5a S. AGOSTINO mini di allora a’ quali tutti era assegnata una sì fu commessa a Paolo la soprantendenza alla cattedra di lettura . A Paolo Manuzio fu dato il stamperia. Non si aperse però questa Accade-prrmo posto per quella di eloquenza; ma sic- mia che intorno al la gennajo 1553 ; e durò come 1’ obbietto principale era quello di propa- fino al 156x nel qual anno tutto si sciolse, e gare colle stampe de’libri in ogni materia, co- appena ne restò il nome (i). In questo anno Univers. (T. IV. 124. edìz. veneta). Pauli Manutii praefatio XXII (pag. Epistol. et Praefat. edìt. i58o). Lo stesso Manuzio (Lettere volgari Ven. 156o. 8 p. 90). Aretino (Lettere V1ol. I, a58. III. a5o. 5/(4. V. 26. 58. 60. 182. 226. 026. VI. 129. i5i. 219. 239). Venturini Vasolii (Musarum Viridarìum. Papiae 15 55. (\. p. 46 tergo). Luca Contile (Dedicazione a Margarita d' Austria del libretto Historia delle cose occorse nel regno d’Inghilterra in materia del duca di Notomberlan dopo la morte di Odoardo VI, Venezia nell1 Accademia M. D.LVIII. 12.) A proposito del qual libretto son venuto per avventura a scoprirne il vero autore, ciò che fu ignoto al Tiraboschi, al Renouard, e a tutti i precedenti scrittori, altri dei quali attrìbuìronlo a Luca Contile il quale non fece che la dedicazione a Margarita d Austria. L’autore dunque è il Ferrarese Giulio Raviglio Rosso il quale nel MDLX. stampò a Ferrara in \. il seguente libro: I successi d’ Inghilterra dopo la morte di Odoardo Sesto fino alla giunta in quel regno del sereniss. don Filippo d’ Austria Principe di Spagna ec. In fatti in un breve avviso a’ lettori che sta dopo la tavola delle cose notabili si legge: Li signori Academici Venetiani cosi dotati d’alto et integro giuditio, come ornati di belle et dotte lettere, alli mesi passati pubblicarono al mondo questa mia fatica nominandola r Historia d Inghilterra ec. senza mio nome e senza alcuna mia partecipazione. La quale essendomi pervenuta alle mani 1’ ho trovata così abozzata come era ancora a-bozzato il mio primo originale, donde mi fu cavata sotto nome di amico. Il che mi è doluto senza fine, il vederla priva di que debiti ornamenti che se le convenivano, perchè non vi mancano gentilhuomini diversi et infiniti che sanno al sicuro essere mia fattura, et che si crederanno ad un bisogno che sia uscita dalle mie mani con così poca considerazione, tra li quali Io sa il clarissimo sig. Giovanni Michele che di questa materia mi diede molti avvertimenti essendo egli ambasciatore in Inghilterra per la serenissima signoria di Venetia, a que tempi che le diedi principio, et similmente il clarissimo signor Federico Badoaro, che mentre per la medesima signoria era ambasciatore appresso l’imperatore Carolo Quinto l’anno i554 1’ hebbe in mano la vide et lesse ec. quindi conchiude che per non lasciar andare quest’ opera vagabonda et così inculta l' ha rivestita, ed ampliata. (1) Il disegno di questa Accademia, come dice Apostolo Zeno, era tale che quasi un sovrano, non che un gentiluomo privato, quale il Badoaro, avrebbe dubitato di non essere sufficiente a pienamente eseguirlo. Dei cento e più individui de’quali era composta, alcuni leggevano Teologìa, altri Filosofia e Metafisica, e Naturale e Dialettica, e Morale. Non mancavano professori di Geometria, di Aritmetica, e di Astrologia, di Musica, di Cosmografia . La legge vi aveva i suoi professori di Canonica, di Ovile, e v eran i deputati all' Oratoria, alla Poetica, alla Storia, alla Grammatica. 1 nomi di questi individui appariscono dall'Istru-mento dì fondazione di essa Accademia stampato allora cioè nel i56o, e ristampato nel 1808 nel T. XXIII del Giornale di Padova, fra i quali noterò i seguenti: Gasparo Bembo, Marin Gradenigodi Zaccaria, Marin Grimani, fra Marcello Giustiniano, fra Antonioda Lez-ze, Fabio Savioni, Marco Moresini, Filippo Mocenigo, Agostino Valier, SistoMedici, Marzial Rota, Luca Contile, Alessandro Rota, Francesco Tron, Jacopo Zane, Francesco Barbarigo, Nicolò Tinto, Antonio Girardi, Decio Bellebuono, Alvise Mocenigo, Jacopo Suria no, Giambattista Lodovici, Livio Susio, Francesco Tiepolo, Ettore Ausonio, Andrea Gabriel, Luigi Balbi. Alessandro Zorzi, Pietro Salviati, Luigi Zorzi, Girolamo Orio, Alessandro Contarmi, Giuseppe Zarlino, Livio Sanuto, Iacopo Gastaldo, Girolamo Colombina , Antonio Tiepolo, Rocco Cattaneo, fra Antonio Pagano, pre Michiel Pegolotto, Girolamo Gigante, Ottonello Pasino, Agostino Bronzone, Marin de’ Silvestri, Francesco Assonica, Matteo da Riva, Camillo Trevisano, Nicolò Crasso, Galeno Bellebuono, Carlo Sigonio, Giorgio Gradenigo, Giorgio Nani, Paolo Manuzio, Filippo Terzo, Gio. Batista Rasano, Bernardo Tasso, monsignor