288 SANTA MARIA NUOVA typ. J. B. Natolini 1601. in 4 to. Fu savio del un’epoca diversa alla morte di questo doge. La Consiglio più volte, e Consigliere. Del i6o5 sua sepoltura fu, come si è detto,in questa chie-venne spedito a Roveredo per ¡stabilire i confi- sa di S. Maria Nuova, senza particolar Inserirli ; e del 1614 fu di nuovo Riformatore dello zione} alla qual cltiesa nel i65o aveva egli fat-Studio di Padova. Imperversando gli Uscoc- to dono di porzione di quel miracoloso Sangue chi a danno de’ sudditi nostri, il Contarini che conservasi nel Tesoro di san Marco, nel 1615 sostenne in Senato doversi mover Ma non solamente si è reso illustre il Conta-guerra agli Austriaci lor protettori. In quest’an- rini nel maneggio degli affari politici ; ma si no medesimo fu scelto uno dei Deputati a ri- anche negli scritti lasciati. Abbiamo di lui! vedere le fortificazioni dello Stalo, e particolarmente quelle di Peschiera. Tenne pure opinione nel 1616 in Senato che si dovesse far guerra anco alla Spagna in favor del duca di Savoja. Nel principio del 1617. eletto provveditore in campo sostenne nel Friuli la guerra contra gli Austriaci; e nel 1618 fu commessario deputato al Congresso di Pace seguito in Veglia cogli stessi. Ebbe lo incarico di Correttor delle Leggi nel 1619, e quello di provveditor generale in Terraferma per rivedere di nuovo le piazze dello Stato, e proporre i mezzi più atti di difesa. Padova videlo di bel nuovo negli anni 1625 e 1628 Riformatore di quello Studio. In questo anno 1628 parlò eloquentemente, conforme al suo costume, in Senato intorno alla regolazione del Consiglio di X, essendone uno de’cinque Correttori. In fine, succeduta nel 1629 la morte di Giovanni Cornato doge, i Senatori viste le benemerenze del Contarini, in suo luogo elesserlo nel giorno 19 gennajo 1629. M. V. cioè i63o, e nel dì 20 di quel mese fu proclamato al popolo, secondo il solito, nella chiesa di san Marco. S Sotto il suo principato di rimarcabile trovasi la difesa di Mantova sostenuta da’ Veneziani, sebbene inutilmente, a favor del Duca, e contra gl’ Impe? riali. Avvenne pure la dolorosa pestilenza del i65o- 3i., cosi imperversante, che oltre sessan-tamila persone si annoveravon morte nella nostra città; per la cui liberazione il Doge ed il Senato fecer voto di erigere un Tempio alla Vergine Madre, che poi fu intitolato Santa Maria della Salute, da visitarsi solennemente ogni anno, e di offerire alla santa Casa- di Loreto una lampada d’oro di libbre cinquanta di peso. Fu eternata la memoria di questo Tempio eretto nuovamente colle annuali osele, e con medaglie apposite; del che avremo già più particolarmente a trattare altrove. Venne a morte Nicolò Contarini nel martedì notte primo aprile 1601 in età di anni 78, come da veridico mss. Elezion di dogi appo di me; sendogli stato nel 6 aprile i65i eletto successore Francesco Erizzo; perlochè malamente altri assegnarono 1. De perfectìone rerum libri VI. Venetiis per Jo. Baptistam Somaschum 15y6. in 4 to, ristampato Eugduni per Franciscum Fevraeum i588. (oppure 1.587) in 8.vo. s Questa opera è dedicata a Leonardo Donato veneto patrizio; e nella epistola narra l’autore di aver impiegati con frutto più anni nel Patavina Liceo per udire i rinomati filosofi intorno alla vera origine delle cose, e di essere stato confortato a pubblicare quest’ opera da Giu- lio di Carrara suo compagno di studio, e suo amico, giovane cultissimo. In fine della epistola vi sono dei versi latini di Antonio Que-rengo in lode dell’ autore. Vedi anche Quae-rengi Antonii hexametri carntinis libri sex. Romae 1629 ove a Pag- 74- v' è : In libros Nicolai Coutareni de perfectione hexametri. 2. Delle ilistorie Venetiane et altre loro annesse cominciando dall'anno 1597 e successivamente del serenis. D. D. Nicolò Contarmi doge. (Codice Marciano in 4-to cartaceo del principio del secolo XVIII, classe VII num CLXXVI. copiato da Pietro Foscarini). Comincia: Ilo fermato nell animo di scrivere i successi appartenenti alla rep. di Ve-netia dall'anno deli'Incarnatone di N. S. l ig7 fino a che piacerà a Dio concedermi vita ... Finisce coll’anno 1604 e colle parole: e col traino (treno) sopraddetto arrivò il Contestabile a Fontanableò. È compresa in XII grossi libri, in un solo volume scritti; sonvi copie divise in tre volumi in fol. e anche in due, e in XIII libri, giacché delPVIII se ne son fatti due, cioè Vili, e IX ; una delle quali copie cosi in XIII libri partita è presso il mio amico Giovanni Consiglier Rossi; ma la materia non è nè più nè meno degli altri esemplari. Il Foscarini ne possedeva uno ma imperfetto percb’era in soli dieci libri, e giugnea al 1600, cosicché credette che fino a quest’anno solamente avesse scritto il Contarini (p. aig. nota 101.) In quanto poi al merito delPOpera, il Foscarini stesso dice, che sebbene desiderata universalmente, co-