SANTA MARIA NUOVA 3g9 stella, signor, a mezzo il corso■ 6. Quante già faceste per me, come promesso ni' ave-gocciole d'acqua ha questo mare. 7. Cinga- vate ; in quest' ozio, di cui mi godo, vi rispon-mi il fronte il più pregiato alloro. 8. Io derei ; ma poiché non volete esser l'attore, sento ad or ad or sì fieri morsi, g. Sperone, sarete il reo ; e io vi sfiderò con qualche coondi è che d' una in altra pena. 10. Quanti sa, se non degna del vostro giudizio, degna fo passi e quante fo parole. 11. Varchi il della bassezza dell'ingegno mio. famoso Giovinetto ebreo. 12. Poiché dagli 5. Notti Amorose. Opera, non so se inverso occhi miei tanto umor prendi. Il Madrigale o in prosa indicata dal Tolomei nella detta comincia. Non è lasso martire. Furono ri- Lettera: mà mi rendo certo, che se già scri-stampati anche nelle Rime di diversi, rac- veste le Notti Amorose, eh' ora scriverete colte da' libri altra volta impressi. Giolito giorni -tutti pieni di luce. ■i555 e 1556, 12. meno però il Sonetto Poi- 6. Lettere Amorose. Sono nella Raccolta delle chè dagli occhi-, il quale fu ristampato anche Lettere Amorose di diversi uomini illustri nel Volume xxxi. del Parnasso. ( Ven. Zatta fatta da Francesco Sansovino. Verona 159tj. 1787. ìa )-. Nelle Rime scelte' Primo Vo- 8,vo. Ma non si sa quante e quali sieno, lume, Giolito 1687. »2. ve ne sono undici giacché non a tutte ha egli posto il nome de’ detti componimenti; e cosi nelle Rime dell’autore, e col nome dello Spira non ne spirituali. Libro Primo. Venezia >55o p. 19. è alcuna, vi sono li detti due Sonetti. Poiché i ingorda, e Varchi il famoso. Nella prima parte Fortunio Spira deve esser morto nel i 56o delle Rime scelte raccolte dal Gobbi (Bolo- circa. Ciò io conghietturo dalle parole del San-gna 1709. 8.) p. 4^8 fu ristampato il Sonet- sovino, il quale nella prima edizione delle Os- lo dello Spira : Presago del mio male. servazioni, che fu del i562. dice che due anni 2. Altri dodici Sonetti dello Spira stanno nel sono morì lo Spira (p. 247 t.). Inoltre abbiamo Libro Terzo delle Rime di Diversi. Venezia l’edizione delle Rime di Bernardo Tasso ese-al segno del Pozzo. i55o. 8. a p. 80. 8i. 188, guita dal Giolito nel i56o, ove nel libro V en-e sono: t. Un inferno angoscioso è la mia trano li sopraindicati due sonetti in morte di vita. 2. Cangi il lieto in doglioso oscuro Fortunio Spira. Tre sonetti in morte di lui ha manto 3. Spezzando il Bembo il viver nostro dettati eziandio Girolamo Molino, e stanno a umile. 4- Estinto il suo più caro e ricco pe- p. 78, 79. delle Rime di quest’ultimo. Venezia • gno. 5. Spirti illustri che in rime or meste,or 1:175. 8vo. Uno di questi sonetti che comincia liete. 6. Chi mi richiama al disusato loco. Spira, mentre quaggiù ... fu ristampato a p. 16. 7. O fallaci speranze, o voglie ingorde. 8. delle Rime di diversi raccolte dal Zabata. Ge-Voi, cui natura e studio hanno dimostro, nova i575. 12. Era lo Spira si robusto del cor- 9. Alma, che scosso l’uno e V altro velo, po, il Zilioli conchiude nel luogo sopracitato, 10. Spargete di vermiglia e bianca rosa, che sino agli ultimi tempi di sua vita attese agli 11. Che fan, Venier, quelle accurate rime, amori delle femmine, ed a qualche licenza 12. Dunque ha potuto avara invida parca, maggiore, siccome egli "stesso scrivendo a Spe-Dal numero 2 in poi sono tutti in morte di rone Speroni affermava in quel Sonetto: Spe-Pietro Bembo. Il Sonetto Che fan Venier rone, ond' è che d' una in altra pena. fu ristampato nel Rime del Venterò. Berga- Veggansi, fra gli altri, i seguenti autori : Il ino 1731. 8. a pag. n5. Sansovino ( Cose notabili di Venezia i565. 5. Un Sonetto a Benedetto Varchi che comin- p. 54 : Venezia descritta, Lib. III. p. 56 lercia: Da che è il mondo, da che s' ode e go — Osservazioni della lingua Volgare 1565. 5’ ammira, unitamente a quello altra volta p. 123 tergo) . Il Tiraboscbi (Storia. Voi. VII, stampato Varchi il famoso giovinetto ebreo; P. V. pag. «453 ). Bernardo Tasso, Rime. Gio-ambidue in risposta di due Sonetti del Var> lito i56o. Lib. V. pag. 68. Il Bettussi. Le Ima-chi allo Spira che cominciano.: Fortunio a gini del Tempio di donna Giovanna d’A vacui non pur l' Arno e’lPeneo,e Fortunio gona (Fiorenza » 556. 8. p. 93). Bernardo a cui dal quarto cielo spira, trovansi a pa- Cappello., Rime. Bergamo, Lancellotti, 1735. gine 49—84. della Parte II. de’sonetti del Vol.I. 90, 247. II. 114. ss Girolamo Pa-Varchi ( Firenze, Torrentino 1554, 8 )• rabosco. 1 Diporti. Milano 1814. 8 = Glau- 4. Elegia. Bernardo Tasso scrivendo allo Spi- dio Tolomei. Lettere, ediz. Grifilo 1586. p- 64. ra dice: se mi aveste mandata V Elegia che Bernardo Tasso. Lettere. Padova, Cornino