e profana, che intelligente dell' Arti. Tranne alcuni difetti in cotali opere insuperabili, e tranne quello di essere stato più sollecito di aggiunger cose alla Venezia del Sansovino anziché a correggere gli sbagli dal Sanssvino stesso presi, il suo libro è tutlogior-no pregevole {ter il confronto di ciò che s’ è perduto con ciò che rimane, per la notizia degli oggetti d’arte a' suoi tempi eretti, e massimamente perla descrizione della Basilica Marciana, la quale egli il primo stese minutissima, e che servi di norma e al prete Giovanni Me-«chinello e ad altri che di quella Chiesa trattarono. 11 Meschinello anzi a pag. del 1 volume della Chiesa durale di s. tMarco ( Vene-zia 17 >5. 4) chiama l'opera dello Stringa fatica di sommo merito a chi ben la considera, non potendo chi non ha gran pratica legger nemmen poche righe (delle Inscrizioni della Basilica) non tanto per li caratteri gotici , quanto per le difficilissime abbreviature ; per la qual cosa egli riusci utile anche agli operatori di musaico nel rimettere leparole di alcune inscrizioni già cadute Un esemplare di questo libro con annotazioni di pugno di Apostolo Zeno, non però di grande importanza dopo la Storia delle Venete Chiese del Cornaro, serbasi nella Marciana; e un altro con note quasi simili di mano dello stesso Zeno è presso il con eigliere Giovanni dottor Rossi. Scrisse anche lo Stringa: Vita di s. Marco evangelista protettore invittissimo della serenissima repubblica di Venetia con la traslazione et appari-tione del sacro suo corpo ; fatta nella nobilissima chiesa al nome suo dedicata. Opera scritta già et divisa in III. libri da Giovanni Stringa di essa chiesa canonico et maestro delle cerernonie ; et hora dal medesimo riveduta et corretta : et del quarto libro, che diversi miracoli di esso santo contiene, ampliata. Con una breve descrittione di detta chiesa et delle cose più notabili, che vi si contengono, posta in fine, et separatamente. In Venezia per Francesco Rarnpazetto. M. DC. X. in 8. dedicata dall’autore il 17 agosto 1610 a Vincenzo Pisani eletto podestà e capitanio di Trevigi. Fin dal 1601 colle stampe di Domenico Maldura in 8. aveva data fuori questa V\\a descritta già dall' ìllustriss. sig. Bernardo Giustiniano et nuovamente do - In tino tradotta ec senza la descrizione della chiesa, ed avella dedica* To». Ili E GIACOMO 81 ta ad Andrea Delfino procurato!- di s Marco in data primo dicembre 1600. La vita di s. Mai> co e la descrizione della Chiesa conforme all’e-dizion 1610 furono ristampate anche nel 1680 presso Domenico Miloco 12. In quanto alla vita dell’Evangelista è da farne poco conto per essere piena d’ errori, a giudizio anche del Foscarini (Lett. Ven. p. 56o. nota La descrizione poi, che v’ é aggiunta, è un compendio di quella che stassi nella Venetia i6o4- A petizione dello stampator Giunti nel »608. scrisse le Vite di Clemente Vili. e di Leone XI. sommi pontefici. La prima assai copiosa dedicò a Marino Marini abate di s. Gregorio di Venezia con lettera 1. aprile 1608, e la seconda a Giovanni Tiepolo primicerio di s. Marco Stanno a p. 5/|0. e 56o delle Vite de’ Pontefici del Platina dell’ edizion Giuntina MDCXX1I 4 Queste Vite le ricorda lo stesso Stringa a p. 5. tergo della vita di s Marco dell’edizione 161 o. e aggiunge di avere scritto anche della creatione et coronntione di Pao lo V. successore di Leone XI. Esse furono più volte ristampate e nell' edizione del Platina (Venezia 1774)sono della parte seconda a p. 665, e 704 Avvi pure dello Stringa l’ufficio della Settimana Santa secondo I’ uso della chiesa di s. Marco, riformato in molte parti, e corredato di alcune dichiarazioni in lingua latina; 1’Ufficio della Settimana Santa secondo l’uso della Santa Chiesa Romana, ornato di dichiarazioni in volgar lingua; gli ufficii proprii di s. Marco riformati; libri tutti che più volte furono ristampati, e che lo stesso autore rammenta a pag. 426. del Libro XIII. della Venetia 1604 Mori del 1610. a’ag di novembre, come dal ¡Necrologio della Sagrestia di s. Marco ( li* bro ÌIJ, d’ anni 4° in circa dopo tre mesi di febbre. Cosicché l’epoca che dall’inscrizione apparisce o è fallata, o indica il momento in cui i Commessarii posero la pietra Di lui fa menzione fra gli altri F Alberici (Scrittori Ve-netiani p. 41): il Martinioni (Venetia Lib. XIII. p. 4' ); l’Argellati (Bibl.Volg. III.aio. ove malamente apparisce che lo Siringa abbia scritto anche la vita di Paolo V il quale è morto varii anni dopo dello Stringa;) eultimamente l ab. Giannantonio Moschini (GuidaVol.l. pref. XI. e p 3 2i. 2 2 3.)