SANT’ ELENA 3gi quale egli stesso intervenne. L’esemplare al tempo die il Regno passò sotfo il domiautentico trovavasi presso il senatore Andrea nio dei Turchi, con le discendenze di quelle, Cappello fu di Girolamo q. Zuanne procura- che ripatriate in detto tempo, s’attrovano tor, da san Leonardo, al quale in morendo "tuttavia in Venezia mdclxx. in fol. Evvi ag-aveva il Muazzo lasciati tutti i suoi manu- giunto; famiglia che hanno avuto cavallerie, scritti. L*,’ ultima guerra, terminò colla resa serventerie, o fetidi in Candia ec- del 1211. di Candia in potere dei Turchi l’anno 1669. 1222. 1282. 12.12. L’originale era appo il ( Vedi la nota sottoposta alla precedente pa- suddetto Andrea Cappello; indi passò nel gina 090). » figlio suo Piergirolamo Cappello; per la cui 4- Cronico delle famiglie nobili Venete- che morte venne in potere della casa patrizia abitarono nel regno di Candia, o mandate in Battaggiù ove esisteva l’anno 1787 non colonia , o capitate con altre occasioni sino so qual fine abbia fatto; trovansene però va- lato: Altre Memorie del detto nobil homo Muazzo dell’isola e della Guerra, 1670. comincia : Informazione per la confermazion del regno di Candia, e di tutto quello che mancano le Fortezze per esser compitamente fornite per quel tanto che ci bisogna per la fortifica-eion o altro. i6/j2. La Fortezza delle Grabusse .... termina 1' opera: si può dir con verità, che le guardie che se fanno circa le marine, siano veramente ben falle per reputazion e servizio di sua Serenità. Esaminata l'Opera, ossia i Frammenti contenuti nel primo codice è d'uopo concorrere nel giudizio datone dal Coronelli, essendo questa storia corredata di molta erudizione, sacra e profana, greca e latina, e di documenti tratti da classici riputati autori antichi e moderni. In fatti nel primo libro data la pianta della sua si tuazione, ne rintraccia l'epoca della fondazione e i nomi dei fondatori,— passa a dire delle straniere diverse dominazioni finché nel 1204 venne in potere dei Veneziani. Nel libro secondo riferisce quanto sofferse la Repubblicà nostra per sottomettere quegl'indocili abitanti; reca i nomi e le famiglie dei multiplici coloni colà spediti, e giunge a trattare di questa storia fino ali anno i5So. Il terzo libro prosiegue gli avvenimenti succeduti nell' isola ne’ secoli susseguenti XV e XVJintrecciando la sua storia con quella della Repubblica aggredita dalla-formidabile lega di Cambray, nella qual occasione i Candiotti fecero assai grandiosi provvedimenti jper la difesa della Wepubblica. Parla della guerra mossa da Solimano li ai-Cavalieri di Rodi nel 1621 ; di quella del i556 dello stesso Solimano contro la Repubblica ; della celebre giornata alle Curzolari i5ji ; del contagio sparsosi nel 1 5g 1 ; e proseguendo, giunge al 1642, promettendo nel susseguente libro quarto di riferire i successi più rimarclievoli di quel Regno al tempo della sua invasione dall armi del Sultan Ibraim. Ma il quarto libro che comincia dall' anno l643, e termina alla metà del giugno i645 non contiene se non se la storia di una civile discordia insorta tra il Rettore di Candia Michele Minotto, ed alcuni nobili Veneti delle colonie ivi abitanti, che in ■progresso proruppe in sediziosa fazione fomentata anche dalle prepotenti famiglie Mormori e Calergi ; e non dà ciò che aveva promesso, cioè in una seconda parte deli Opera una più diffusa relazione della guerra, e delle cause, mot ivi e successi della rotta sino al dì eh' esso Muazzo erasi in Candia trattenuto, vale a dire de' primi cinque anni della guerra stessa. Peraltro il possessore del Codice nel soprallegato proemio dice, che il Muazzo attenne la promessa, e attesta, di aver veduto presso la famiglia Grimani di san Boldo, non solo i Opera di cui qui si parla : Frammenti e Memorie del Regno c della Guerra di Candia colla data 1669, ma eziandio un codice col titolo: Racconto dei successi della Guerra di Candia dello stesso Muazzo colla data 1648; opera che apparisce appunto quella che mancava al suddetto possessore. Il Muazzo nella detta sua Storia riporta alcuni passi caOati anche dal mss. del suaccennato Andrea Cornaro q. Jacomo detto l’Istorico, il quale intervenne nella battaglia 1J7 1 a’ Curzolari come sopraccomito di Galera. Tesse il catalogo degli ambasciatori mandati dalla colonia a Venezia dal i5o4 al i638. Dà ielenco degli arcivescovi di cui potè aver notizia, e comincia da Simone 1212 a Pietro Valier che fu cardinale nel 1621 ; così pure quel- lo dei Duchi spediti dalla Repubblica in Candia, cominciando dal 1207 Giacomo He-polo a Bernardo Venier lui4- . Tom. III. . 5i