È scolpita su* casa che Corte di san ¡Marco s Della famiglia Oliviehi vedremo notizie in altre epigrafi . Giovanni Iiepolo era figliuolo di Marcantonio q. Giovanni, e fu del Consiglio di X. Lorenzo GrI-MAifi era figlio di Pietro q. Marcantonio» e fu parimenti del Consiglio di Dieci. Anduea Die-Do^era figlio di Marcantonio q. Iacopo, e fu aneli’ egli del Consiglio de’ X. Della casa altri luoghi. Baktolim abbiamo memoria in 48 IN QVESTA CORTE SIANO PROHIBITE | LE CACCIE DE TORRI GIVSTO AL | DECRETTO DELL’ECCELSO CONSIGLIO IDI DIECI DE di’ ‘8 febraro 1709- Nella Corte di san Piocco affissa questa lapide sulle 558|j. 5590. ft prezzo dell’ opera lo estendere qui un breve articolo intorno alle Caccie di Tori che si faceano nei tempi andati in Venezia, dietro le notizie avute da alcuni distinti miei amici, imperciocché la mia età allora fanciulla, e l’educazione avuta fuori di patria, non permisero che mi trovassi testimonio oculare di alcuna di queste Caccie. Antico era l’uso in Venezia, e nelle città di Terraferma delle caccie di Tori derivato probabilmente dalle pratiche degli antichi Romani dai quali forse derivarono a noi anche le zuffe dei pugni, sanguinose talora, perchè i mezzonudi percossi di tutta forza nel petto versavano dalla bocca largamente il sangue. Le battaglie dei pugni vennero già abolite dal Veneto Governo lino dalla prima metà del secoio ultimo scorso. Ma le caccie o feste di Tori (1) continuarono anche dopo la caduta della Repubblica sotto il primo regime austriaco, il quale però atteso l’avvenimento, che noterò in seguito, ebbele a proibire per allora. Ma il Governo italico succedutovi avendo con apposito generale decreto proibite tutte le feste di sangue, SANTA MARIA MAGGIORE 467 sorge nella detta entrovvi anche la caccia del Toro, e restarono cosi esauditi i voti, fra gli altri, del gentile Roberti, che tanto a buon dritto declamò contro quell’ uso crudele nella sua opera della Umanità del secolo decimottavo. Queste caccie venivano in Venezia permesse nel Carnovale soltanto, e davansi nei giorni feriali dopo pranzo, ora nel campo, o piazza di una contrada, ed ora in un altro, e alle volte in due campi nel giorno medesimo. Continuavano fino a notte, cioè fino alle ore ventiquattro. Proposte venivano da alcuni macellaio da giovani di spirito ed allegri, che noi diciamo Cortesani delle contrade in cui darle si volevano; ed il giorno pur essi determinavano. Ottenuta primieramente licenza dai Capi del Consiglio di X., la quale per qualche ragionevole motivo non sempre era accordata, appendevano sul campo un gran pallone ornato, segnale della Festa che bastava a divulgarne per la città lo annunzio. Intanto le famiglie benestanti che sul campo dimoravano mandavano inviti agli amici, e le povere noleggiavano i balconi. J1 più delle volte si ergevano sul campo delle scalinate, o gradinate di tavole, un posto delle quali costava dieci o quindeci soldi, e benché venissero prima esaminate da periti per ordine del Magistrato dei Provveditori di Comun, piegavano non di rado, più persone restandone offese. I Tiratori andavano il giorno innanzi alla festa a fare scelta dei Tori, che otto erano o dodeci, e per le grandi caccie ventiquattro, pa- poco discosta stà case numeri 5588. gando per ogni testa sei od otto lire. Erano i Tori nella mattina del di dello spettacolo condotti in un burchio in luogo prossimo al campo; e accadeva talora, che nel farli smontare alcuno cadesse in acqua, o fuggisse, il che gran confusione per la contrada apportava. Nelle feste grandi v’ eran trombe, tamburi ed orchestra formale, ed in tali incontri i balconi riccamente addobbati erano di tapezzerie. Giunta l’ora davasi fiato alle trombe, e tra i viva e il battimento delle mani compariva uno o due Tori, e quattro anche nelle Feste grandi tirati a due cui ( corde) e i Tiratori (2) (0 Abusivamente questi Spettacoli chiamavansi in Venezia Cazze 0 feste de Tori, mentre, a differenza di quelle che 5’ usano in Ispagna, gli ammali nostri non era Tori, ma l5ov., e l'istituto e il metodo ri era ben diverso. (2) Tiradori chiamavansi non solo gli uomini, ma anche1 due cavi (cai) di corda che ferma-vano le corna del Toro. Erano per lo più. due Tiradori uomini per ogni 1 oro, e quando era un solo uomo si diceva el tira el loro a un cao solo.