i68 SANT’ANGELO cante, il Buratti ha tutte le qualità per piacere. Egli è infatti da per tutto riverito, accarezzato, e festeggiato; e que’medesimi che sono colpiti dalla sua sferza sono costretti a confessare la superiorità del suo genio. Di questa famiglia fu pure il somasco Benedetto Buratti, nato veramente a Bologna, 1’ anno 172^ ma passato di soli dodici anni a Venezia, ove la famiglia erasi trasferita . Questi datosi allo studio dell’architettura vi fece tale profitto che meritossi 1* estimazione de’più chiari architetti nostri Temanza e Selva ; fu scelto a giudice sopra il disegno da' preferirsi nella erezione del Teatro la Fenice; inalzò la sacra Torre dell’isola di s Georgio Maggiore,sebbene alcune modificazioni sieno state fatte al suo modello; e fabbricò la casa della Religione nella terra di Somasca . Mori dell’ottobre 1804 avendo lasciato qualche pezzo disegnato che passò nella sua famiglia, ed oltre a ciò una ricca raccolta di intagli in rame, della quale aumentata poscia dagli altri della famiglia e spezialmente da Petronio sopraccennato, vegg a-tno un catalogo alle stampe (1). Fece ricordanza di questo benemerito uomo l’abate Moschi-ni (Letter. Veneziana T. III. p. 119. 120 e nella Guida 1814. II. 070.) 68 IOANNES . ANDRlGllETTIVS | ADMINISTER. AERARII | III. V1RVM . AEDIS . S. MARCI. PROCVRATORVM I HOC . SEPVLCRVM I SI-BI. ET . HEREDIBVS I VIVENS . FECIT | ANNO . M.DCC.LXXXIX IINLATIS . PIETATIS . CAVSSA . CINERIBVS I OCTAVII.PARENTIS. AMANTISSIMI I ETUNDREAE. OPTIMI .FRA-TRIS 1 QVORVM . VTRIQVE | AD . REIP. RA-T10NES . DISPVNGENDAS I TERRA . MARI- QVE . ADTIIBITO ! SPLENDIDA . SENATVS . CONSVLTA I INTEGERRIMAE. F1DELITATIS. ET. ACCVR ATIONIS I LAVDEM.TRIBVERVNT Questa Inscrizione fu dettata dal chiariss. prete veneziano che fu Giambatista Schioppalalba. La famiglia portante il cognome Akdiiighetti, AndRegheiti, o Aldbichetti, assunto questo dal nome stesso d’ alcuno degli autori di essa, è originaria dalla provincia Vicentina, tenendo tuttora de’possedimenti nei Comuni di Valda-gno, Noale, Recoaro, ove i suoi maggiori furon Deputati, Consiglieri,Governatori, e Notaj,Ieg-endosi tra l’inscrizioni Vicentine una memoria i cappella alla Ss. Trinità eretta in Noale^B^Jv-DRiGHETTis nel 1755 (vedi il Faccioli III. 586). Il primo che sul finire del secolo XVII si trasferì a Venezia fu Giambatista figliuolo di Andri-ghetto, ed esercitava la mercatura. Fralli distinti di essa è a nominarsi 1. Gaetano figliuolo di Giovanni fratello del suddetto Giambatista, nato il i5 aprile 1696 in Valdagno. Questi ha battuto la carriera militare, e mori sostenendo il carico di capitanio di cavalleria d’ Ob tremarini nell’anno 1730, in attualità di servigio sotto la Veneta Repubblica; e cognominavasi talora anche Andrich. 2. Andrighetto detto Andrea fratello di Gaetano, nato in Valdagno il 20 maggio 1701, che riportata la laurea in Chirurgia nel 25 ottobre 1721 fu chirurgo maggiore della cavalleria nelle truppe della Dalmazia ed Albania, come da Ducale del 15 marzo 1751. Egli è stato eziandio laureato in medicina nel 1755 dal Collegio de’Medici in Venezia, e con fama ne esercitava la professione in questa città, nella quale morì Panno 1741 ; e in esso si estinse la linea di Giovanni figlio di Andrighetto. 11 suddetto Giambatista ammogliatosi in Venezia con Domenica Tavelli nel 1686, ebbe I to pezzi da sessanta, I to pezzi più laorai, I ga el marzo in te la pianta I xe tuti magagnai. ¡No ti poi che dirli in rechia Ai rotoni, ai cortesani, O presente qualche vechia Carga almanco de otant’ani. (1) Catalogo stampe e disegni della Collezione esistente presso li fratelli Buratti. Bologna in Italia anno 1817: da vendersi in complesso. Del 182.4 si è rinnovato questo catalogo, per la vendita anche in dettaglio. La maggior parte di queste stampe proviene, come vi si dice,dal- lo studio del celeberrimo conte Arrundel di Londra noto per la somma sua intelligenza in ogni ramo di belle arti, e per la scrupolosa accuratezza che pose onde a^ere le stampe, che raccolse, sceltissime, a qualunque prezzo. Di questa Burattiana raccolta si fa menzione anche in alcuni sciolti intitolati: Le vedute di Bologna diretti da Filippo Buratti a Giovanni Buratti nel 1789. 8.