SANT’ ANGELO. i MICHAELI ARCHANGELO DIVOQVE MAVRO SAGRVM CHRISTO SALVATORI I PESTILENTIAE GRAVEM ARCVM VLTOREM | ARGVS SALV-TIS ET PACIS | DIVINI SCILICET FOEDERIS SVPERAVIT I DIE PRIMVM SALVTARI XXIX. SEPT. MDCXXXI. | B. MICHAELI PACIS AR-C1IANGELO SACRA I CVM D. MARIA LAVRE-TANA OPIFERA | ARCA FOEDERIS I CIVITA-TIS TVTELARI. | ERIT ERGO VOBIS HAEC DIES MEMORIALIS | DIEM FESTVM DOMINO CELEBRABITIS | IN PROGENIES VE-STRAS LEGITIMVM | SEMPITERNVM DIEM. EXOD. XII. | F. LAZARONVS PLEB.VIC. GEN. PIO SENATVS AERE P. | ANNO SALVT1S MDCXLII. Michaeli ec. Questa in una linea è scolpita sull’architrave esteriore della porta maggiore, sorretto da due colonne. Il carattere è del secolo XV. Chrijto ec. E questa si legge in pietra affissa sopra la detta porta maggiore esteriormente. In seguito a quanto ho detto nel proemio, e secondo quello che scrive il contemporaneo Martinioni (Lib. II. p. 116.) ad intelligenza di questa epigrafe e delle seguenti alli num. 5. 6. 7. parendo che del 1651 a’ 29 di settembre, festività di s. Michele Arcangelo, Iddio esaudisse le orazioni della città afflitta per la cru-del peste che in gran parte l’aveva spopolata , Francesco Li zza moni dottore nella sacra teologia e nell’una e l’altra legge, piovano di questa chiesa eletto nel i65i la rinnovò quasi per la metà dalla parte di levante, e dedicolla alla Vergine Lauretana della Salute e a s. Michele Arcangelo in rendimento di grazie per la liberazione da cosi fiero male; e nel tempo stesso institui in giorni determinati il recitar solennemente le litanie de Santi con altre divote preci . Per la qual cosa fece scolpire questa e le altre seguenti epigrafi . Ma nel 164Ó con ottimo consiglio il simulacro e la divozione alla Beata Vergine Lauretana furono trasportati nell’ Isola di san Clemente per opera dello stesso piovano Laz-zaroni come vedremo parlando delle Inscrizioni di quella Isola . Non solamente poi il Lazzaroni ebbe eretto in memoria dell’ ottenuta grazia 1’ arco di mezzo nella rinnovata chiesa eli s. Angelo sopra cui laggesi anche oggi l’inscrizione al num. 7, ma aveva anco fatto dipingere nella facciata esteriore la' donna del-ì’Apocalisse vestita di sole con l’ali, che fugge in solitudine, con questa epigrafe: nvnc facta EST SJLVS, F.T MJrLIER FI'GIT ZJV SOLlTVDlNEM, VBI HABEBAT T.OCl'M TABATVM A BEO, COm’ egli SteS-so indica in una lettera a Basilio da Schio conte Vicentino eremita Camaldolese riportata dal Cornaro T. IX. pag. 222. 223. Di questa pittura e della inscrizione nel contorno di essa rimane qualche piccola traccia anche oggidì in un grande circolo con cornice che nel mezzo della facciata sopra la maggior porta si vede. Del Lazahoni vedi qualche maggior notizia nella nota all’ inscrizione sua sepolcrale . In quanto poi alla pestilenza i63o-t65i qui rammentata, io mi riservo di parlare nelle Inscrizioni di santa Maria della Salute; Tempio dal Senato eretto per voto fatto in questa occasione. Dirò qui solamente di passaggio che nello scorso novembre i83o essendo ricorso il ducentésimo anno dalla fondazione del tempio stesso, e quindi dalla liberazione, fu ordinato un triduo in ringraziamento, e riuscì così solenne, e di voto, che ben ebbe a mostrare essere tuttavia in fiore appo i Veneziani la devozione alla Gran Madre d’iddio, e la magnificenza e splendidezza usata in ogni tempo in si-miglianti occasioni. In questa uscirono a stampa i seguenti opuscoli, dai quali il leggitore potrà a dovizia raccogliere la storia della peste, la vera sua origine, i progressi, i rimedii usati, il finimento ; l’erezione del 'l'empio della Salute ; e le cose operate allora, e nel 1760, e nel testé passato iÒSo in ringraziamento all’Altissimo per la ottenuta liberazione. 1. Lettera Pastorale di Mons. Iacopo Monica patriarca: adi \ novembre i83q.- colla qua-