sc. Filippo li Grazia) desiderando di esporre al pubLlico I» serie de’suoi predecessori si diede con ogni «ludio ad indagarne i nomi e la cronologia ; ma non gli venne fallo di conoscere alcuno di quelli che furono dall’ 829 sotto il doge Gio-Paiuf.cipvzto ossia Badoaro (di cui parleremo nelle Memorie dtl ducale palagio ) al 1180; e perniò convennegli cominciar la serie da quest’anno lino a’suoi tempi. Pìolode Freschi o Franceschi pittor fiammingo discepo- lo del Tintoretto, studioso delle opere belle de’ maggiori maestri, eccellente nel far paesi e ritratti, (1) ebbe dal Diedo la commessione di eflig'are (a capriccio io mi credo ) i primiceri! rinvenuti, in altrettanti quadri, facendovi, come attesta lo Stringa scrittore contemporaneo (l ib I p 77 ), esprimere il nome e il casato loro, il tempo in che vissero, chi di loro fu creato vescovo, chi cardinale, e quali ebbersi da’somnti pontefici privilegi che adornarono la dignità del Primicerio. Nel primo quadro, eh’ era senza nome, fe dipingere la inscrizione pre-*ente riportata e dallo Stringa (I c. ) e dal Meschinello ( T. IH p 12. Ch. due ); e questo e gli altri quadri vedevansi attorno il portico dell’abitazione primiceriale. Non so poi in qual tempo questi ritratti siensi di colà levati; e non *o se quelli che lino a questi ultimi anni disposti per ordine vedevansi in una delle sale superiori del palazzo .‘■tesso, fossero que’del Frecciti o altri rifatti sugli antichi ì\on essendo però ricordati nè dal fi iddìi nè dal Zanetti pare che a’ lor tempi più non si vedessero quelli del Freschi. Oggi nulla più v’è. INon fia qui discaro al leggitore eh’ ¡0 metta la serie de’ Primicerii, non già quella che fu trovata dal Diedo e che si ha nello Stringa (1 c p. 77. tergo) imperfettissima, ma quella che ci diede Flaminio Cornaro (T. X. p. 179. e seg.) col confronto di altre posteriori, e di quella ultimamente dataci dall’ Orsoni nel libro Cronologia storica de vescovi Olivo ¿frisi E GIACOMO ^ 85 ec. Venezia. Gaspari 1828. 8 pag. 4-f>9- e ®eg )> Serie de' primicerii della ducale Basilica, I. Demetrio Tiubvko primicerio della cappel« la ducale e noiajo che sottoscrisse nell’anno 819 il diploma col quale i dogi Agnello e Giustiniano Participazii donarono all’abate di ». Servolo l lsola di s. llario ( Dandolo R. I. T XII. pag. 167. Cornaro T X. 179). II. S rAVRAZio monaco della chiesa di Alessandria ( anni 828 829) che concesse a’Vini* ziani mercatanti il corpo di s. Marco Vangelista, fu fatto primo de’ ministri dellacapella ducale ( Il Baronia appo il Cornaro T. X. 82. 179). 11 Meschinello per errore scrisse stati'amo (T. HI. p. i5. Chiesa ducale). Un vecchio annalista citato dal Galliciolli (T. IV. 171. Meni. Ven. ) scrive che Giovanni Partici-pazio doge nell’ 85a istitui Riccio capo de’ cappellani o Primicerio : cosicché questi sarebbe d’ aggiungersi nella serie. III. Giovanni prete e primicerio di s. Marco è sottoscritto nell ¡strumento con cui Tribuno Memmo doge l’anno