58 S. AGOSTINO Quantunque veggasi chiarocbe ¡1 disegnatore lesse malamente eo invece di fo, rosto invece di posto, nondimeno questa lezione si accosta più alla verità di tutte le altre. Il Querini collocò questo frammentosopra un piedestallo, sul quale fu scolpito : antiqvatae democratiae \ MONVMENTVM | MCCCX \ VETI STATE AC 110M1NVM 1NIVR1A | PENE nELETTA! | RECENTIORVM TEM-PORVM 1NCVR1A \ MACERIA SVB PLATEA D. AVGV-•ST2V/ IAM DETRVSVM | IN APRICVM DENr'O PR0LA-TVM | MDCQLXXXr | ANT1QV10RIS AEVI RV1NIS PER-UiSTV.W I INSEQVESTIS LAPSV | VN-I CVM LOCO ET NOMINE j EXIT IV M Et TOTO | NON EVASVRVM. A me però non piacque di stare nèallalezione del Morelli ne a quella della Rosemberg senz.» fare prima un confronto; e nella circostanza che esiste tuttavia nella Villa di Alticehiero la colonna coll’ epigrafe, di cui parliamo, ho pregato il diligentissimo e cortesissimo amico mio signor Ingegnere Giovanni Casoni a recarsi sopra luogo, e copiarla con tutta 1’ attenzione. Il risultamento delle sue indagini apparisce dal qui unito disegno, e dalla sottoposta copia della lettera a me diretta. (ì) La diversità importante tra 1 epigrafe del Morelli, della Rosemberg e quella del Casoni consiste nelle lettere e p mostra.....sempre seno e questa, senza dubbio, del Casoni è la vera lezione. Si osservi (t) Ecco la lettera che colla epigrafe mi accompagnò 1’ egregio mio amico sig. Casoni in data 27 ottobre 18*9- « Ritorno da Villa Altichiero dove espressamente mi sono recato jeri 26 ot-« tobre per riconoscere il monumento della Veneziana Democrazia e per verificarne la inscrì-« zione. Le assicuro, signore, che molta pena e fatica me ne !;a costato 1’ esame per la inco-» moda località ove sorge quell’ informe avanzo, offeso dall’ urto de’ secoli, ma più assai mat-» trattato dagli uomini e già ridotto ad estremo deperimento con profondissimi solchi, con trac- * eie di antica ed anco recente corrosione, abbandonato ad ogni intemperie, frammezzo ad al-v tissimi alberi che rendono il sito cupo, umido, e mantengono un aria pesante, onde la colonna » vedasi ricoperta e lorda di eterno musco e di una mucillaggine che, a prima vista, toglie » ogni apparenza della quasi perduta inscrizione. Queste difficoltà non mi fecero rinunciare « al progetto : rilevai con misure il monumento, poscia ho dedicata ogni diligenza in leggere « e rileggere la Inscrizione, che mi ¿convenuto prima far nettare con acqua e con rusco. Aveva « meco la copia che in altri tempi ha pubblicata il Morelli, ed anco la inscrizione disegnata « nell’opera della Rosemberg, ma il trovare sensibili differenze tra queste due copie e Porigi-« naie, che mi stava sott’occhio, raddoppiò lamia attenzione, e cosi mi è riuscito leggere pre-« cisamente ciocché resta di scolpito su quel pregevolissimo avanzo La colonna di bajamon-» te è un tronco cilindrico di pietra Istriana, ed ha 1’ altezza di 98 centimetri : nella parte « superiore, ove sta la Inscrizione, ha un diametro di 5y centimetri, il basso poi è talmente » consunto che ne manca metà . Un arpione di ferro la tiene assicurata verticalmente sulla « base. Questa base, che si direbbe attica, forma un solo masso col piedestallo, alto in tutto « metri 1 ; 5a5, che io reputo, ed è, lavoro modernissimo, ma però ideato ed eseguito secon-« do il gusto rozzo del XIV secolo. Su d' una faccia sta la inscrizione fattane scolpire dal pa-« drone della Villa nel MDGCLXX'CV. axtiqvatas democratiae monvmentvm ec. : le altre » tre faccie, tutte eguali, rappresentano due mascheroni per cadauna in mezzo a contorni « quadrati Per assicurarla che le parole da me scoperte, e per le quali la mia lettura si al-i» lontana dalle preindicate, veramente esistono e sono visibili, le accompagno oltre la inscri-n zione, anche un fac simile dell’ ultima parola seno ... Il paltrv; e p mostra . . . ec. si « leggono pure a primo aspetto, ma le traccie sono tanto poco profonde, che la mano non poteva, con la carta frammezzo, puntualmente seguirle, molto più dovendo io operare su « su d? una debolissima scala. Ella quindi può rettificare non solo la copia del Morelli, e del-» la Rosemberg, ma quella pure riportata da Marino Sanuto nella vita del doge Pietro Gra->1 den/go, e l’altra dello Stringa, iquali due viddero la inscrizione alcuni secoli prima di me, » quando per certo il monumento era assai men danneggiato. Fra pochi giorni mi darò il pre-« gio di offrirle un diseguetto nel quale si vegga la colonna e lo sviluppo di sua »uperficie ; « procurerò indicare tutte le corrosioni per le quali è svisata ond’ella abbia idea precisa delirio stato in cui trovasi. Se gli amatori delle patrie cose si lagnano pel guasto fattone dal tetn-v po, essi d’altronde trovar devono argomento di soddisfazione dacché ella imprende a dotti » mente illustrarla. Mi arai e creda, u