S. AGOSTINO 5i nessuna delle umane cognizioni fosse trascura- sa una Fama che spiega il volo, col motto . lo le le pose il nome di Accademia Veneziana e volo al Ciel per riposarmi in Dio. Essa era altresì della Fama, avendo assunto per impre- composta di cento circa de’ più scienziati uo Veneta detta della Fama, e ben poteva meritamente esserne, perchè oltre avere ricchezze di famiglia, era de' più eruditi e scienziati uomini che ci vivessero. L a cattiva fine però che fece quell' Accademia, e di cui nella seguente annotazione dico, oscurò alquanto la gloria del Badoaro, e io credo che quello sia stato il vero motivo per cui egli si sottrasse da pubblici impieghi, e menar volle vita privata. Abbiarn ùria Relazione mss. letta da lui in Senato al momento del ritorno dalle legazioni a Carlo V e Filippo 11. ed è registrata nel codice 36Ò descritto a p. 95 della Sammicheliana. Essa cominciai Dio volesse, Serenissimo principe, che siccome ho diligentemente procurato. E di suo alle stampe queir Istrumento di Deputazione ec. in data 5o dicembre 1 :>bo con cui egli stabilisce la fondazione deli' Accademia, e detta gli statuti e regolamenti di essa. La prima edizione è quella aliar fatta dalC Accademia, e la seconda sta nel tomo XXIll del giornale della Italiana Letteratura ( Padova 1 Oott 8.) eseguitasi per cura del padre Domenico Maria Pellegrini prefetto della Zeniana di Venezia. Lodovico Dolce fa menzione, lodandole, di due epistole del nostro Badoaro, Cuna (atina diretta a Batista Egnazio, l'altra italiana a Jacopo Marmitta ; C Alberici ricorda Orazioni latine e volgari del nostro Badoaro; ma non dice se sieno stampate. Pierangelo Zeno le nota come stampate; però io non lo credo. Fra gli epistolografi del secolo XVI ne sono molti che a lui diressero lettere, e fra questi noterò Pietro Bembo, Claudio Tolomei, Nicolò Franco, Agostino Ferentilli, Daniel Barbaro. Bernardino Daniel- • lo, Giamb ittista Susta, L’tc'i Cantile, Giorgio Gradenigo, Cornelio Frangipane, Lodovico Dolce, Pietro Aretino, Paolo Minuzio, i quali nel rallegrarsi degli onori a lui dalla patria conceduti, o nel ragionare con lui di filosofiche materie fanno testimonianza della estimazione e della amicizia che verso di lui professavano . Anzi due delle dette lettere l' una del Daniello, C altra del Dolce formano V elogio non solo di Federico, ma eziandio del padre suo Luigi Badoaro (Pino voL II. p. 90. 186.) II Dolce rammentollo con onore anche in una satira diretta a Domenico Veniero grande amico del Badoaro: Alberto Lollio gli presenta la traduzione da' documenti circa l’elezion della moglie di Francesco Barbaro. Ven-turino Vasolio addirizza ad humanissimum Federicum Baduarium un latino epigramma. Bernardo Tasso un Sonetto che allude, forse, alla istituzione delC Accademia ; ed un sonetto pure il Veniero rallegrandosi della sua elezione ad ambasciatore a Carlo V. Girolamo Pa rabos co lo introduce a ragionare nei suoi Diparti. Paolo Manuzio parlando del Badoaro dice : Federicum Baduarium auctorera et conditorem Deo duce Academiae nostrae cui quidem viro tum vitae probitas, tum ex assiduo studio doctrina et ex diuturno rerum usu prudenza fìdem atque auctoritatem in omni sermone conciliai. Non dissimili son le voci di Luca Contile che il chiama in ogni sorte di virtù a niuno inferiore, che con maraviglioso giuditio et con prudentissima sollecitudine anzi spirato di Dio ha fondata la nobile et eccellente Accademia Venetiana in tutte le scienze et arti ripiena d’ uomini d’altro sapere (Pref. al-f Istoria delle cose occorse nel regno d’ Inghilterra.) Mori Federico Badoaro nel 5 novembre ioga come apparisce dalle Genealogie di M. Barbaro. Fra i molti che parlari di lui sono i seguenti che ho esaminati : Bembo (Lettere. T. II. p. ago ediz. .1743.) Tolòmei (Lettere p. 287 .ed. 1389) Epistolae claror, virorum p. 14. •». i/|3. ed i568.) Nuova scelta di lettere fatta da Bernardino Pino (ediz. 15^ 4. Vol. 1. p. 2^. tta. 57 .i. Voi. IL p. 4-8. 67. 90. 186. 464. 498-) Zuccbi (Idea del Secretario parte 111. 19») Satire di varii autori. Libri VII. (p. 196. ediz. j56o.) Parabosco. (I Diporti p. 9. 11. I^ò. ec. ediz. 18,4-) Domenico Veniero (Rime ediz. 1701. pag. 10. 142 ) Franco (Lettere ediz. 1604. p. 6-i. i3o). Bernardo Tasso (Rime lib. V. p. 65. ediz. 1060). Frane. Barbaro (Docum. circa la elezione della moglie tradotti da Alberto Lollio. Venez. Giolito i548). Mazzuchelli (Scrittori voi. II. p. 5o. Si. 5a). Pier Giustiniani flUst. Venetae Lib. XIII. 58o. 58i). Andrea Morosi ni (Ilist. Venetae Lib. Vl.p. 637. Lib. XIII. p. la). Alberici (Scritt. Ven. p. a5.) Mittarelli (liibi. Codd. mss. s. Michaelis p. g3). Pierangelo Zeno (Memoria, p. 10). Biogr.