29* SANTA MARIA KUOVA utilemque reipublicae et gloriosam sibi ope- una figura muliebre giacente sull’onde, e te-ram militiae et in castris, ubi summo cum irn- nente nella destra un ramo di ulivo. Evvi il per io praefectum agit, praestare possit. Lo stesso Crasso ne fa non minore elogio nella dedicazione a lui della seconda Decade degli elogi latini; Andrea Morosini suddetto ne’ suoi latini Opuscoli ricorda piu volte con laude il parente ed amico, suo Nicolò Contarmi ( Opu-scuia, Venetiis 162.5. p. 202. 209. 2/^.0. 24j ). 11 celebre Sarpi molta estimazione ne faceva, scrivendo del Contarini al Lescasserio: Mihi gratis si munì est quod tantum virurn ar/ies et observesy cui ego ante quadraginla annos amicitia puerili junctus nunc co nj u net issi rn u s vivo. Ille me anno minor est sed doctrina et fjr'udentia maxiaie excedit, il quale Lescasse-*io aveva corrispondenza di lettere collo stesso Contarini. Faustino Moisesso Io chiama Senatore d' ingegno molto vivace e pronto, e di robusta e animosa vecchiezza, ardente ne' consigli, attivo ed animoso nelle fazioni. Francesco Pona il dice vita e sanctimonia clarissimus . . .. sapra Taciti Liviiq. aleam posituy. Sui non alienus imitator. Pietro Matteacci giureconsulto.dedica al Contarmi una parte dell’opera: Dell' origine del mondo, cioè de' principii delle cose e e. Venezia, Giunti, 16 09. 4- a p- 56. Cristoforo Finotli veneziano somasco e pubblico professore addrizza al Contarini senatore un Epigramma e un Anagrammatismus ( p. 62. Parnassi Violae. Venetiis 1647),; Giovanni Thuilio a p. 58o. del libro: Andreae A/ciati emblemata curri Conimentaris ec. ( Patavii, 16 ¿1. 4> ) dice che con gran desidèrio de’ cittadini e de’ letterati si aspetta il Trattato De bona cive-quem composuit lllustrissimus Nicola us Contarenus Venetus Senatorii ordinis dominus meus oh prolixa meritq omni obser-vantia suscipiendus ; la qual opera non poter essere se non se compitissima in ogni parte lo indicheranno tutti coloro i quali conoscono del Contarini divina/n prudentiam, singularem ae-quitatem, vita e innocentiam, moruni suavita-tem, multarum rerum experientiarn et solida m lìtterarum 'scientiam. Luigi Lollino vescovo. ha' a lui indirizzata una epistola latina fin da quando a Padova studiava, daUa quale vedesi che il Contarini era per eccellenza soprannominato il Filosofo. Una medaglia ( oltre 'le solite monete ed osele ) fu in suo onore coniata, rappresentante motto FORTis et Felix ( Presso il fu nobil uomo Giovanni Balbi'). Dagli autori seguenti ho estratte le notizie per questo articolo: Contarini G. B. Storia Veneta. II. 279, 516, 518. =2 Cornaro. Eccles. Ven. II. 202. Coronelli. Guida, 17:14. p- aa3. Crassus, in vita Andr. Mauroc. Storici Veneti T. V. p. 57. s Elogia p, 35. Foscarini Lette-rat. p. 97, jo3, 2Í9. Ragionamento p. 20. ec. bollini epistola© Lib. I. p. 54. Vedi anche lib. III. p. 296. =5 Morelli. Operette I. no. Mar• tinioni p. b6o, 61, 62 ec. sa Malina Leone. Regia ducalisp. 294 33 Mauroceni And. tlist. Ven. III. 267. 260.* ¿17. S08. 3 Moisesso, Guerra del Fr'uli- Lib. II, p. 26. 27 ec. 164. s Nani. Stor. Ven. I. 67. 100. i3o. 162. 234- 401> 435. zzPalatii: Fasti, p. 260. 261. := Lirutù ( Letter. Friul. Voi. II. p. i53 i54}. — Papadopoli. Gymn. Pat. I. 65. II. 126 — Palladio Gian-franc. Storia. II. 23-k 206. 266..— Palladii. llenrici Oppugn. Gradiscala ,p. 12. 72.- Po-nae Francisci. Elogia, a. 1629. p. xt„ 3 Rie• coboni de Gymn. Patav p, J09. 1 10. t., u4-=3 Sarpi. Opere, ed. 1761. I. 90. 33 Tommasi-ni. Gymn Patav. Lib. III. 547- 348. Verdizotii Frane. Storia. III, 307, 582. 563. 33 Vianoli Aless. Storia, .II. 470. Apostolo Zeno. Prefazione agli Storici veneziani, p. xxu.xxm ; e Pier Caiterino Zeno nelle note alla Vita di Andrea Morosini ( .Stor. Venez. voi. V. pag. xxxvii. Registrerò un altro distinto uomo dello stesso nome e cognome, ma di linea differente, cioè Nicolò Contarini della contrada di san Gas-siano, figliuolo di Luca q. Zaccaria dottore. Applicatosi (in dalla prima giovanezza agli studi in Padova riportò Laurea Dottorale, e riu* sci giureconsulto, e filosofo illustre de’suoi tempi; e tale in effetto si fu la stima che di. lui i Veneti padri facevano, che nel 1412 avendo soli anni 25, fu con raro ed inaudito esempio eletto senatore, e per conseguente giudicato degno di sostenere tutti gli onori ed incarichi al grado senatorio affidati. Sposò nel, 141 ^ Maria figliuola naturale di Iacopo da Carrara signor di Padova ; la quale recogli in dote le ville di Piazzola, Sala, sant’ Angelo ed altre, come da istrumento dell’anno i4v8 24 feb-braj o in atti di Iacopo q. m. Clemente di Padova, accennato dal genealogista Cappellari (i)- (1) Cosi il Coppellar}, e con esso lui accorda il Bonifacio negli Elogi de’ Contarini. il Barbaro nelle Genealogie patrizie, e Nicolò Barbo nell’ Orazione latina a Francesco Contari*