S. SEVERO 102 QVI AD HVNG FINEM TOT SERVAVIT NVM-MOS I VT COELICO REGI SACRA MINISTRENTVR ! TV QVI CVNCT^NOSTI ANIMAM IP.SIVS I CVNCTORQNRVM SVSCIPEPRAEG\MVR | I FAMVL1 TVI | OBYT V. IDVS NO. MDXXII Questa epigrafe è nel mss. Palfero , nel Gradenigo, nel Pivati, e in altri,- e in tutti avvi qualche diversità. Ma io la dò verissima perchè holla copiata sopra il marmo levato nel gennajo >829 dal suolo della chiesa che si stava demolendo. Eli’ è in bel carattere romano, con lettere talora innestate |1’ una entro l’altra-. La pietra è bianca e quadrata. Nel soprallegato codice di Testamenti del secolo XVI alla pagina stessa 255 si legge : Punctus Testamenti venerabilis sacerdotìs domìni presbiteri Nicolaj Chierlo q. s. Michaelis de Catharo Mansionarii et habitat, in gfi nio Ecclie Sancii Seoerìj Venet. Rogati p»r s. Aridinum Branchium q. clar.mi iuris u-triusq. doctoris domini Veroni) publicum imp ac veneta auctoritate notnrium sub die lune tertio rnensis novembris de anno domini MCCCCC vigesimo secundo indici, decima huius tenoris i>5 primo : « Quando lacadera * che lanima mia si separi dal corpo quella * humilniente aricomando a lomipotente Idio, « et ala gloriosa verzene Madona seta Maria et « a tutta la corte celesj.iale . E1 corpo verarnen- v te suo voi sia sepolto nela chiesia di san So-»• vero (cosi) de Venetia de la prefata contra j» davanti laltar de san gallo dove voi sia fata « una sepultura de piera per la qual se habi a » 6pender due. diexe la qual se habi a far più « presto si potrà ec. « Inoltre lascia 3oo ducati per una mansonaria; commissarii la abbadessa di 8. Lorenzo e s. Nicolo de Michel da catharo e s. Zaneto Tartaro. Vi è poi anche la seguente Nota, corno adi 17 marzo i52Ì fono comprade per li comessary del q. mis. pre Nicolo Chierlo et del q. s. Stephano Tartaro ( di cui vedi il num. 3. ) tre quinti de dui banche de becharia per due. 600 i quali si renderlo de fitto due. 5o alano et sono per pagar li dai niansionarij de le ditte dei mansionari e ec. ‘ Questo prete Chierlo indicato nella lapide come maestro di belle lettere in Venezia potrebbe essere uno di quelli sei grammatici e sei umanisti che dal principe nel secolo XVI furono stabiliti pei forensi ed altri come notò il Gal-liciolli ( Mem. Ven. T. V. p. 667 ) ; oppure uno di que’maestri de’sestieri che il patriarca Antonio Contarmi ( reggente la veneta chiesa dal i5o8 al i5»4) aveva istituiti per la educazione de’cherici ; di che vedi pure il Galliciol- li (p 372. T. V7.) . 6 ALEXANDER VIII. PONT MAX: | MARCI OT-THOBONI, ET VICTORIAE TORNIELLAE FI-LIVS I IN HOC SACELLO NATVS I AN: MDCX DIE XXII. MEN: APR : | IMPOSITO PETRI VITI NOMINE I ASSVMPTVS AD PONTIFICA-TVM I AN : MDCLXXXIX. DIE VI. MEN: OGT | DECESSIT AN- MDCXCI. DIE.PRIM? MEN FEB Questa memoria in pietra nera a caratteri d‘ oro leggesi in una stanza riguardante una corticella interna del Palazzo al civico num. 4200 situato in questa contrada di s. Severo, (ora parrocchia di s. Zaccaria) in capo alla fondamenta ; palazzo di ragione in parte (come mi fu detto) di S E. Giustiniana Sambiase principessa di Campana, vedova del fu don Marco Boncompagni Ottoboni Duca di Fiario. Nel secolo XVI era questa la casa di stazio di Troilo Attani friulano, che fu poi comperata dagli Ottoboni come da una mss. Cronaca Ze-niana Oggidi son varie affittanze, essendo in parte ad uso di casa dì prestito con pegno . 1/ inscrizione dice in hoc sacello, perchè la stanza ove nacque il pontefice fu poscia ridotta ad oratorio privato. Di Marco Ottoboni ho già parlato nelle Inscrizioni di s. Antonio di Castello ( Voi- I. p. 169) • Ora dico del sommo pontefice suo figliuolo . Pietro Vito Ottobon figliuolo del suddetto M arco cavaliere cancellier grande della repubblica q. Marcantonio, e di Vittoria Tor-KiEt-Lo (1) nacque in Venezia in questa contrada di s. Severo e nella detta Casa l'anno 1610, e fu battezzato nel 22 aprile dell’anno ( 1) Vittoria torniellq. fu figliuola di Vito q. Giambatista Tor niello, del quale ho parlato frolle epigrafi de' Servi ( volume I. P- 54)- Donna eli’ era quanto per chiari natali, altrettanto per virtudi cospicua. Morì a’ 6 di novembre del i635 d' anni.6\ circa come dal volume 111 de' Morti in s. Severo .