SS. FILIPPO E GIACOMO O S. APOLLONIA. V ¡^ccondochè scrive Andrea Dandolo ( Chronicon col. 260. T. XH. Rer. Italici) e Fraucesco de Grazia ( Chronicon p. XII) nell’anno MCV un incendio orribile abbruciò XXIIII chiese colle adiacenti case, e frall’altre cranvi s. Lorenzo, san Severo, san Zaccaria, san Proculo, santa Scolastica, 8. Basso ec. Non vedendosi fra queste nominata la chiesa de’ SS. Filippo e Giacomo loro vicinissima giustamente conghiettura Flaminio Cornaro (T. XII. p. 226) che non fosse per anco fabbricata. Però il Martinelli (Ritratto p. 1 18. edtz. 1684) seguito dal Forestiere Illuminato p. 116. ediz. 1^0 dice che fu eretta negli anni 900. Comunque la cosa siasi da un diploma di Papa Innocenzo III si conosce che del j 199 questa chiesa sussisteva certamente, imperciocché accogliendosi sotto la protezione della sede apostolica il monastero de’ ss. Felice e Fortunato dell’isola di Ammiano co’beni da esso posseduti si nominano fra questi le Chiese de’ Santi Filippo e Giacomo e di santa Scolastica nella diocesi di Castello, Per la distruzione cui a gran passi andava incontro l’isola di Ammiano, quei monaci} circa la fine del secolo XIV o il principio del XV si ritirarono nel da loro fabbricato cenobio de’ss. Filippo e Giacomo di Venezia, non abbandonando però al tutto quello dell’isola, e stettervi finche per mancanza di abitatori, nel 1^72 furono ambidue i Monasteri uniti alla ducale basilica di s. Marco, essendosi assegnato questo di Venezia in abitazione al primicerio di s. Marco. In seguito, cioè negli anni 1 5^g in questo luogo fu stabilito il seminario Gregoriano per la educazione de’ chcrici addetti al servigio della basilica ducale: ma pochi anni appresso, cioè del i5gi essendosi trasportato il seminario a s. Nicolò di Castello, il luogo tornò a servire ad uso de’ primicerii : e la chiesa era amministrata da un rettore elettovi dal principe . Siccome poi da’più remoti tempi era in questo tempo un sodalizio sotto il titolo di santa Apollonia vergine e martire, la quale aveva qui e altare e reliquie, e siccome poco di lungi eravi un Oratorio a lei sacro dall’ arte de’ lavoratori di lino ( Inscr. 14. ) cosi chiamavasi questa chiesa col doppio nome e de’ss. Filippo e Giacomo e di sant’Apollonia . Quali rìstauri abbiasi avuto la chiesa e il monastero non so, oltre a quello che del 1 683 ci viene esibito dalla prima epigrafe: ciò non ostante amendue conservano tuttora delle traccie di antica fabbrica, e per questo conto è principalmente ammirabile il chiostro. Trovo ben* si che nel 1726 si è rinnovato 1’ organo, il tabernacolo all’ aitar maggiore e costrutte le spalliere di noce che adornavan la chiesa, e si è riformato il lastricato e ripuliti 1 marmi. Pel decreto 18 giugno 1807 venne dichiarato che la chiesa cessava d’ essere m attività: il perchè non molto dopo fu chiusa, e in questi ultimi anni mutata in parte