sa ss. FiLirro e gi vcomo
(T. VI. p. ioS.) È l'ottavo fra quelli che diso è antica tribunizia, e s’ estinse in un Gir»-avevano effigie posta dal Diedo. La Casa Para- lamo Paradiso nel secolo XVI. (i)
(i) A questo proposito mi piace di trascrivere un avvenimento che trovo in una cronaca di famiglie veneziane scritta nel secolo XV It altrove da me citata, e che mi dà occasione di rr chiamare alla memoria altri soggetti del cognome Paradiso Veneziani.
n Di questa Jameglia fu uno ms. hier.mogiouane ( figliuolo di andrea ) di anni 5o incir-•» ca solo, ei molto ncho, qual siando inamorato di una figliola legittima de ms. l icenza » Grimani fo del ser.ma Principe ms. Ant.a et non possendo quella ottenir la fece adiman-» dar per moglie al padre, ma questi, non scio per qual causa, non la volseno dar per moti glie. Per il che costui sdegnato et pensando che Ant.° fratello della detta giouane fosti se causa di questa tal repulsa, qual era di circa anni 25. mosso da sdegno, o per mala •• sua natura, una mutino lo aspettò che l' uscisse di casa sua, doue habitaua a s. Maria ti formosa, et assaltatto el ditto Ant.° grimani lo ammazzò et se ne fugi fuori della Città, « doue, che venendo dippoi alle mani fuori in villa con uno villan, ouer fusse ordine fatto, n et ordinato ju passado con uno spedo dal ditto villan, et morto el ditto Ilier.mo Paradiso, n et fu l'anno i55a. dogando ms. Andrea Grittj dose, et così mancò la ditta casada in lui n (era stalo parciò bandito nel 9 agosto i52'j. dal Cons. di X per dieci anni come nel Sa « nulo Diari! voi. 06.) Ma nota, che. dippoi si solleuò questa casada non nobile. Et fo che uno n Jacob hebreo Jigliuolo di uno q. Anseimo banchier da usura, homo molto riccho, ma tri n sto, et per sui smesfatti questo Jacob fu molte uolte condennato dalla Justitia, si per es-n ser sta trouato con monache,coma per truffe et altro et fra le altre siando capitato in venetia n uno messo del re di Polonia con assai zoglie, raccomandato per lettere del re alla ill.ma m S.ria et tra le molte uno diamante di valuta di ducati X.m haueva costui fatto una grande m amicilia con il predetto Jacob hebreo per esser ualent/ss.0 '/jogiellier, et fidauasse di lui, « et molte fiade bave el detto diamante nelle mani, et hauendolo più volte manizado, et viti sto, si deliberò rubbarlo, et tolto il modello della grandezza della pietra, ne formò uno *» siatele, et uenuta f occasione di hauerlo nelle mani, lo cambiò, dandoli la pietra falsa, *» dii che il Commesso del He non aceorgendossi laluogò et de lì a molti giorni mostrando la « dita figlia per uenderfu cognosciuta falsa, et non sapendo corno questo fosse, si pensò n tal inganno esser venuto dalle mani di Jacob hebreo, et querelando alla signoria, narrante doli tal inganno, et fatto prender il ditto Jacob, et dandoli della corda, fo trouato tal n ladronezzo nel dito Jacob hebreo, doue che per la quarantia Criminal fo sententiato esso « Jacob hebreo alla restitution della zoglia, et che li fusse canati tutti doi li occhi, con » grazia però di poter ricuperar li occhi, con ducati 1000 per occhio, fra termine di giorni *> ire, et così con ducatti domidia si ricuperò li occhi, et restituì la zoglia, et uscite Ubero »> delle carcere. Ilaueua costui per moglie una belissima donna chiamata Stela, la qual in
* questi suoi affani molto si affaticliò, et have vittoria, et heblg quatro figlioli mascoli, dei-ut li qualli uno studiava a Parisi; Ma non molto dippoi venne opinion al detto Jacob di uc-** nir al santo battesimo, et d’ accordo con li figlioli li fece don del/i sui beni, et fecesse >1 christian , et batizosse in chiesa di s. Marco con grandissima solenitae et fo al suo bate* <* simo la Signoria, et ms. Andrea Grilli dose el tenne iusta il solito, et uoler della chiesa n a batesimo, et batizatto fecelo caualier, ponendolj una cadena al colo d'oro, tutti lì conti saetti privilegi), et foli posto nome Marco, et donoli l’ arma da cha Paradiso, dicendoli, « che 1' era partito dal Inferno, et venuto al Paradiso, non se li poteua dar più iusto noma » ne Arma, et dipoi a poeco tempo li figlioli si batizorno, uenendo con il padre, et così fo « renouata la ditta casada da cha Paradiso in cittadini non nobili del Conseglio, imperan-» do Carlo Quinto. «
Da cotesto squarcio scritto da mano contemporanea noi conosciamo che uno de' figliuoli di Jacob studiava a Parisi, e che aneli esso si fe cristiano poco dopo. Ora il nome di questo figliuolo era Paolo Paradiso, e il cognome ebraico era Canossa, del quale il Padre degli Agostini dà notizie nel Tomo II. pag. tigri, degli Scrittori Veneziani. Avendo Francesco I. re di Francia istituiti nel i3iQ. nella Università di Parigi parecchi professori di lingua