SANT’ ELENA 38 ìjii ezianlio oratore al Soldano, ma rifiutò, e oratore anche a Leone x nel 28 giugno 1513. Per dare ajuto e consiglio al capitanio generale in Padova Bartolomeo d’ Alviano, furono scelti due patrizii nel 14 ottobre di quello stesso anno lóto, cioè il nostro Pietro lialbi, e Domenico Trevisan, i quali partirono per quella città nel 18 detto avendo preso per loro segretario Vincenzo Guidotto. Ma ottenuta licenza il Balbi di ripatriare per indisposizion di salute, tor-nò a Venezia nel febbrajo i5io[i4 e stette riparato in casa alcuni mesi-. Finalmente nel giorno a5 aprile i5i4 domenica mori per sof-focazion cattarale; e il di seguente fu seppellito in questa Chiesa di sant’ Elena, dove avea ordinato che li si facesse un’ arca; e il cadavere fa accompagnato dalla rnarinarezza con torzi in mano. Quantunque eletto capitanio generale dell’ armata, pure varie combinazioni il fecero trattenere a Venezia, nè v’ andò, come accenna anche I’epigrafe; la quale reca l’anno mdxxxX eh’ è quello della posizione del monumento. Il Cappellari ha errato nello indicare questo epitaffio coll’anno mcccckt., mentre e il Palfero e il Bossi e il padre degli Agostini che lo riferisce a p. 258 del voi. 11. ( Scrittori Veneziani) recacano 1’ar.no mdxl. Per le notizie suddette vegga-si il Sanuto nei diarii agli anni indicati. Fuvvi contemporaneo un Pietro Balli fi gliuolo di Benedetto il quale fu fatto podestà e capitano in Capodistria nel gennajo iòio[ii in luogo di Francesco Longo defunto prima di partire per la sua destinazione; e nello storico Sanuto si hanno varie memorie delle cose colà dal Balbi operate. Non occorre poi di parlare di un Pietro Bal- li vescovo di Nicotera e poi di Tropea poiché già contra l’opinione dell’Ughelli, del Papado-poli, e dell’ Echard, i quali credetterlo Veneziano, è provato ch’egli usciva della famiglia Balli da Pisa. Vedi il Mazzuchelli (Scrittori d’Italia voi II. parte 1. p. 89.) Egli fiori nel secolo xv. 1S CLARISS. EVSTACHII BALBI PAT. VENETI AC FRATRVM SVORVMQ. HEREDVM HIC OSSA QVIESCVNT . ANNO MCCCCLXXX. MENSE APRILIS. Eustachio Balbi che abitava in campo Rusolo, era figlio di Bernardo q. Alvise dal Banco. Del 1472 fu podestà e capitano di Treviso. Egli aveva fratelli Filippo, Benedetto, Jacopo, e Giovanni ( Alleri Barbaro). Io credo certamente che questo Eustachio ( che in venezian dialetto si dice Stae, e Stai ) sia quello stesso Stae Balbi capo e signor della festa magnifica fatta da 18 giovani compagni della Calza a solennizzar le nozze di Jacopo Foscari figliuolo del doge con Lucrezia Contarini, l’anno i44'- Vedine la descrizione nell’ opuscolo Delle solennità e pompe nuziali già usate presso li Veneziani. Dissertazione dell’ab. D. Jacopo Morelli ( Operette. voi. 1. p. 156-109. ec. ) La epigrafe si ha nel Palfero e nel mss. Rossi ed era alla sinistra dell’ altare dell’ Assunta verso F altare della Natività, dice il Coronelli ( Isolario voi. 1. p. 47 )■ J4 D ANIEL . MVD ATIVS . PETRI. FI. I SENATO-RII.OR. VIR. INTEGERR. 1 ATQ. MARIT1MAE* REI. PERITISS. 1 SIBI. SVIS.QVE 1 POSVIT | Lapide eh’ esisteva nella cappella ove era la tomba de’ monaci. Il Palfero lesse malamente riK ÌNTEGRITATE ATQ. FIDE CLARVS PIESTISS. SIBI. Io la ho veduta, letta, e copiata l’anno 1827 nel mese di gennajo nel magazzino della casa del droghiere Giacomo Rossi a s. Apollinare, calle Bernardo al N. 125i, ove è stata trasportata dalla Chiesa di s. Elena. Essa è conficcata sul suolo per selciato del detto magazzino. Ve ne sono dell’ altre pietre sepolcrali, ma tutte scarpellate; questa sola è bella, e intatta, ed è bianca. Uno de’più antichi di questa casa dei quali si faccia menzione è del 1068 Antonio Muazzo 0 Muda zzo uomo ricco il quale fabbricò e dotò la Chiesa di santo Paterniano. Finì la famiglia in Venezia nel 1627 nella persona di Giammaria Muazzo. Ella però in Candia continuava, dove un ramo era andato colle colonie a piantarsi fino dal 1212. e fuvvi il primo Nicolò Muazzo eh’ era del sestier di Castello, e poscia nel 1222 Damiano Muazzo da s. Giovanni Decollato, ambedue i quali ebbero in Candia Cavallerie. Quindi è che la famiglia Muazzo la quale tuttavia sussiste in Venezia è proveniente da quel ramo che in Candia era trapiantato. Daniele muazzo figliuolo di Pietro q. Nicolò, patrizio veneto trovasi nelle genealogie del Barbaro e del Cappellari. Fioriva dopo la metà del secolo XV. Nulla ho trovato più della Inscrizione, la quale ci fa assapere, che peritissimi?