SANTA MARIA NUOVA 280 La Chiesa di Santa Maria Nuova, già parrocchia ili Preti, oggi chiusa, situata poco di lungi a quella di san Canciano, dicesi essere stata dapprincipio, cioè lino dal 0*1 edificata dalla famiglia Borselli di Aquileja, venuta ad abitare in Rivoalto : ma la cosa è affatto incerta. Ciò eh’ è certo si è, che ne’ suoi primordj non era denominata Santa Maria Nuova, ma bensì Santa Maria Assunta, cui è in effetto dedicata; e soltanto nello avanzamento del secolo XllL cominciossi a chiamare santa Maria Nuova. Che se eli’ è cosi, male opinarono taluni che dapprima fosse questa Chiesa retta da Priore e da monaci dell’ Ordine Benedettino, Il Sabellico ricorda la fronte di questo Tempio assai vecchia a’ suoi tempi : e sappiamo che cadde essa e la Chiesa quasi tutta all’ improvviso nell’ anno 1535 il dì 16 di Luglio sendo piovano Bernardino Gusmazio, il perchè Nicolò Negri, o dal Negro, suddiacono titolato di quella, e canonico sacrista di san Marco ( Inscriz. 26 ) rialzolla a proprie e altrùi spese sul modello,come asserì il Cornaro, di Iacopo Sansovino; della qual cosa però non trovo menzione tra gli Scrittori che di quel celeberrimo Architetto parlarono. L’ aitar maggiore, ch’era il settimo, erasi rifabbricato a’ tempi dello Stringa, cioè circa il 1600, e intorno a quest’ epoca fu tutta la Chiesa ristorata a merito del piovano Francesce Grassi, come dall’epigrafe num. 4- Non abbiam lapide della consacrazione, ma celebravasi nel giorno xvn di giugno. La facciata fu rinnovata nel 1 ij^o, come dalla prima Inscrizione apparisce. Giunta la generale restrizione delle Parrocchie, questa rimase soppressa e chiusa nel 1808 sotto il piovano don Costantino Scannati. Affittata poscia dal Regio Demanio aprivate persone servì, e serve tuttora a magazzino. Distinguevansi fralle pitture la palla con san Girolamo di man di Tiziano lodata dallo Zanetti, la quale vedesi oggidì nella Galleria di Brera a Milano, e quella di san Vettore lavoro in musaico dei fratelli Zuccati ( di cui al num. 2 ). Grande quadro, ma allatto quasi perduto, e non rammentato, per quanto a me consta, da alcuno sta affisso al muro laterale esteriore di questa Chiesa, in tavola, rappresentante la Madonna sieduta nel mezzo, e ai lati due Santi. Non si sa nè quando, nè da chi sia stato posto in quel sito. Quanto alle Inscrizioni bolle copiate in parte sul marmo, conservandosene ancora alcune sul luogo ; ma le altre ebbi da’ soliti manuscritti Pallerò, che ne ha sole quindici, Gradenigo, Curti, Svayer ec. E fra gli illustri ch’esse ricordano veggo al nume-i'o 25. Fortunio Spira. ; al n'nm. ig. Michele JVucovich Lcizari ; al num. 26. Bernardino Gusmazio ec. Nelle illustrazioni poi io nomino altri distinti uomini. Vedi la epigrafe 8. per Nicolò Contarini doge = 17 per frate Fulgenzio Manfredi = 36 per Tos. III. 57