S. AGOSTINO. Vt ìace nella parrocchia di S. Maria Grloriosa detta dei larari una chiesa, °iigi chiusa, eh" era già parrocchiale, dedicata a S. Agostino vescovo d’ ippona. Pietro Maritino vescovo di Olivolo, ossia di Castello, della casa Quintavalle ( la quale possedendo gran parte dell’isola ov’ è posto san Pietro di Castello, le diede la denominazione di Quintavalle) con Teodosio suo padre e famiglia edificolla circa l’anno g5g, e volle per testamento che soggettata fosse a’vescovi suoi successori. Così il Dandolo nel capo XIV. lib. Vili. pag. 206, e il Sabellico ( Hist. Venet. lib. III. Dee. I. pag. 69 ) sebbene il Cornaro, per trascorso certamente di penna, ed altri che da esso copiarono , abbian indicato l’anno669, in cui altro vescovo era sedente. (Eccl. Ven. voi. II. 38o( Il Sansovino poi ha sbagliato, dicendola fabbricata dal Marturio nel 1001 ( Venezia Lib. IIIl. 64 tergo) mentre sebbene alcuni cronisti anteriori anche al Sansovino pongano il Marturio non all’ anno g55, ma all’anno 1001, nondimeno non possiam loro prestar fede in confronto della esatta cronologia che ce ne somministra non solo il Dandolo, ma anche il De Monacis (pag. 67 lib. IV. Chrouicon.), e dietro ad essi il Cornaro; ciò che vedremo piti chiaramente ove de’ vescovi Olivolensi e Castellani sarà a trattare . Sotto il principato di Ordelafo Faliero 1’ anno 1 io5 questa chiesa con altre rimase preda delle fiamme ( Dandolo cap. XI. Lib. IX. p. 260). ed essendo stata riedificata, ne rimase preda di nuovo nel 1 1 £g sotto il doge Domenico Moresini ( (xalliciolli Meni. Ven. T. I. cap. VIII. pag. 3oi.) . Il Cornaro assegna, regnante Pietro Orseolo II, un incendio, che sarebbe stato tra il 991, e il 1009, ma può averlo confuso con uno de’sopraddetti . Il fuoco del 1 i£g sari stato peravventura 1’ ultimo , perchè a’ tempi del Sabellico, cioè verso il finire del XV secolo, la chiesa rialzata era molto vecchia: Augu stini ara multo senio confecta acclivi turre. (De s itu urbis pag. 85.) Certo è però che anche del 1689 ebbe questo tempio a sofferire un altro incendio, e che nell anno stesso ne fu fatto rapidissimo ristauro dalla pietà de’fedeli ( Martinioni p. i8{.. Lib. IV.) Il Martinelli peraltro scrive che arse nel 163£ ( Ritratto p. 371. ediz. 1705) e il Cornaro nel i63o, dicendo che nello spazio di un decennio fu rifabbricata ( Notizie storiche p. 34-7 ) ^ ma sc 008,1 f°sse non v> sarebbe più quella rapidità di lavoro che viene indicata dall’epigrafe num. 2. 11 pavimento fu rifatto da Girolama Lomellini nel 164-3. ( Inscriz. 9 ). La chiesa di allora, in una sola navata è quella stessa che oggi pure sta in piedi , c che fu consacrata nel 1691 (Inscrizione 1). Durò parrocchia fino al 1808 in cui per la prima concentrazione divenne succursale, piovano essendone don Nicolò Driuz-zi ; e per la seconda concentrazione ordinata nel 1810 fu chiusa del tutto . Ho esaminate parecchie inscrizioni sopra luogo, perchè il pavimento era intatto. Altre le trasse