xz\ SANT’ AIVGELO Albino, fatta anch’essa prigioniera con molte Cipriotte, maritate, vedove, donzelle, temendo D. O. M ! C ATHARINAE PVLCINAE I R. Q. IO- non in mano de*barbari dovesse venir posta a SEPH BIONDI I A ET. AN. LXXX lOVAE OfilITl cimento la religione e la onestà loro, una not- VI. ID. SEPT. MDCXXC. I ELISABETH 1 DILE-CTAE MATRII MOESTISSIMA P. C. | AN. D. MDCXIIIC. Pvlcini . Sta sul pavimento alla stessa parte verso l’aitar della Croce. I 2 D.O.M. | ANTONIAE PHILIPPI RESIO FILIAE DILEGTISS. 1 PHILIPPVS PHILIPPI PATER SC. V. I CONSTRVI STATVIT I TVMVLVM | SIBI VXORI FTLYS ET HER. PARATVM | A. D. MDCLXXXII. M. IAN. Rrsio. Vicina alla precedente sul suolo . Famiglia questa era dell’ord'ne de’segretari ; e trovo un Iacopo q. Andrea Resto dei i658 E-straordinario, ed un Paolo q. Andrea Ordinario di Cancellarla del 1664- l3 D. O. M. [ iySTINAE PARECHf ATI | CINERES I ANNO DNI MDGGVIII | MENSE MAII Parechiati . E anche questa vicina alle precedenti . *4 D. 0. M. | PASCHA NODARINI I REL. CAMIL-LI ALBINI | OB. OCTVAG. 1 A. D. MDCCL. Foco di lungi su! pavimento. Della casa Albini, o Albino Veneziana ho altra lapide in altro Tempio. Qui intanto farò menzione di due di essa, cioè di Pietro e di Matteo Albino. Pietro Albino q. Francesco fu del i538 eletto Estraordinario di Cancellarla ; nel i544 Ordinario, e nel i55g Segretario di Senato. Gran cancelliere del Regno di Cipri trovavasi quando da’Turchi fu presa Nicosia, e fu loro vittima nell’8 settembre 1670, con molti altri de’ Veneziani, fra’quali lo stesso luogotenente INicolò Dandolo . Narrasi per cosa *nirabile in cotesto incontro, che Bellisandra Maraviglia ( o Maraveggia secondo il dialetto Veneziano) sorella di Giovanni Maraviglia secretano di Senato, e moglie del detto Pietro te, prima che le navi partissero per Costantinopoli, diede fuoco al luogo delle munizioni, ed arse non solo la nave, ov’ ella era con tutte le genti, e sè medesima ancora; ma fu motivo che il fuoco s’appigliasse ad altri due vicini legni, e che tutti perissero i prigionieri ivi raccolti. Vedi il Galiucci nella Vita di Giacnpo Ragazzoni. Venezia 1610. p. 58. 59. L’altro si fu Matteo Albino pur Veneziano, medico di "grande perizia, ricco, e di molta autorità tanto per la dottrina sua, quanto per la integrità de’suoi costumi, il quale tal dolore ebbe per la perdita di un suo figliuolino d’ottime speranze, che ammalatosi poco dopo, venne a morte anch’e- li, lasciando grandissima amarezza nel cuore egli amici e spezialmente del celebre Giovanni Pierio Valeriane il quale piangeva e la perdita dell’ amico, e la perdita di un’ opera che stava 1* Albino lavorando intorno all’arte sua. Vedi Valeriani de Litteratorum Infelici-tale . Lib. I. p. 5a; il qual Valeriano addirizzava allo stesso Albino, e all’altro amico Nicolò Angelico alcuni versi latini in loro laude, che ponno leggersi nel libro: Pierii Valeriani hexa-metri et epigrammata. Venetiis. i55o. 8. p. 128 tergo. Il Mazzuchelli ricorda non Veneziani un Giovanni Albino (Napoletano), e un Iacopo Antonio Albino canonico regolare di s. Salvatore di Bologna (Volume I. p. 534- 335). Di un Giovanni Albino che forse è lo stesso del Mazzuchelli veggo nella Marciana un Epigramma in Venetos bellum parantes adversus du-cem Ferrarìae, che comincia : Pone iram va-nosque Leo compesce furores. Stà nel codice mss. cartaceo n. 81. classe undecima de’ latini, secolo XV sul finire. E di un Iacopo Antonio Albino veggo alcuni carmi latini diretti a Francesco Giustiniani podestà di Vicenza nel 1564 in uno de’quali s’intitola lacobus Antonius Albinus magnifici domini Ioannis de Comite Scriba. Stanno in un codice membranaceo del secolo XVI con altre poesie latine ad onore del Giustiniani, num. CX classe undecima, nella Marciana. Questo Iacopo Antonio sembra essere diverso da quello accennato dal Mazzuchelli.